Un appello ad avere compassione
Maria Fontaine
La Parola di Dio ci insegna che l’amore è la cosa più importante nei nostri rapporti con gli altri. Se abbiamo imparato a pregare, se abbiamo imparato a testimoniare, se abbiamo imparato a organizzare un lavoro missionario, ma non abbiamo imparato ad avere amore, non ci giova a nulla.1
Se dobbiamo amare gli altri come amiamo noi stessi e dare la vita per i fratelli come ci è stato detto di fare come suoi discepoli,2 sembra che sarebbe saggio restare sul sicuro ed essere troppo comprensivi piuttosto che essere troppo duri e troppo critici nei loro confronti, con la possibilità di giudicarli male e rendere ancora più duri i momenti difficili che stanno passando. Il Signore insegnerà a ognuno di noi le lezioni che dobbiamo imparare, nel modo più amorevole che ritiene giusto. Se però trattiamo le persone con compassione, avremo dimostrato loro amore e comprensione, anche se dalla nostra prospettiva limitata ci sembra che non se lo meritino.
Non è quello che Dio fa con noi ogni singolo giorno, dimostrando continuamente una misericordia e un amore immeritati a noi, suoi figli immeritevoli e spesso ribelli? Se ogni volta che abbiamo cercato di evitare di fare il nostro dovere o di seguire la sua volontà, o abbiamo commesso un errore o combinato un guaio, Lui ci avesse dato un ceffone, ci avesse rimproverato e strigliato per bene per le nostre colpe, non ce l’avremmo fatta. Se quando abbiamo infranto la legge Dio ce l’avesse fatta pesare contro, non saremmo qui oggi.
Di tanto in tanto è bene porci alcune domande essenziali: quante volte punto il dito contro qualcuno senza conoscere tutti i fatti o senza fermarmi a “metterci nei loro panni”? Quante volte sfoggio una mancanza di amore per gli altri mediante critiche, impazienza, condanna o mancanza di comprensione?
Pensate alle volte in cui siete stati in qualche modo duri o scortesi con qualcuno, l’avete criticato o ferito. Non avreste agito diversamente, se aveste saputo che non sarebbe stato lì con voi il giorno dopo? E che dire di chi avete trattato con mancanza di riguardo e di comprensione, di chi è morto il giorno dopo? Morto nella speranza, morto nella fede perché ha pensato che non ci fosse più amore?
Odiamo pensare a queste cose, carissimi; ci fa molto male, ma se riusciamo a imparare dai nostri errori, sperabilmente non li ripeteremo.
Vuoi impegnarti adesso a fare uno sforzo sincero e appassionato per amare gli altri come Gesù ha amato te, ad amarli perché “l’amore di Cristo ti costringe”,3 a far risplendere Gesù attraverso di te per far vedere la sua compassione, la sua premura e la sua comprensione?
T’impegnerai a pregare ogni giorno: “Gesù, ti prego, aiutami oggi ad avere amore per le persone con cui lavoro, quelle a cui insegno, quelle a cui parlo. Anche se non riuscissi a fare nient’altro oggi, aiutami a dimostrare amore a tutti quelli che incontro, con un abbraccio o un tocco per chi ha bisogno d’incoraggiamento; ad avere pazienza con chi è confuso e pieno di dubbi; ad avere saggezza con chi ha bisogno di confidarsi ma non sa come fare; a essere tollerante con chi non sembra sforzarsi abbastanza; a pregare per chi è appesantito; a dimostrare affetto e comprensione a chi è ammalato; a dare una mano a chi fa fatica a svolgere un incarico”.
Se non riesci a immaginare cosa sta passando una persona e sei tentato di criticarla o giudicarla per quelli che a te sembrano problemi fisici, emotivi o spirituali – o qualsiasi altro tipo di problemi abbiano – chiedi al Signore di aiutarti a non fidarti del tuo discernimento. Chiedigli di aiutarti ad avere il suo punto di vista misericordioso e di condividere il suo modo di interpretare la situazione. Abbiamo un grande Dio che ci ama e si cura di noi e a cui piace rispondere alle nostre domande e darci assistenza. Chiedigli di indicarti com’è la situazione in realtà e in che modo potresti aiutare – Lui lo farà.
“Ora dunque queste tre cose rimangono: fede, speranza e amore; ma la più grande di esse è l’amore”.4 Il mio desiderio più grande per ognuno di noi è di poter avere un amore fervente per gli altri, che possiamo amare gli altri come Gesù ha amato noi. “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”5 — un amore che non dura solo per un’ora o un giorno, ma per sempre.6
Caro Signore, fai che possiamo avere un amore che non smette mai di amare, un amore che non rinuncia mai, un amore che resiste anche nei momenti difficili. Un amore che aiuta gli altri a farcela. Un amore che regge, che porta, che guarisce. Un amore che non finisce mai, che non conosce limiti.
Prendiamoci l’impegno di pregare tutti i giorni perché Gesù riempia del suo amore ognuno di noi, così che possiamo versare il suo balsamo guaritore su tutti quelli che incontriamo, così che possiamo fare agli altri quello che vorremmo facessero a noi. Preghiamo che ci dia la sua mente e il suo cuore, che sono amorevoli, premurosi, compassionevoli, comprensivi, attenti, gentili e pronti al sacrificio per il benessere degli altri.
Gesù ha detto: “Sono venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. […] Come il Padre ha mandato me, così io mando voi”.7 La pecorella smarrita in mezzo ai rovi potrebbe essere uno chiunque dei vostri fratelli, delle vostre sorelle, dei vostri amici, conoscenti, colleghi o vicini che potrebbero essersi smarriti nello scoraggiamento, nella confusione, nei sensi di colpa, nei dubbi, nella stanchezza, nel dolore.
Accetterai l’incarico di Gesù di guarire gli ammalati, sanare i lebbrosi, risuscitare i morti? Guarisci i malati nel corpo e nello spirito con le tue parole amorevoli, scaccia i dubbi e i sensi di colpa con il tuo amore comprensivo, risuscita i “morti” la cui speranza è morta, esprimendo fede e fiducia in loro. Con il tuo amore e la tua accettazione senza riserve sana i “lebbrosi” che si sentono sporchi, immeritevoli, sgraditi, imperfetti.
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.8
Pubblicato originariamente in inglese nel settembre 1994.
Adattato e ripubblicato il 14 marzo 2019.
Articoli recenti
- La miglior preparazione per il futuro
- Una piccola bimba tra le mie braccia
- Un Natale preso in prestito da tradizioni pagane?
- Perché abbiamo problemi?
- Siate forti nella gioia del Signore
- Un posto alla tavola del Padre
- Quando Dio non guarisce subito
- Il Giorno del Ringraziamento: un cuore pieno di gratitudine
- Vivi dove stanno i tuoi piedi
- Intercessione piena dello Spirito