Pregare come un campione
Compilazione
Il modello di preghiera
Gesù ci ha dato un modello di preghiera in Matteo 6:9-13. Possiamo ideare le nostre preghiere basandoci su questo modello. È uno schema su cui possiamo impostare le nostre richieste . Vediamo ogni parte del modello datoci da Gesù e vediamo come possiamo applicarlo alla nostra vita di preghiera.
1. “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”. Dio è l’unico che preghiamo e la cosa principale per cui preghiamo è che il suo nome sia santificato. […] Dio è santo e merita ogni onore; la nostra priorità principale è pregare che il mondo veda come Lui è santo e glorioso.
2. “Venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra”. Prima di iniziare l’elenco dei nostri bisogni, dobbiamo ricordare a noi stessi che è la volontà di Dio che desideriamo, non la nostra (Matteo 26:39,42). Lo scopo principale della preghiera è allineare la nostra volontà con quella di Dio. […]
3. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Siamo invitati a chiedere le cose di chi abbiamo bisogno. […] Tra le cose per cui preghiamo ci sono le nostre necessità quotidiane.
Di solito dedichiamo più tempo a questa parte della preghiera, perché sono queste preoccupazioni a spingerci a pregare. Qualunque cosa turbi il nostro cuore, qualunque paura, bisogno o ansia ci assilli, ci viene detto di gettarla sul Signore (1 Pietro 5:7). Problemi sul lavoro, litigi in famiglia, figli ribelli, pressioni finanziarie o la ricerca di un senso nella vita fanno tutti parte del “dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Qualunque cosa faccia pressione sul nostro cuore può essere deposta ai piedi di Gesù e lasciato lì.
4. “Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. […] Siamo sollecitati a confessare i nostri peccati, aspettandoci di essere perdonati completamente (1 Giovanni 1:9). Poi però Dio ci chiede di passare il favore. […] Quando chiediamo perdono per i nostri peccati, dobbiamo disporre il nostro cuore a perdonare chi ci ha fatto del male.
5. “Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male [o dal maligno]”. Dio non induce le persone in tentazione (Vedi Giacomo 1:13-14). Al contrario, Gesù insegna che bisogna riconoscere la presenza di un tentatore maligno e chiedere a Dio di proteggerci dai suoi stratagemmi. […] Ammettendo la nostra tendenza a cadere in tentazione, chiediamo al Signore di proteggerci. […]
6: [“Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen”.] Alcune traduzioni mettono questa frase tra parentesi, perché non fa parte del testo originale, ma è lo stesso utile per guidare le nostre preghiere. […] L’adorazione è una parte importante della preghiera. […] Concludendo con una somma di tutto ciò che a Dio è dovuto, diciamo: “Signore. Tu solo sei degno di tutto il culto e la lode. Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen. È la tua volontà, non la mia, che deve prevalere ed io agirò in armonia con te. Tu solo meriti la mia adorazione e la mia ubbidienza ed io te le offro liberamente”. —GotQuestions.org1
Conosce i tuoi bisogni
Avversità e scoraggiamento sembrano andare di pari passo. Che arrivino sotto forma di una brutta diagnosi medica, qualche tipo di crisi familiare, problemi finanziari, dipendenza e comportamento disfunzionale o di una pandemia globale, i momenti difficili possono minare la nostra forza, il nostro coraggio e la nostra risoluzione, e lasciarci esausti e abbattuti. Ripensando allo scorso anno, ho dovuto ammettere di essere stato spinto e messo sotto pressione in tanti modi che non mi aspettavo né desideravo. Anche se non l’avrei scelto (e penso che nessuno l’avrebbe fatto), un frutto innegabile di questo periodo difficile è stato che mi ha insegnato nuovamente che Dio è davvero consapevole della nostra situazione, che opera in mezzo a tutto quanto e ci dà ciò di cui abbiamo bisogno per avvicinarci sempre di più all’immagine di Gesù.
Ho imparato il Padre Nostro mentre crescevo nella chiesa e ho recitato quella preghiera insieme a tutti gli altri. Per molto tempo non ho veramente capito che cosa stavo pregando e dicevo alcune parole nel modo sbagliato, ma man mano che il mio rapporto con Gesù è maturato, quella preghiera ha cominciato ad assumere un significato sempre più profondo. “Venga il tuo regno” (non il mio); sia fatta la tua volontà (non la mia); aiutami a perdonare chi devo perdonare; “non indurre (me) in tentazione; e poi la mia parte preferita: “dacci oggi il nostro pane quotidiano” o, in altre parole, “Signore, sostentami oggi con ciò di cui ho bisogno” (Matteo 6:10-13).
Questa preghiera è stata una rocca della sua verità a cui appoggiarmi in questi momenti difficili. Quello che però non avevo mai notato prima è uno dei motivi per cui Gesù ci incoraggia a fare questa preghiera.
In Matteo 6:8, prima di presentare il Padre Nostro, Gesù ci dice: “Il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate”.
Dio sa di cosa abbiamo bisogno ancora prima che glielo chiediamo. Senti il peso di quella verità? Dio vede me. Dio vede te. Sa che pesi portiamo e di cosa abbiamo bisogno che ci sostenga oggi. Che promessa dolce, specialmente in mezzo ai nostri tentativi di vivere da persone distrutte in questo mondo distrutto e confuso.
Poiché Dio ci vede e ci conosce, possiamo pregare… venga il tuo regno e non il mio… sia fatta la tua volontà e non la mia… aiutami a perdonare chi devo perdonare… non indurmi in tentazione... Dio, dammi oggi le cose di cui ho bisogno per il mio sostentamento mentre ti seguo. Pregare in questo modo ci libera dal bisogno di controllare ciò che accade intorno a noi e ci permette di confidare semplicemente nel nostro buon Padre Celeste e di seguirlo. —Andy Petry2
Le tue preghiere, le loro parole
Sappiamo a chi rivolgerci nei momenti difficili — “Dio è un aiuto sempre pronto nelle avversità” (Salmi 46,1) — ma spesso non riusciamo a trovare le parole per esprimere quello che sentiamo o quello che vogliamo che Lui faccia. Alcune persone hanno un dono particolare per farlo, ma per tanti di noi che non ce l’hanno esiste un’altra opzione: possiamo usare una preghiera tratta dalla Bibbia o da un’altra fonte. Gesù ce ne ha dato un esempio in quella che è diventata la preghiera forse più famosa di ogni tempo, il Padre Nostro (Matteo 6:9–13).Quando i suoi discepoli gli chiesero di insegnar loro a pregare, non diede loro teorie o indicazioni generiche; insegnò loro una preghiera che potevano imparare a memoria e ripetere.
Ecco due preghiere per i momenti difficili. Abbozza un elenco delle situazioni difficili che hai incontrato oggi, o che ti aspetti di incontrare, poi affidale a Dio utilizzando una di queste preghiere. La prima è ottima per iniziare la giornata; la seconda per quando le difficoltà del giorno ti hanno già messo a dura prova.
Signore, concedimi la benedizione di salutare il nuovo giorno in pace.
Benedici i miei rapporti con chi mi sta attorno.
Insegnami a trattare tutto quello in cui m’imbatterò oggi con animo tranquillo e con la ferma convinzione che la tua volontà governa tutti noi.
In ogni mia azione e parola guida i miei pensieri e le mie emozioni.
Negli avvenimenti imprevisti, fa’ che non dimentichi che provengono tutti da Te.
Insegnami ad agire con fermezza e con saggezza, senza esasperare e imbarazzare gli altri.
Dammi la forza di sopportare la fatica di questa giornata con tutto quel che porterà.
Dirigi la mia volontà, insegnami a pregare, intercedi Tu per me. —Filarete Drizdov (1782–1867)
Dio della nostra vita, ci sono giorni in cui i pesi che portiamo sfregano dolorosamente sulle nostre spalle e ci opprimono; in cui la via sembra tediosa e interminabile, il cielo grigio e minaccioso; in cui la nostra vita non ha più musica, il nostro cuore è solo e l’anima ha perso coraggio.
Inonda di luce il cammino; indirizza i nostri occhi là dove i cieli sono pieni di promesse; accorda i nostri cuori su una musica meravigliosa; dacci un senso di cameratismo con gli eroi e i santi di ogni epoca; vivifica il nostro spirito in modo tale da permetterci di incoraggiare l’anima di tutti quelli che viaggiano con noi sulla strada della vita, a tuo onore e a tua gloria. Attribuita a Sant’Agostino (354–430)—Marge Banks
Pregare in collaborazione con lo Spirito Santo
Tutti sappiamo che la preghiera è una parte importante del nostro cammino della fede. Tuttavia, uno degli ostacoli più grandi per una vita di preghiera sana è lo stesso che mi trovo ad affrontare io. “Non so che parole usare”, sento dire spesso da credenti nuovi e non tanto nuovi. Ci sentiamo impacciati, limitati e molto umani.
Per questo mi piacciono le parole incoraggianti di Paolo in Romani 8:26-27: “Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio”.
È davvero rassicurante. Lo Spirito Santo di Dio vive in noi. Dio conosce i nostri pensieri più intimi, anche quelli che non riusciamo a mettere in parole. Lo Spirito Santo interpreta i nostri sospiri privi di parole e infonde la nostra flebile invocazione d’aiuto. Traduce la nostra teologia difettosa e revisiona la nostra grammatica rozza perché si allinei con la sua volontà e i suoi piani per la persona per cui preghiamo.
Come succede questo? Forse ne avete avuto un esempio nella vita di tutti i giorni. Avete una tale intimità con un amico, un’amica o con il vostro coniuge che potete completare le vostre frasi a vicenda. Quando la lingua di una persona s’inceppa. L’altra, invece di correggere l’errore, dice: “So cosa vuoi dire”.
Col tempo, come per qualsiasi altra competenza, i nostri tentativi di preghiera miglioreranno. Vorremo sapere come pregare in modo più specifico. Io mi ritrovo a implorare il Signore: Fammi capire come pregare per questa persona. Spesso, a volte anche nella stessa giornata, scopro dei particolari della loro vita che mi aiutano a essere specifico nelle mie preghiere.
Tuttavia, anche nei miei migliori momenti di chiarezza verbale o nei miei rapporti più profondi, devo ammettere che Dio conosce la persona o la situazione meglio di me e che lo Spirito Santo continua a fare l’opera di intercessione al mio posto.
Dio ci conosce più intimamente degli esseri umani più vicini a noi. Mentre balbettiamo le nostre preghiere, Dio, nella sua grazia, sorride e dice: “So cosa vuoi dire”. Meglio ancora, aggiungerà: “Sono pronto ad aiutare”. —Karen Wingate3
Baratta le tue preoccupazioni
I capelli stessi sul tuo capo sono contati. Ecco quanto ti amo e mi stai a cuore, quanto mi preoccupo per te.
Nemmeno un passero cade al suolo senza che Io lo sappia. Mi curo così tanto degli uccelli dell’aria, non pensi che ti conosca, ti ami e mi prenda cura di te molto di più? È così, perché mi hai dato il tuo cuore ed Io lo tengo vicino al mio in ogni momento (Matteo 10:29-31).
Conosco le tue preoccupazioni riguardo alla tua situazione, ai tuoi cari, alla tua situazione finanziaria e al tuo destino. So che sono preoccupazioni costanti e che ti rodono la mente e divorano il tuo spirito. A volte sembra quasi che consumino il tuo corpo, tanto sono forti e potenti.
Ma ciò che devi sapere è che Io son in controllo. Governo il mondo, l’universo e tutto quello che contiene; niente è troppo difficile perché Io non possa gestirlo e prendermene cura. Portami tutte le tue preoccupazioni e le tue apprensioni, tutte le tue paure e le tue ansie e lasciale a Me, il tuo amico fedele che ti ama e vuole il meglio per te.
Dammi tutte queste preoccupazioni. Deponile davanti a me e lasciale lì. Non riprenderle per portartele via di nuovo. Se le dai a Me, posso darti in cambio serenità, speranza, forza e salute. Barattando le tue preoccupazioni, riceverai in cambio cose meravigliose, più di quanto tu abbia mai immaginato o negoziato.
Quando hai la tentazione di preoccuparti per la tua situazione, prega. Quando sei preoccupato per la tua famiglia, prega. Quando sei preoccupato per la tua battaglia, o la tua salute, la tua sicurezza o la tua stessa vita, prega. Io ascolto le tue preghiere e le esaudisco. Puoi fidarti di Me e avere fede in Me perché ti amo e non smetterò mai di farlo (1 Pietro 5:7).
Così, il tuo cuore non sia turbato né impaurito (Giovanni 14:1). Presentami queste cose in preghiera. Chiedimi di prendermene cura e di cambiare la situazione, poi abbi fede e pazienza. Leggi la mia Parola. Invocami. Rivendica le mie promesse e confida in Me per le risposte. Stai in pace.
Sono il tuo Protettore e Difensore, il tuo Perenne Amico, Colui che può supplire per te e la tua famiglia. Non ti abbandonerò, così presentati a me con tutti i tuoi pesi e trova la pace. —Gesù
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 6 giugno 2023.
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