Una buona notizia!
Compilazione
In una notte tarda e assonnata, gli angeli aprirono il cielo stellato come se fosse la carta luccicante di un regalo di Natale. Poi, in mezzo alla luce e alla gioia che si riversavano dal cielo come acqua da una diga aperta, cominciarono a gridare e cantare il messaggio che era nato il Bambino Gesù. Il mondo aveva un Salvatore! Le profezie di centinaia d’anni prima avevano trovato il loro adempimento. Gli angeli la chiamarono una “buona notizia” — ed era proprio così. —Larry Libby
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A Natale è meraviglioso pensare alla mangiatoia, agli angeli e a quella notte in cui Gesù discese sulla terra. È un pensiero su cui ci concentriamo per alcune settimane nel periodo natalizio e magari anche di tanto in tanto durante il resto dell’anno.
Ma quella è solo parte di un quadro molto più grande. Gesù non si presentò sulla terra solo perché gli angeli potessero applaudirlo. Non venne qui solo per vivere una vita. Anzi, non venne nemmeno qui soltanto per nascere, condurre un’esistenza sulla terra, morire per i nostri peccati e poi risuscitare. Tutte quelle cose enormemente importanti furono solo un punto iniziale nell’immensità dell’infinito. Da quei pochi e brevi anni in cui Gesù visse sulla terra, Lui e lo Spirito Santo sono stati con ogni persona che cerca di avvicinarsi maggiormente a Lui, lavorando ogni giorno, in ogni vita, per rispondere alle invocazioni dell’umanità e salvare le anime smarrite.1
La pazienza di Dio non si esaurisce quando procediamo a tentoni, inciampiamo o ci perdiamo e finiamo nei guai. È sempre pronto a rispondere alle nostre richieste, riportandoci gentilmente e costantemente sulla via giusta. Lui e lo Spirito Santo sono sintonizzati su ogni particolare della tua vita e della mia e si è impegnato con noi per l’eternità.
Gesù si è impegnato a lungo termine. E tu?
Come Cristiani, possiamo lasciarci prendere dall’importanza del Natale, dalle feste, dallo stare in compagnia e dai sentimenti di amicizia, ma una volta che queste cose finiscono, che le luci si spengono e i canti smettono, cosa possiamo fare che continui a essere una manifestazione del nostro amore per il Signore?
Uno dei regali più importanti che possiamo fare a Gesù è condividere con gli altri il dono della salvezza, dando la sua verità e il suo amore a chi è smarrito e in difficoltà. Che cosa può continuare a motivare il nostro cuore a portare Gesù agli altri? La motivazione a dare agli altri quello che abbiamo può essere ispirata dalle molte benedizioni che Gesù ha messo nella nostra vita e dalla continua consapevolezza del vuoto che esiste nella vita di chi non l’ha ancora incontrato.
Possiamo anticiparci le gioie e le meraviglie del paradiso e sperimentare la consolazione dello Spirito Santo nei momenti difficili, mentre tanti altri lottano incessantemente per trovare uno scopo nella vita e per sapere che vale la pena di viverla.
Noi abbiamo il suo amore incondizionato e la nostra connessione con la fonte d’ogni vita, invece della confusione e del vuoto doloroso di tanti cuori, che tutte le cose di questo mondo non riusciranno mai a riempire.
Abbiamo il perdono e la misericordia di chi ci ha visto nel nostro peccato e ha scelto di sacrificarsi per darci un nuovo inizio con Lui. Moltissime persone si tormentano sotto un carico di sensi di colpa per i loro errori, senza sapere come fare a liberarsi dei loro pesi.
Anche se quello che possiamo fare per aiutare gli altri a trovare lo splendido amore di Dio può sembrare poco in confronto alle dimensioni enormi del bisogno, se c’è di mezzo Lui i risultati possono espandersi oltre ogni nostra immaginazione. Dopotutto, è cominciato tutto così.
Parte del prodigio del Natale è l’immensità dei risultati di quegli inizi così umili. Ciò che ebbe inizio con un piccolo neonato in una piccola mangiatoia, in un piccolo villaggio di un piccolo paese, divenne un dono vasto e inesauribile per una quantità innumerevole di persone per un tempo illimitato.
Questa è la meraviglia dell’amore divino!
La nostra mente non può assorbirlo tutto, tuttavia è lì per noi. Dio ha preso con noi un impegno senza fine e senza limiti. Quando le persone a cui parliamo di Gesù aprono il loro cuore, possiamo promettere loro una vita eterna nell’immensità del suo amore per noi – e per loro. Improvvisamente, anche lo spettacolo del cielo pieno di angeli quella notte sembra minuscolo in confronto alle cose meravigliose che Dio stesso scese sulla terra per consegnare personalmente a te e a me. —Maria Fontaine
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Nessuno di noi può veramente capire quanto è grande Dio, nostro Padre. È tanto al di là della nostra comprensione che dovette mandare Qualcuno che potesse mostrarci il suo amore, Qualcuno che vivesse nel nostro mondo, Qualcuno che noi potessimo vedere, Qualcuno che potessimo sentire, Qualcuno che potesse portare Dio al livello della nostra comprensione, un Uomo che fosse come Lui, che Lui chiamò suo Figlio.
Dio condivise il suo amore con il mondo intero, ma ama anche te; ti ama così tanto che diede la sua proprietà più preziosa, la cosa più cara che avesse, il “suo Figlio unigenito”, affinché tu potessi avere la vita eterna.2 Ti ama molto, più di quanto si possa esprimere a parole. È impossibile capire l’amore di Dio. È troppo grande, supera ogni conoscenza.3 Devi semplicemente riceverlo e sentirlo nel tuo cuore.
Per questo Gesù venne in quel primo giorno di Natale: per farti conoscere l’amore di suo Padre. E questa è la vera ragione di tutto. —David Brandt Berg
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Caro Signore, questo Natale s’illumina dello splendore dei tuoi grandissimi doni: l’amore e la pace. Possa quella luce illuminare i nostri cuori e risplendere nelle nostre parole e nelle nostre azioni. Possano la speranza, la pace, la gioia e l’amore rappresentati da quella nascita a Betlemme riempire la nostra vita e diventare parte di tutto ciò che facciano e diciamo. Possiamo tutti noi condividere la vita divina di tuo Figlio Gesù Cristo, come Lui si umiliò a condividere la nostra umanità. —Richard J. Fairchild, adattato
Pubblicato in inglese sull’Ancora il 24 dicembre 2018.
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