Non ha a che fare con le tue prestazioni
Compilazione
La storia del Nuovo Testamento forse più fraintesa è quella di Maria e Marta in Luca 10.
Mentre erano a Betania, Gesù e i discepoli fecero visita a due sorelle. Marta, il cui nome può esser tradotto come “signora”, accoglie gli ospiti con grande calore.
Da brava padrona di casa, si dà subito da fare. […] Nelle precedenti visite a una delle sue famiglie preferite, probabilmente [Gesù] aveva manifestato apprezzamento per i suoi pasti e gratitudine per il suo lavoro.
Mentre Marta taglia e affetta, Maria siede rapita ai piedi di Gesù […]
Da padrona ospitale, Ma rimane distratta o troppo presa da quel che c’è da fare. Probabilmente è arrabbiata e calcola qual è il modo migliore di rivolgersi al rabbino. […]
“Signore, non t’importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti” (Luca 10,40). […]
“Ma il Signore le rispose: ‘Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta’” (Luca 10,41-42). […]
Il desiderio di Marta di fare le cose in grande portò a un sacco di faccende da sbrigare. Invece di rispondere alle sue preoccupazioni, Gesù sussurra il suo nome due volte con affetto e tenerezza. Conosce Marta meglio di lei stessa: ama Marta più di quanto lei ami se stessa.
Con grande tenerezza, Gesù identifica il problema centrale dietro alla frustrazione di Marta. […] Si è lasciata prendere dal panico. […]
Anche se alcune traduzioni suggeriscono che Maria aveva scelto la parte “migliore”, il termine greco originale significa “buona”. Gesù non mette a confronto Marta e Maria, non compara le due sorelle. […]
Ho sempre letto le parole che Gesù rivolge a Marta come un rimprovero per essere distratta e disattenta, ma adesso le vedo come un invito affettuoso.
Nelle parole di Gesù c’è un invito a semplificare le cose e rallentare. “Solo alcune cose sono necessarie, anzi, solo una”.
Ho sempre pensato che qui Gesù mettesse a confronto Maria e Marta. Spesso cerchiamo di comportarci come una e non come l’altra. Invece, Gesù non rimprovera nessuna delle due, anche se noi potremmo essere tentati di farlo, ma porge un invito a dimorare in Lui. […]
Gesù non ci valuta da come siamo in confronto ad altri, ma secondo la grazia.
Quando dimoro pienamente in Cristo, non cerco di essere come Maria o come Marta. Assomiglio naturalmente al Messia.
Quando il mio obiettivo è questo, ho il potere di smettere di paragonarmi agli altri e mi radico in una verità liberatrice: l’importante non è ciò che voglio io ma ciò che Cristo fa per me e attraverso di me. —Margaret Feinberg1
*
In un mondo in cui spesso amore e accettazione sono privilegi basati sulle prestazioni, sembra che l’amore debba essere guadagnato […] e una volta guadagnato deve essere conservato. L’amore del mondo si basa sulla tua posizione sociale o su ciò che hai da offrire. E se non hai niente, non ricevi niente.
A causa delle condizioni piazzate sulla versione dell’amore che ha il mondo, può essere facile valutare il nostro rapporto con Dio in base a come ce la caviamo. Se possiamo dire di avere le cose fondamentalmente sotto controllo, ci sentiamo a posto con noi stessi. Decidiamo di aver fatto abbastanza per presentarci davanti al trono di Dio e chiedergli qualcosa o goderci la sua presenza.
Quando però ci guardiamo intorno e vediamo il caos e un disastro dopo l’altro, decidiamo che probabilmente stiamo facendo qualcosa di sbagliato. Stabiliamo che Dio non è disponibile o è in attesa che sistemiamo tutto prima di avvicinarci a Lui.
L’amore di Dio è molto diverso da quello umano. Dio non aspetta che facciamo tutto in maniera corretta prima di avvicinarci a Lui. Proprio come Dio presentò la nascita miracolosa del suo unico Figlio, Gesù, a un gruppo di pastori su una collina, oggi presenta il suo dono a te.
Gli angeli fecero il loro annuncio. I pastori risposero. Quando andarono, videro il Salvatore, Cristo, il Signore.
Smettiamola di fare tanti sforzi per impressionare Dio e lasciamoci semplicemente impressionare da Lui.
Forse avrai sentito questa storia molte volte, ma hai mai risposto? Oggi, cambiamo i nostri sforzi di guadagnarci l’amore di Dio con l’invito a incontrarlo lì dove siamo.
Caro Gesù, ammetto che nel trambusto di questa stagione posso ignorare il tuo meraviglioso ingresso sulla terra. Perdonami, Signore. Oggi faccio una pausa da tutti i miei sforzi e accetto l’invito a venire alla tua presenza. Ristorami con la tua Parola e rinnova in me la sete di Te. Nel Nome di Gesù, amen. —Katy McCown2
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Ti amo, a prescindere dalla qualità di ciò che fai. Quando sei tormentata dall’ansia per le tue prestazioni, affidami quei sentimenti. […] La tua mente ha già smascherato molte volte questo ladro della pace, ma il mascalzone continua ad avvinghiare il tuo cuore non appena abbassi la guardia. […]
Quando ti senti appesantita da un senso di fallimento, guarda Me. Lascia che la luce del mio Amore risplenda su di te, scacciando il buio, sollevandoti sempre più vicino a Me. Più sei vicina a Me, meglio puoi vedere il mio sorriso d’approvazione. Mentre ti crogioli in questo amore incondizionato, ottieni la forza per liberarti dall’ansia da prestazione. Anche se ricadi nelle vecchie abitudini, puoi ritornare da Me in qualsiasi momento. Il mio amore inesauribile è sempre pronto a risanarti, perché mi appartieni per sempre.
La mia morte sulla croce per i tuoi peccati è stata sufficiente ad aprirti permanentemente la mia porta. Da quando hai messo la tua fiducia in Me, come tuo Salvatore, il tuo stato con Me è eternamente sicuro. Perciò, se un giorno le tue prestazioni sono inferiori alla media, non devi aver paura che ti chiuda la porta in faccia. Con il mio aiuto puoi evadere dalla gabbia stretta dell’ansia da prestazioni. Ti ho destinata a prosperare negli spazi aperti della mia grazia e della mia gloria, dove sei libera di celebrare la mia Presenza in modo esuberante. Stai a testa alta e lanciami le tue lodi, ricordando che fai parte della famiglia reale nel mio regno di vita eterna.
Voglio che ti renda conto che sei completamente al sicuro nel mio Amore perfetto e continuo. Tu sai che la forza del tuo amore non basta a mantenerti collegata a Me. Sai di non poterti fidare della tua fedeltà. Per questo devi dipendere da Me per ricevere queste cose. Amore e fedeltà si incontrano in Me; inoltre, mediante il sacrificio del mio amore, giustizia e pace si baciano. —Gesù3
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Quando tutto ciò che fai riguarda solo la tua “prestazione” e lo sforzo di essere sufficientemente buono, la cosa può solo causare molta pressione, molti paragoni tra te e gli altri, molta introspezione. Non solo può essere uno spreco di tempo e un esaurimento emotivo, ma può minare la tua fede e causare tristezza e una specie d’impotenza spirituale, perché non capisci bene che si tratta solo della mia bontà, non della tua. Si tratta della mia bontà, non della tua. Non lasciare che il tuo cammino con Me diventi parte di un’opera della carne che ti sforzi di realizzare. Renditi conto che non ci riuscirai mai. Fai del tuo meglio, sii umile e accetta che non sarai mai all’altezza — ma va bene così.
Renditi conto che non misuro le tue colpe con un righello. Ti amo e ogni esperienza che fai in questa vita serve ad attirarti ancora più vicino a Me. Se riponi la tua fiducia in Me, come autore e perfezionatore della tua fede, comincerai a vedere tutti i modi in cui opero nella tua vita, indipendentemente dai tuoi successi o insuccessi.
Non sono la tua bontà e il tuo valore a meritare il dono del mio amore incondizionato. Non devi continuare a cercare di essere meritevole. Lo sei già, perché Io ti rendo tale. Lo sei diventato quando sono morto per te. È cosa fatta. La tua parte è credere e rinsaldare la tua fede e il tuo cammino con Me. Ci sono così tante altre cose che ti aspettano. All’orizzonte ci sono degli ostacoli, ma non sono paragonabili alla mia gloria che si manifesterà in te (Romani 8,18). —Gesù
Pubblicato originariamente sull’Ancora in inglese il 24 gennaio 2023.
1 Margaret Feinberg, Flourish (Worthy, 2016).
2 https://proverbs31.org/read/devotions/full-post/2017/12/13/when-you-dont-feel-good-enough.
3 Sarah Young, Jesus Lives (Thomas Nelson, 2009).
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