Sviluppare un carattere cristiano — parte 2
Peter Amsterdam
Avere Dio al centro della nostra attenzione ci permette di migliorare il nostro carattere cristiano. Il nostro amore per Dio e la nostra dedizione a Lui danno allo Spirito Santo l’opportunità di trasformare il nostro carattere e di sviluppare i frutti dello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fedeltà, mansuetudine e autocontrollo. Oltre a questi frutti specifici, anche qualsiasi altra caratteristica elogiata nelle Scritture come santa può essere vista come un frutto dello Spirito; per esempio: l’umiltà, la compassione, la gratitudine, la contentezza e così via.
Anche se manifestare questi frutti potrebbe sembrare difficile, possiamo consolarci sapendo che miglioriamo in questi campi grazie all’opera dello Spirito dentro di noi. Naturalmente ciò non significa che lo Spirito Santo faccia tutto e noi non abbiamo alcuna responsabilità per lo sviluppo di un carattere cristiano. Dobbiamo essere aperti e collaborare con lo Spirito Santo e adempire le nostre responsabilità per diventare sempre più simili a Cristo mediante le indicazioni e la potenza dello Spirito.
La devozione a Dio dovrebbe essere il nostro motivo per compiere le azioni che gli fanno piacere. Possiamo vedere questo motivo nel Vecchio Testamento, nella storia di Giuseppe, quando la moglie di Potifar cercò di sedurlo. Non la respinse perché “se lo facessi e il mio padrone lo scoprisse, mi farebbe fuori”. Invece disse:
“Come potrei io fare questo grande male e peccare contro Dio?”1
I motivi delle nostre azioni dovrebbero provenire da un senso di devozione a Dio. L’apostolo Paolo ha scritto: “Sia dunque che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio”.2
Dimorando in Cristo sviluppiamo un carattere santo e diventiamo più simili a Gesù. La forza di trasformarci viene da fuori. Dobbiamo collegarci alla fonte – Gesù – e restare collegati a Lui, dimorando in Lui e nella sua Parola, restando in comunione con Lui mediante la preghiera.
Responsabilità e dipendenza
Anche se la forza per avere un carattere santo viene da Cristo, la responsabilità di sviluppare e manifestare quel carattere è nostra. Ci viene detto di “allontanarci dal male e fare il bene; cercare la pace e adoperarci per essa”;3 “cercare la giustizia, la pietà, la fede, l’amore, la pazienza e la mansuetudine”;4 “esercitarci nella pietà”;5 “vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo”.6 Anche se possiamo rivolgerci al Signore per avere la grazia e la forza di diventare sempre più simili a Cristo, non possiamo lasciar fare tutto a Lui e aspettarci che ci renda santi. Alcuni sforzi, anzi, un bel po’ di sforzi, dobbiamo farli anche noi.
In un certo senso siamo totalmente dipendenti dal Signore, per mezzo dello Spirito, per trasformarci; allo stesso tempo siamo totalmente responsabili di fare la nostra parte per renderlo possibile. Siamo tenuti a ricercare attivamente la volontà morale di Dio, a dedicarci a Dio, a fare tutto il possibile per sviluppare un carattere cristiano, a vivere secondo gli insegnamenti e in linea con le Scritture, mentre allo stesso tempo dipendiamo dal Signore per essere trasformati nella sua immagine mediante la potenza dello Spirito Santo.7
Diventare più simili a Cristo non ha a che fare con personalità o temperamento, ma con il cercare di crescere, mediante lo Spirito di Dio, in ogni area del carattere cristiano. Tutti abbiamo certi aspetti della nostra personalità che in parte si conformano con i tratti del carattere cristiano; alcune persone hanno una natura generosa, altruista, paziente ecc. Ma anche in quelle aree lo Spirito di Dio ci spinge a crescere, spesso dopo aver affrontato una sfida che ci ha richiesto di fare un passo in più o uno sforzo in più. Inoltre ci sono frutti dello Spirito che potrebbero perfino contrapporsi alla nostra personalità e richiederanno molta più attenzione per crescere.
Non importa quali attributi ci vengano naturali; abbiamo tutti bisogno di manifestare maggiormente i frutti dello Spirito. Ognuno di noi incontra varie difficoltà quando si tratta di dimostrare i frutti dello Spirito nella sua vita. Quando non dimostriamo naturalmente certi frutti, non è sufficiente dire: “Sono fatto così”. Il principio da imparare e da mettere in pratica è che siamo tutti responsabili di esibire in maniera equilibrata le caratteristiche di un carattere cristiano. Alcune di queste caratteristiche sono più impegnative di altre. Ci vorranno più preghiera e più attenzione, ma ciò fa parte del diventare sempre più simili a Cristo.
La crescita per diventare simili a Gesù e avere un carattere cristiano è progressiva. Per quanto possiamo crescere, ci sarà sempre spazio per crescere di più. Come gli atleti che devono allenarsi regolarmente per mantenere i progressi fatti, anche noi dobbiamo continuare a crescere in religiosità; se non progrediamo, regrediamo. Che ce ne rendiamo conto o no, le decisioni che prendiamo regolarmente e le abitudini che creiamo vanno a formare il nostro carattere. Riferendosi ai falsi maestri, l’apostolo Pietro ha scritto: “Hanno il cuore esercitato alla cupidigia”.8 Con questo è sottinteso che possiamo esercitarci, non soltanto alla religiosità, ma anche all’empietà.
Maturare un carattere cristiano richiede la comprensione del rapporto intimo tra la condotta e il carattere. Quando ripetiamo più volte un’azione (buona o cattiva che sia), alla fine questa diventa abituale; entra a far parte di ciò che siamo, del nostro carattere. Allo stesso tempo, anche il nostro carattere può determinare le nostre azioni; per esempio, se abbiamo un carattere generoso, è più probabile che aiuteremo una persona nel bisogno, perché il nostro carattere ci spinge ad agire in maniera generosa. Se invece siamo egoisti di natura, ma ci esercitiamo a superare il nostro egoismo, allora ci sforzeremo di aiutare regolarmente le persone bisognose; più lo faremo, più diventerà una seconda natura e svilupperemo un carattere altruista.
Quello che facciamo, diventiamo; quello che siamo, facciamo. Per questo è molto importante praticare la religiosità ogni giorno, sia per ciò che riguarda la condotta sia per ciò che riguarda il carattere.
Crescere a somiglianza di Cristo richiede impegno e determinazione, oltre all’opera potente dello Spirito Santo dentro di noi. Nelle Scritture si parla di molte caratteristiche buone e sarebbe arduo e irrealistico cercare di lavorare su tutte allo stesso tempo. La formazione del proprio carattere richiede tempo, sia per “rivestirsi” di tratti buoni sia per “spogliarsi” di quelli cattivi. Il punto da cui iniziare va cercato in preghiera, chiedendo al Signore di mostrarci, per mezzo della Parola e del suo Spirito, a quali aree vuole che dedichiamo la nostra attenzione per prime e quando sarà il momento di passare ad altri punti. Lasciati guidare dallo Spirito Santo.
Non aspettarti di diventare un fenomeno da un giorno all’altro. Ci vuole tempo per cambiare e maturare. Prendi con te stesso l’impegno di acquisire un carattere cristiano, di diventare più simile a Gesù; poi lavora in collaborazione con lo Spirito, pregando per avere le indicazioni e la forza necessarie a continuare l’opera di diventare più santo in fede, azione, condotta e carattere. Fai la tua parte per issare le vele, così che il soffio di Dio possa spingerti nella direzione di una maggior somiglianza a Cristo.
Questo libro si basa su alcuni punti presi dal libro The Practice of Godliness, di Jerry Bridges(Colorado Springs: NavPress, 2010). Pubblicato originariamente nel dicembre 2016. Adattato e ripubblicato sull’Ancora in inglese il 27 maggio 2019.
Articoli recenti
- Il primo Natale: chi, cosa, quando, dove, come e perché
- Perché il Natale è importante
- La miglior preparazione per il futuro
- Una piccola bimba tra le mie braccia
- Un Natale preso in prestito da tradizioni pagane?
- Perché abbiamo problemi?
- Siate forti nella gioia del Signore
- Un posto alla tavola del Padre
- Quando Dio non guarisce subito
- Il Giorno del Ringraziamento: un cuore pieno di gratitudine