Tesori nascosti
Parole di Gesù
Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione; perché, come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.
Fratelli, non vogliamo che ignoriate, riguardo all'afflizione che ci colse in Asia, che siamo stati molto provati, oltre le nostre forze, tanto da farci disperare perfino della vita. Anzi, avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte, affinché non mettessimo la nostra fiducia in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti. Egli ci ha liberati e ci libererà da un così gran pericolo di morte, e abbiamo la speranza che ci libererà ancora. —2 Corinzi 1,3-5.8-10[1]
Ecco i tesori nascosti nel buio, sepolti nel profondo delle mie miniere. Come il minatore scende nelle profondità della terra e sacrifica il suo desiderio di sole, luce e calore, per scegliere di faticare nel buio della miniera e sopportare la polvere e la sporcizia, gli angoli angusti e lo spazio ristretto, la schiena e i muscoli doloranti, per scavare alla ricerca delle gemme preziose nascoste nel suolo delle miniere, così stai facendo tu. Ora ti trovi in un posto difficile e cerchi il sole, desideri una boccata d’aria fresca, ti senti stretto, angustiato e soffocato dall’aria stantia, e desideri ardentemente che qualcuno ti dia una mano.
Non sentirti smarrito o scoraggiato, perché in questo luogo apparentemente buio troverai i tesori più preziosi e inestimabili! Questi giorni non dureranno a lungo. Non dureranno in eterno. Sono solo per un tempo. Così, non stancarti nel fare il bene. Non stancarti del posto in cui ti trovi ora, poiché lì stai imparando ad appoggiarti a me. Stai imparando a stare tra le mie braccia, vicino a me, dove troverai la forza di cui hai bisogno per andare avanti.
Non sentirti smarrito o scoraggiato, non pensare di essere un fallito. Non pensare che non ti amo. Ti amo e mi stai molto a cuore. Tengo i miei occhi puntati su di te in ogni momento del giorno. Odo ogni tua invocazione e ogni tua preghiera; vedo ogni tua lacrima. Sono sempre qui per darti forza e aiutarti.
Non preoccuparti, allora. Non sei fuori dal cerchio del mio amore, ma direttamente al centro. Non ti lascerò, non ti deluderò e non ti abbandonerò. Ti porterò alla fine che desidero per te.
*
Dimentica il passato
Mia cara, lasciati indietro la tensione e i pesi del passato. Perdona te stessa per gli errori fatti e accetta il perdono degli altri. Non preoccuparti per come le cose avrebbero potuto essere diverse o migliori, se tu avessi fatto questo o quello. Questa confusione, questa indecisione, questo senso di colpa e di rimorso, sono pesi inutili da portare.
Dimentica il passato e trova pace e fede, sapendo che ho seguito un piano perfetto nella tua vita. Sono il grande Pastore e non hai niente da temere. Ho usato tutte le tue esperienze nella vita per renderti la persona che sei adesso.
Hai provato tristezza e gioia, buio e luce, dolore e felicità, perdita e guadagno, sconfitta e vittoria; tutte queste cose ti hanno insegnato compassione e comprensione, per riuscire a capire gli altri, per poterti mettere nei loro panni e dire: “Capisco come ti senti. So cosa vuol dire. È successo anche a me. So come può essere difficile”.
Puoi insegnare agli altri ad avere fede, speranza e coraggio, poiché hai avuto l’esperienza del mio aiuto nei momenti più bui. Sai che c’è una luce alla fine del tunnel, perché ci sei passata e l’hai vista. Sai che vale la pena di continuare a lottare senza arrendersi, perché l’hai fatto.
*
Capisco le prove del cuore dell’uomo, le profondità della disperazione e dello scoraggiamento. Capisco le profondità dell’abbandono, perché prima ho dovuto abbandonare mio Padre per venire sulla terra e poi ho dovuto abbandonare anche le persone che amavo sulla terra per tornare da mio Padre.
Capisco la profondità del dolore e dell’afflizione, perché ho gridato di dolore quando i chiodi hanno trafitto le mie mani e i miei piedi. Capisco la sensazione di essere abbandonato da chi mi amava, perfino da mio Padre, ed è così che ho gridato: “Mio Dio! Mio Dio! Perché mi hai abbandonato?”[2]
Capisco la profondità della paura — la paura di affrontare quello che ti aspetta, per il dolore e la pena che porterà. Per questo ho detto: “Padre, allontana da me questo calice”.[3]
Capisco la profondità del senso di perdita, perché chi mi amava di più mi ha abbandonato mentre venivo portato via in prigione. Conosco la profondità del dolore nel vedere il tradimento di chi ti ama, come successe quando Giuda mi baciò.
Non sono forse un sommo sacerdote che può simpatizzare con le vostre infermità?[4] Il cuore mi si spezza nel vederti nel dolore e nella lotta, nel fuoco delle prove e delle purificazioni — quando ti senti così disperato, perduto, dimenticato e cerchi di tener duro con tutte le tue forze, ma ti senti come se non ci fosse più niente a cui aggrapparti.
Anche se mio Padre non allontanò da me quel calice, anche se vidi le persone che amavo allontanarsi da me nel momento delle difficoltà, anche se ricevetti molte percosse, anche se mi sentii abbandonato da mio Padre, anche se dovetti sperimentare la morte — tuttavia tutto ciò portò a una grande vittoria, al rinnovamento e alla salvezza!
Anche se sembrò una sconfitta che fossi picchiato e frustato, incoronato di spine e inchiodato alla croce; anche se gridai: “Mio Dio! Mio Dio! Perché mi hai abbandonato?” — mio Padre mi custodì e mi fece risorgere in un modo che cambiò il corso della storia e tutta l’eternità.
Anche se tutto sembra buio e non vedi niente, sappi che ti tengo fra le mie braccia. Ti chiedo di confidare in me negli abissi, nella disperazione, nel dolore e nel tradimento. Poiché Io faccio bene ogni cosa e intervengo nella tua vita con amore. Se sei disposto a bere da questo calice, se sei disposto a dire: “Non come voglio io, ma come vuoi Tu”,[5] sentirai la mia presenza in maniera più forte di qualsiasi cosa tu abbia mai sperimentato.
*
Prima della fondazione del mondo
Sei il mio figlio diletto. Ti ho scelto da prima della fondazione del mondo, per farti camminare con me su sentieri progettati esclusivamente per te. Concentrati su come restare al passo con me, invece di cercare di anticipare i miei piani. Se confidi che i miei piani vogliano farti prosperare e non farti del male, puoi rilassarti e goderti l’attimo presente.
La tua speranza e il tuo futuro hanno le radici in cielo, dove ti aspettano estasi eterne. Niente può derubarti della tua eredità di ricchezze e benessere inimmaginabili. A volte ti concedo qualche occhiata sul tuo splendido futuro, per incoraggiarti e spronarti ad andare avanti; ma la tua attenzione più grande dovrebbe essere lo stare vicino a me. Io detto il passo, in linea con i tuoi bisogni e i miei scopi.[6]
[1] NR.
[2] Matteo 27,46.
[3] Matteo 26,39.
[4] Ebrei 4,15.
[5] Matteo 26,39.
[6] Sarah Young, Jesus Calling (Nashville: Thomas Nelson, 2010).
Titolo originale: Hidden Treasures. Tradotto da A. Maffioli e S. Marata.
Pubblicato originariamente nel 1997, se non altrimenti indicato.
Adattato e ripubblicato il 20 marzo 2014.
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