Una forza per il bene:
promuovere te stesso
di Peter Amsterdam
Quando si tratta del nostro lavoro e della nostra testimonianza per la missione, ognuno di noi conta e ha il potenziale di costruire, contribuire, creare e rafforzare. I nostri valori di fondo affermano che “diamo il giusto valore a ogni individuo, ai suoi talenti, alle sue capacità e ai suoi punti forti. Crediamo che ogni persona possa contribuire a cambiare il mondo un cuore alla volta”. È la forza racchiusa in una persona.
“Tu sei il messaggio”, come ha detto qualcuno. Ognuno di noi incarna il messaggio; ognuno di noi rappresenta i servizi che offriamo, sia spirituali che pratici. Le impressioni, le percezioni e la sensibilità della gente partono da ognuno di noi. Questi fattori determinano se reagiranno positivamente al nostro messaggio e ai servizi che offriamo, o se reagiranno con disinteresse o rifiuto.
Le ricerche indicano che cominciamo a farci un’opinione delle persone entro pochi secondi dal momento in cui le incontriamo. Gran parte della comunicazione è muta. Consciamente o inconsciamente, segnaliamo i nostri veri sentimenti con gli occhi, il viso, il corpo e l’atteggiamento. Allo stesso tempo, inneschiamo gli uni negli altri una catena di reazioni emotive che vanno dalla rassicurazione al timore.
Tu sei il messaggio. […] Cerca di ricordare tre momenti della tua vita in cui sai di aver fatto buona impressione. Cosa ti ha fatto avere successo? Sono sicuro di questo: credevi in quel che dicevi, sapevi di cosa stavi parlando ed eri così concentrato su quell’attimo che avevi perso ogni imbarazzo.
Il trucco è di essere costantemente te, al meglio. Le persone più valide non cambiano mai il loro carattere da una situazione all’altra. Si comportano nello stesso modo, sia che abbiano una conversazione intima, che tengano un discorso, o siano intervistati per un lavoro. Comunicano con tutto il loro essere.1
Se consideriamo che il modo in cui ci presentiamo può essere il fattore decisivo per come la gente reagisce al Vangelo e ai servizi che offriamo, quello che comunichiamo alla gente mediante la nostra presentazione e il nostro profilo assume grande importanza. Ciò mi ricorda qualcosa che abbiamo pubblicato alcuni anni fa:
Dobbiamo essere buoni rappresentanti di quello che reclamizziamo, altrimenti alcune persone non ci daranno nemmeno retta, non ci concederanno alcuna possibilità, non staranno a sentirci, o non vorranno avere a che fare con noi. È noioso occuparsi di questioni pratiche e migliorare il modo di affrontarle, ma così facendo daremo a più gente la possibilità di provare il nostro “prodotto”, con conseguenti migliori affari per la nostra azienda e migliori risultati. Il nostro obiettivo è di far entrare in ogni casa del mondo quello che vendiamo – e ciò comincia con l’essere buoni venditori.2
Il marketing del messaggio e del metodo comincia con la forza racchiusa in una persona.
La tua immagine professionale
Uno degli strumenti di marketing più importante a tua disposizione sei tu. Un esperto di marketing si riferisce a questo come alla marca “Tu”, riconoscendo che in fondo la percezione che la gente ha di un servizio, di un prodotto, o di un’organizzazione, comincia dall’interazione che hanno con la persona che incontrano e che rappresenta queste cose.
La marca “Tu”
Trattare la nostra personalità come un prodotto riflette una società progressivamente competitiva, nella quale il miglior modo di risaltare è quello di sviluppare un’immagine personale attraente e facile da definire. […] Puoi starne certo: tutti rappresentiamo una marca. È la marca “Tu”. Il tuo aspetto, il modo in cui parli e cammini, si riflette nella tua marca. Tu ti presenti come affidabile, fiducioso e competente, oppure non riesci ad attirare l’attenzione dei tuoi ascoltatori? […]
Ricordati che se piaci alle persone – e loro hanno una buona opinione di te – è più facile che investano in te, nei tuoi servizi, o nei tuoi progetti. Quindi, che tu stia parlando a una persona o a mille, pensa a come presenti la marca “Tu”. Quella marca si merita un rappresentante straordinario – e quella persona sei tu.3
Secondo gli esperti, le persone usano la loro percezione di cose come i tuoi vestiti, il tuo aspetto e il tuo comportamento, i tuoi gesti e le tue espressioni, e la tua capacità di comunicazione, per farsi un’idea di te. Secondo questi stessi esperti, una volta fatta un’impressione poco positiva può essere piuttosto difficile cambiarla. Come ha detto qualcuno, “non si ha mai una seconda opportunità di fare una prima impressione”.
La tua immagine ha molta forza perché, per poco che ti piaccia, dice qualcosa della tua vera personalità. Non è un caso che tu ti vesta, parli e ti comporti come fai. […] Pensaci: tu fai parte del pacchetto che presenti al cliente. La gente non dovrebbe giudicarci dal nostro aspetto esteriore, ma ovviamente lo fa. […] Il tuo aspetto ti mette un’etichetta, quindi è importante avere quella giusta.4
Considerando che le persone si fanno un’idea di te ancora prima che tu abbia avuto la possibilità di aprire bocca, spiegare il tuo lavoro o dare il tuo messaggio, sottolinea l’importanza di investire nella tua immagine professionale.
Osservare l’etica e il comportamento professionale previsto nella tua cultura, pesa anch’esso sul fatto che le persone si sentano a loro agio nel frequentarti o creare un rapporto di fiducia.
Una delle chiavi per creare un’immagine professionale che rimanga, è la nostra autenticità, il basarci su quel che siamo e quello che crediamo. La maggior parte di noi probabilmente non ha una personalità carismatica o un fascino irresistibile, ma le buone maniere e un comportamento professionale sono qualità che chiunque può imparare. Si basano, come dice uno scrittore, su “valori etici e gentilezza, non su finzioni. Sono un segno di carattere e buone maniere. Vogliono dire rispettare gli altri qualunque sia la loro posizione sociale. In effetti, si indica la propria personalità dal modo in cui si trattano gli altri”.5
L’aspetto fisico conta
Il mondo oggi ha acquisito un aspetto più sportivo di cinquant’anni fa, quando giacca e cravatta erano l’abbigliamento standard per quasi qualsiasi tipo di lavoro che non fosse manuale. Naturalmente, poi, i film americani dilagano dappertutto e in molti d’essi la gente è vestita in modo molto casual, perfino in quello che in alcune situazioni sarebbe considerato un aspetto poco appropriato. Ciò può dare l’impressione che un simile abbigliamento sia adatto alla maggior parte delle occasioni.
Il modo di vestire può essere interpretato come il modo in cui si trattano gli affari e indica se si rispettano la cultura e le aspettative delle persone e se si osservano gli standard professionali. “Un aspetto trasandato grida al mondo che non ti preoccupi di prenderti cura di te stesso e quindi probabilmente non ti preoccuperai nemmeno del tuo lavoro”.6
Presentati nel modo appropriato
Naturalmente l’aspetto fisico conta. La persona che incontri per la prima volta non ti conosce e il tuo aspetto è di solito la prima indicazione che riceve. Certamente non significa che devi avere l’aspetto di un modello per dare una prima impressione forte e positiva. (A meno che tu non debba fare un’intervista per un’agenzia di moda, naturalmente!)
Il segreto di una buona impressione è di presentarsi vestiti nel modo appropriato. Dicono che un disegno vale mille parole, quindi il “disegno” che presenti all’inizio dice molto su di te alla persona che incontri. Il tuo aspetto dice le cose giuste per dare l’impressione giusta?
Comincia dal tuo modo di vestire. Qual è l’abito adatto per l’incontro o l’occasione? In un ambiente d’affari, qual è il vestito appropriato? […] Per incontri d’affari e sociali, l’abbigliamento adatto varia secondo il paese e la sua cultura, quindi è una cosa a cui prestare un’attenzione particolare quando ci si trova in un ambiente o in un paese con cui non si è familiari. Assicuratevi di conoscere le tradizioni e le usanze.
L’abbigliamento e l’aspetto appropriato contribuiscono a dare una buona impressione e servono anche a farvi sentire “nella parte” e quindi più calmi e sicuri. Mettete insieme tutte queste cose e sarete sulla buona strada per dare una prima impressione buona.7
Ci sono dei vantaggi nell’adottare norme d’abbigliamento più professionali, quando è appropriato e rientra nelle aspettative culturali del vostro paese. Avere un aspetto professionale può aiutare le persone che cerchi di raggiungere a sentirsi a loro agio e libere di parlare con te e di farti entrare nella loro cerchia di amici o di colleghi. Può dar loro sicurezza nel presentarti agli altri come una conoscenza personale o di lavoro.
Creare il tuo curriculum
Ci possono essere tanti motivi per la necessità di preparare un curriculum (o résumé, o profilo professionale, a seconda di dove vivi) delle tue capacità ed esperienze lavorative.
Una cartella di questo tipo può venire utile e in molti casi è necessaria, se entri in rapporti più formali con enti legali, fondazioni statali ecc.
Ci sono diversi siti che contengono informazioni aggiornate sulla preparazione di un curriculum; naturalmente, puoi anche controllare in biblioteca o su Internet per assicurarti che il formato del tuo profilo professionale sia adatto allo stile del paese in cui vivi. Creare un profilo biografico non è soltanto utile, ma può anche aiutarti a sviluppare un modo professionale di presentare te steso, la tua esperienza lavorativa, le tue capacità e tutto quello che puoi offrire.
Per aiutarti, ecco alcuni siti che contengono informazioni e modelli per creare un profilo biografico:
Come elaborare un buon curriculum - modelli
Una volta creata una bozza del tuo profilo, potresti anche chiedere a un amico, un conoscente o qualcuno con senso degli affari e della professionalità di esaminarlo e darti suggerimenti su come migliorarlo. Ci sono anche degli esperti in questo campo, che ti possono aiutare a elaborarlo, dietro compenso.
In fin dei conti, “tu” sei il messaggio e un curriculum professionale è solo uno degli strumenti a tua disposizione per comunicare agli altri chi sei e creare rapporti di fiducia e credibilità. Comunque può essere utile per fare una buona impressione e spostare la bilancia a tuo favore quando la gente decide se riceverti per un’intervista o considerarti per una donazione, un lavoro o una collaborazione.
Ci sono altri documenti comprovanti utili da raccogliere per il tuo profilo, compreso lettere di raccomandazione o di riconoscimento da parte delle istituzioni con cui hai lavorato o collaborato, e i certificati ufficiali dei corsi che hai seguito o dei seminari a cui partecipato, per documentare la tua competenza. Le lettere di riconoscimento del tuo lavoro missionario o di volontariato possono essere un’utile aggiunta al tuo curriculum.
L’Internet e tu
Sviluppare un marchio personale include la tua identità online: i collegamenti che appaiono quando ricerchi qualcuno su Google, o cerchi informazioni su siti come MySpace e Facebook, o dei blog personali. Perfino l’indirizzo e-mail di qualcuno svela qualcosa su di lui, o su di lei.8
Che lo vogliamo o no, il modo in cui ci comportiamo su blog, siti di social network, siti di dibattito e così via, manda alla gente un messaggio sulla nostra persona – e potrebbe essere un messaggio che rimane permanentemente, anche quando cerchiamo di reinventare la nostra immagine o adottare un nuovo profilo. Che ci piaccia o no, quello che diciamo o facciamo su Internet può entrare a far parte della nostra immagine.
Per esempio, se amici o conoscenti trovano su un blog o sulla pagina di un social network qualcosa che dà un’immagine molto diversa di te o dei tuoi collaboratori, il tuo lavoro potrebbe soffrirne. Potrebbero soffrirne anche le tue prospettive future, perché altre persone che potresti avvicinare in seguito, o per un’opportunità di lavoro, o per una donazione, o una collaborazione, potrebbero valutarti in base alla tua presenza su Internet – non solo quella che hai accuratamente costruito per il tuo profilo professionale, ma anche quella che non vorresti far scoprire o leggere ad altri.
Uno scrittore ha detto: “Non si può togliere qualcosa dall’Internet. È come cercare di tirar fuori la pipì da una piscina”.9 È possibile perdere credibilità agli occhi di persone che hanno riposto la loro fiducia in te, proprio a causa di informazioni sbadate e avventate lasciate su Internet. È bene ricordarsi che Internet è indiscutibilmente un forum pubblico.
“La personalità online di qualcuno può rovinare il suo curriculum” e “Facebook può rovinare la tua vita”.
Questo sottolinea la necessità di essere prudenti su ciò che si posta su Internet, compreso su blog vari, o MySpace, Facebook e qualsiasi altro network sociale. Quello che pubblichi può tornare indietro a ferirti.
“Migliaia di utenti dei siti di social network hanno perso il lavoro – o non l’hanno ottenuto – a causa del contenuto delle loro pagine”. In alcuni casi il materiale tratto da questi siti è stato perfino usato come prova nei tribunali.
Vogliamo creare un profilo pubblico online che sia positivo e dia prova della nostra fede cristiana e della nostra integrità come movimento. Per di più, è semplicemente buon senso, per il vostro stesso bene, essere saggi e scrupolosi riguardo a ciò che postate su Internet. Un’impressione negativa su Internet può essere molto difficile, se non impossibile, da cancellare. Siate saggi. —Maria Fontaine
Anche se sono disponibili molti suggerimenti e buoni consigli su come presentarsi e promuovere se stessi, alla fine si tratta sempre di come Dio ti guida e di come il suo Spirito opera in te e attraverso di te per realizzare il suo obiettivo nella tua vita, per contribuire a fare del mondo un posto migliore, un cuore alla volta. È la forza racchiusa in una persona.
1 Da You Are the Message [Il messaggio sei tu], di Roger Ailes e Jon Kraushar (Crown Business, 1989).
2 Pubblicato originariamente nel febbraio 2008.
3 Da You: The Brand [Tu: la marca], di Carmine Gallo. Bloomberg BusinessWeek, 1 Marzo 2006
4 Sue Currie, “Why a Professional Image Is Important”.
5 Sara Pentz.
6 Da “Everyday Public Relations”.
7 © Mind Tools Ltd, “Making a Good First Impression”.
8 Citazione adattata da “It’s a Brand-You World”, di Jeninne Lee-St. John. TIME, 30 Ottobre 2006.
9 Grant Robertson.
Titolo originale: Force for Good: Marketing Yourself
Pubblicato originariamente nel Febbraio 2011.
Brani ripubblicati in Inglese il 30 Giugno 2013.
Letto in Inglese da Simon Peterson.
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