Vivi dove stanno i tuoi piedi
Compilazione
Da che mi ricordo, ho sempre voluto avere peso. Cercavo costantemente di fare qualsiasi cosa potesse dare l’impressione che ero importante — per qualcuno, per il mondo, per Dio. Credevo di dovermi sempre affrettare verso la prossima cosa degna di nota per dimostrare al mondo il mio valore.
Tre anni fa ho impacchettato tutte le mie cose in macchina, ho lasciato il mio paese natio in Connecticut e ho guidato per quattordici ore verso sud, per ricostruirmi una vita ad Atlanta, in Georgia.
Vivevo ad Atlanta da sei mesi, quando tutti questi sforzi sono arrivati a un blocco totale. Mi ricordo che una mattina ero seduta del mio caffè preferito. Era tardi — erano rimaste solo poche persone — ma venivo in quel caffè tutte le sere per immergermi nel lavoro. Facevo qualsiasi cosa potessi per evitare di mettere radici in questa nuova città.
Stavo chiacchierando a proposito di qualcosa con il proprietario del bar. Quando si è voltato per andare dietro al bancone, si è fermato e mi ha guardato.
“Sa”, mi ha detto, “mi sto facendo una domanda su di lei”.
“Oh, davvero?” ho risposto. Ero curiosa di sapere cosa avrebbe detto poi.
“Sì”, e ha fatto una pausa. “Mi chiedo soltanto chi è che viene a prenderla all’aeroporto. Tutto qui”.
Ho mandato giù le lacrime. Era come se stesse pelando via gli strati spessi ma fragili del coraggio che cercavo di proiettare e mi dicesse: “Io ti vedo”. Sapevo di avere bisogno delle persone. Tutti ne abbiamo bisogno. Poteva vedere che non stavo piantando radici o facendo il lavoro duro e necessario per essere presente nel posto in cui mi trovavo. Mi nascondevo dalla gente e da Dio, in attesa di un’altra opportunità di correre in qualche posto nuovo.
Ho sentito come se Dio fosse lì con me in quel momento, seduto con me a quel tavolino, sussurrando: “Smettila di sbatterti. Smettila di correre. Sii presente qui, adesso. Ti guiderò, momento per momento”.
Il versetto chiave di oggi mi ricorda la promessa di Dio: “Io ti istruirò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare; io ti consiglierò e avrò i miei occhi amorevoli su di te” (Salmi 32:8 - NIV).
Adoro l’immagine che questo dipinge. Adoro sapere che Dio vuole insegnarmi quale strada prendere. Non si limiterà a tenere gli occhi su di me; terrà occhi amorevoli su di me. Vuole il mio bene, ma questo comincia quando io ripongo la mia speranza in Lui.
Per me questa è la parte dura. A volte penso che sarebbe più facile riporre fiducia in me stessa o nel mio futuro. Voglio evitare quell’investimento di speranza e tenere gli occhi puntati sulle cose che posso controllare. Ma rinuncio alla vita quando non vivo nel presente che Dio mi ha dato. Mi perdo tante cose. Per me Lui ha una missione quotidiana, ed è importante.
Vivi dove stanno i tuoi piedi.
È diventato il mio motto giornaliero.
È ancora il mio motto, perché ho bisogno di molta pratica. “Vivi dove hai i piedi” è un promemoria costante, un modo per dirmi: “Ehi, guardati in giro. Non agitarti per il futuro e non preoccuparti per il presente. Dio vuole insegnarti qualcosa. Oggi è importante. Questo è importante”.
Immancabilmente, quando evito le distrazioni, Dio mi mostra sempre dei momenti che ha organizzato apposta per me. Che mi aspettano. Devo solo viverli. —Hannah Brencher1
*
A volte un’affermazione apparentemente semplice può trasmettere un messaggio importante, quando ci pensi. “Vivi dove hai i piedi” è un detto che il mio allenatore preferito dice sempre. Naturalmente, nel suo mondo del football significa vivere nel presente. Se a un giocatore non riesce un’azione, lui gli fa notare di non lasciarsi distrarre, perché potrebbe giocare male l’azione successiva. Nella partita ci sono molte azioni e in un certo senso ogni azione è una cosa in sé. Concludi questa azione. Concludi la prossima. Gioca la partita un’azione alla volta. Gioca nel momento. Vivi dove stanno i tuoi piedi.
Allo stesso modo, la vita ha un messaggio importante per noi. Gioca un’azione alla volta. La vita è fatta di giornate. Il salmista ci dice di contare i nostri giorni (Salmi 90:12). Faremmo bene a vivere la vita un giorno alla volta. Cercando di vincere ogni giorno. Non permettere a ieri di rovinare oggi. Allo stesso modo, le preoccupazioni per il domani possono rovinare anche oggi.
Nel passato di Paolo erano successe molte cose brutte a cui avrebbe potuto pensare. Sono sicuro che si ricordava i giorni in cui aveva perseguitato il popolo di Dio. Tuttavia scrive alla chiesa di Filadelfia: “Dimenticando le cose che stanno dietro…” (Filippesi 3:13). Penso che Paolo sarebbe stato d’accordo con l’idea di “vivere dove stanno i tuoi piedi”.
D’altra parete, Giacomo ci ammonisce di stare attenti quando facciamo piani per il domani. Giacomo 4:13 dice: “E ora a voi che dite: ‘Oggi o domani andremo nella tale città, e vi dimoreremo un anno, commerceremo e guadagneremo, mentre non sapete ciò che accadrà domani’”. Penso che anche a Giacomo sarebbe piaciuta l’idea del “vivere dove stanno i tuoi piedi”.
L’idea è di vivere nel presente. Uno non può cambiare il passato. Tutti abbiamo dei rimpianti. Il sangue di Gesù però, può perdonare i nostri errori di ieri. Secondo Geremia 31:34, Dio non li ricorda più.
Approfittiamo al massimo di oggi. “Viviamo dove stanno i nostri piedi” oggi. —Glenn Taylor2
*
Il libro dei Proverbi dice saggiamente: “Non vantarti del domani, perché non sai che cosa può produrre un giorno” (Proverbi 27:1). Sii come Davide, invece, che disse: “In Dio ci glorieremo ogni giorno, e celebreremo il tuo nome in eterno” (Salmi 44:8). Quella è la chiave. Puoi pianificare il domani, ma sai già che domani potrebbe non arrivare mai. Perciò, loda Dio e goditi il tempo che hai adesso. “Domani” potrebbe non essere soltanto il giorno dopo oggi; quel principio potrebbe applicarsi anche alla prossima ora o al prossimo minuto. Quello che hai è adesso. Il futuro non è certo. Tanto vale che ti godi il momento, perché in realtà è tutto ciò di cui sei sicuro.
Per questo sei libero di goderti il tempo che hai adesso. Se non te lo godi adesso, non avrai altre opportunità di farlo. Puoi ricordare i bei tempi andati o rammaricarti di quelli brutti, ma l’unico vero tempo in cui puoi goderti l’attimo è adesso, in questo momento. Quindi cogli l’attimo! Cogli il giorno! Cogli la gioia! —Gesù
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 2 novembre 2021.
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