L’influenza della sua presenza
Compilazione
“Gesù rispose e gli disse: ‘Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui’”.[1] Fare dimora vuol dire che verranno a stare con noi, ad abitare con noi. Con questo, Gesù dice che se amiamo Lui, rispetteremo le sue parole; e che il Padre ci amerà e che loro, Gesù e il Padre, verranno a vivere con noi mediante la presenza dello Spirito Santo.
Portare frutto come cristiani, secondo gli insegnamenti di Gesù, significa che noi viviamo in Lui e Lui vive in noi. Più viviamo in Lui e abbandoniamo la nostra natura al suo Spirito che dimora in noi, più Lui brillerà attraverso di noi. I suoi pensieri, i suoi modi di vedere, le sue azioni e reazioni, entreranno sempre di più a far parte di noi. Quando prenderemo decisioni, saranno quelle che Lui vorrebbe da noi. Assumeremo maggiormente le sue caratteristiche, il suo amore, la sua gentilezza e mansuetudine e tutti gli altri frutti dello Spirito. Saremo più simili a Lui. —Peter Amsterdam
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Nel segreto della sua presenza c’è pace. “Nel mondo avrete tribolazione”, disse il nostro Maestro, “ma in Me avrete pace”. Dicono che un certo insetto ha la capacità di circondarsi di una bolla d’aria, avvolto nella quale s’immerge in uno stagno fangoso senza subire danni. Anche il credente è consapevole di essere avvolto dalla bolla invisibile della Presenza divina. […] Essere in Dio significa essere dentro una casa ben fatta quando la tempesta si scatena; o in un santuario, le cui porte sono chiuse davanti all’inseguitore.
Nel segreto della sua presenza c’è purezza. La semplice veduta delle Alpi coperte di neve, vista dall’altro lato del lago di Ginevra, può elevare e trasfigurare a tal punto l’anima affascinata e pensierosa, da confondere tutte le cose cattive che vorrebbero intromettersi nella sua vita interiore. Che cosa farà per me la presenza di Dio, se acquisirò un senso eterno d’essa e dimorerò nel suo luogo segreto? Certamente, nel centro di quel fuoco, per quanto io possa essere solo cenere grigia, mi manterrò puro, incandescente e intenso!
Nel segreto della sua presenza c’è potenza. Giorno e notte, la mia è un’invocazione di potenza, di forza spirituale. Non quella dell’intelletto, non la potenza oratoria o della forza umana. Esse non possono sconfiggere le schiere del male. Tu hai detto correttamente che non è per forza né per potenza; tuttavia l’anima dell’uomo che ti tocca, si magnetizza, si carica di una forza spirituale che il mondo non può contraddire né resistere. Lascia che ti tocchi! Lasciami vivere ininterrottamente in contatto con Te, affinché da Te possano fuoruscire ondate successive d’energia divina che passeranno dentro il mio spirito svuotato e desideroso, attraversandolo e scorrendo senza mai indebolirsi, portandomi in alto in una vita di servizio consacrato, rendendo i deserti qui in basso simili al giardino del Signore. —F. B. Meyer[2]
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Ho sentito parlare di una quacchera che riteneva necessario passare mezzora al giorno seduta in silenzio senza fare niente; questo periodo lo chiamava la sua lezione di silenzio. Vorrei che potessimo avere tutti una simile mezzora quotidiana alla presenza di Dio; la nostra lezione di silenzio sarebbe una delle lezioni più umili della nostra giornata. “Fermatevi e riconoscete che sono Dio”.
Nei momenti difficili, fermati in silenzio! Non hai sentito la sua voce che diceva: “Questa è la via. Camminate in essa”? Egli è la rocca, e le rocche non tremano. È la tua alta torre, e una torre alta non può essere sommersa. Hai bisogno di misericordia, e a Lui appartiene la misericordia. Non correre di qua e di là in preda al panico! Fermati, aspetta in silenzio, azzittendo l’anima, come Egli fece con i timori dei suoi amici alla vigilia di Getsemani e del Calvario. “Sta’ in silenzio davanti all’Eterno e aspettalo”. “Rimani qui, perché non si darà riposo, finche non abbia sistemato oggi stesso la cosa”. —Lettie Burd Cowman[3]
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Sei troppo occupato? Hai troppa fretta? Il tuo lavoro è troppo importante per pochi minuti d’ispirazione e di ristoro dall’alto, di rinnovamento spirituale e di riposo fisico, per una piccola festa d’amore con il Signore? Se ti sei perso un viaggio nel tempio del suo Spirito oggi, in comunione con tutti gli altri cristalli, hai veramente perso qualcosa! Non durerai molto. Ti consumerai. Non ce la farai mai, se non ti fermi per un momento sotto la cupola a guardare in su verso il cielo stellato, verso la pace, la tranquillità e il movimento grandioso delle sfere, se non ascolti la loro musica. Lassù dove tutto è perfezione, ordine perfetto, armonia e pace! —David Brandt Berg
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Un’ora di vera comunione con Dio vale più di una vita intera di qualcos’altro. —Waterbury
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Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c’è abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno. —Salmi 16,11
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Comincia la tua giornata passando qualche momento con Me, poi lascia che quei momenti e la mia presenza pervadano tutto il giorno. Prima che la giornata cominci, unisciti in spirito con Me, nella calma e nella fiducia. Lì troverai forza, pace, amore e unzione per la giornata. —Gesù, in profezia
[1] Giovanni 14,23.
[2] Da “In the Secret of His Presence”, http://articles.ochristian.com/article11791.shtml.
[3] Streams in the Desert, Volume 2 (Zondervan, 1977).
Titolo originale: The Influence of His Presence.Tradotto da A. Maffioli e S. Marata.
Pubblicato sull’Ancora in Inglese il 10 luglio 2014.
Letto in Inglese da Gabriel Garcia Valdivieso. Musica di Michael Dooley.
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