Stare da soli con Dio è sempre in stagione
Compilazione
La vita può essere indaffarata per tutti; certamente non è diversa per [preti e] pastori. Nel loro ministero nel corso dell’anno esistono momenti di lavoro intenso, come Natale e Pasqua.
Indipendentemente dalla stagione in cui vivi in questo momento, è sempre appropriato ritirarsi e passare del tempo cercando il favore divino per la tua vita e il tuo ministero.
Se vogliamo adempire la visione di Dio per la nostra vita e i nostri ministeri, dobbiamo ascoltare Dio continuamente. Dobbiamo credere che ascoltare Dio ogni giorno sia un requisito per poter veramente guidare le nostre congregazioni. Non è solo un’aggiunta alla nostra lista di cose da fare; è una necessità per essere pastori amorevoli ed efficaci.
Il profeta Abacuc dice: “Mi metterò sopra una torre”.1
È il suo modo di dire: Starò un po’ da solo con Dio.
Non importa dove si sta da soli con Dio. Basta solo trovare un posto. A me piace fuori all’aperto.
Quando i miei figli crescevano, mi ero fatto un piccolo giardino di preghiera sul pendio dietro alla casa e là potevo allontanarmi un po’ per pregare e concentrarmi su Dio.
Devi avere un posto tranquillo, un posto dove andare abitualmente a incontrarti con Dio. Rendilo speciale e specifico.
La Bibbia dice: “Gesù spesso si ritirava in luoghi solitari e pregava”.2 Per Gesù era un’abitudine e deve diventare un’abitudine anche nella tua vita.
Se vuoi avere la stessa visione di Dio e ascoltare le sue direzioni per ogni anno nuovo e per ogni stagione di ministero nuova, devi incontrarti con Lui ogni giorno.
Lascia che sia Lui a fissare le priorità.
Gesù dice: “Trova un posto tranquillo e isolato, così da non essere tentato di recitare una parte davanti a Dio. Rimani lì nella maniera più semplice e onesta possibile. L’attenzione passerà da te a Dio e comincerai a sentire la sua grazia”.3
Dio vuole incontrarti. Vuole farsi conoscere da te come Lui conosce te. Non c’è niente nella tua vita o nella tua chiesa che non interessi a Dio. —Rick Warren4
*
Il pastore deve essere nutrito dalla mano del suo Creatore, dalla mano del suo Pastore, se vuole nutrire le pecore e dare loro la stessa pace. Quella dolce musica di lode rilassa le pecore, che cominciano di nuovo a pascolare e si spargono sul fianco della collina.
Il compito principale di chi si prende cura degli altri è tenersi in contatto con il Signore, cominciare la giornata con la lode e in comunione con Lui. Dobbiamo imparare innanzi tutto a riposare ai piedi del Signore. Il segreto di quella calma e di quella pace, di quel riposo, di quella fede e quell’amore, è riposare nel Signore, calmarsi davanti a Lui, lodarlo e cercarlo come prima cosa. Poi potete impartire la stessa cosa agli altri; è uno spirito, s’impartisce quella stessa atmosfera.
Per questo non potete fare una sola mossa senza aver prima trovato quel posto di riposo, calma e dolce pace nel Signore ed esservi seduti a suonare il vostro flauto per Lui. Quel dolce riposo è un segno di vera fede che genera pazienza. Quando il vostro spirito comunica con il Signore ed è in armonia con Lui, comunica quella stessa pace agli altri. Consoliamo gli altri con la stessa consolazione con cui siamo noi stessi consolati.5 —David Brandt Berg
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Nei Vangeli leggiamo che Gesù si separò dalle persone che assisteva e perfino dai suoi amici e seguaci più intimi per passare tempo da solo in preghiera e in comunione con suo Padre. Prima di iniziare il suo ministero, lo vediamo condotto dallo Spirito Santo a passare quaranta giorni da solo in digiuno e preghiera.6 Prima di decidere quali dei suoi seguaci designare come dodici apostoli, sappiamo che “se ne andò sul monte a pregare, e passò la notte in preghiera a Dio. E quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, e ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli”.7 Dopo aver sentito della morte di Giovanni Battista, Gesù “partì di là su una barca e si ritirò in disparte, in un luogo deserto” .8 Quando la folla si radunava per ascoltarlo ed essere guarita, a volte “si ritirava in luoghi solitari e pregava”.9 Dopo aver sfamato miracolosamente i cinquemila, mandò via i suoi discepoli su una barca, poi, “dopo aver congedato la folla, si ritirò in disparte sul monte a pregare. E, venuta la sera, se ne stava lassù tutto solo”.10
Separarsi dagli altri per restare solo con Dio era una cosa abituale per Gesù. Anche quando era molto indaffarato, molto richiesto e impegnato in grandi cose, si assicurava lo stesso di allontanarsi da tutti per passare tempo da solo con suo Padre.
“Poi, fattasi sera, dopo il tramonto del sole, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati. E tutta la città era affollata davanti alla porta. Egli ne guarì molti, colpiti da varie malattie, e scacciò molti demoni. […] Il mattino seguente, essendo ancora molto buio, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo solitario e là pregava.11
Ritagliarsi del tempo per stare da soli, in comunione con il Signore, ci dà l’opportunità di pregare e ascoltare la sua voce senza distrazioni. La solitudine ci permette di concentrarci su una connessione profonda con Dio, sapendo che non saremo interrotti dagli altri, specialmente quando a questo aggiungiamo il silenzio, staccandoci da ogni strumento di comunicazione — telefoni, computer e così via. Naturalmente, non sempre è necessario allontanarci dal rumore e dalle conversazioni per ascoltare la voce del Signore, perché Lui può parlarci in qualsiasi situazione, ma ci sono momenti in cui è conveniente stare da soli e in silenzio mentre lo cerchiamo e lo ascoltiamo. —Peter Amsterdam
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Non esiste altro luogo dove la mente possa rinnovarsi completamente, se non nel luogo segreto della preghiera, da soli con Dio. Quando ci separiamo dalle cose temporali che ci distraggono e ci infastidiscono e in quel luogo, alla presenza di Dio, concentriamo la mente sulle cose di Dio, la sua potenza trasformatrice comincia a lavorare dentro di noi e noi veniamo cambiati, rinnovati. —Virginia Brandt Berg
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 12 febbraio 2019.
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1 Vedi Abacuc 2,1 NR.
2 Vedi Luca 5,16 NR.
3 Matteo 6,6 The Message, trad.
4 http://pastors.com/season-for-prayer.
5 2 Corinzi 1,4.
6 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame (Matteo 4,1–2).
7 Luca 6,12–13.
8 Matteo 14,13.
9 Luca 5,13–16.
10 Matteo 14,23.
11 Marco 1,32–35.
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