La vita di un discepolo
Compilazione
Un discepolo cammina con Gesù, segue Gesù e vive con Gesù! Questa è la differenza tra il cristianesimo occasionale e il discepolato.—David Brandt Berg
*
Ma tutte queste cose, che una volta ritenevo molto importanti, le considero soltanto un danno, ora che fondo la mia fede e la mia speranza soltanto in Cristo. Anzi, per la verità, considero qualsiasi altra cosa un danno rispetto al vantaggio immenso di conoscere Gesù Cristo, il mio Signore. Ho rinunciato a tutte queste cose, considerandole come spazzatura, per poter avere Cristo ed essere unito a Lui nella salvezza.
Non quella salvezza che si cerca di ottenere con un buon comportamento o con l’ubbidienza alle leggi di Mosè, ma quella che si ottiene per mezzo della fede in Cristo, perché Dio ci rende giusti ai suoi occhi soltanto se abbiamo fede in Cristo. Mi sono disfatto di qualsiasi altra cosa: è stato l’unico modo valido per poter conoscere fino in fondo Cristo e la potenza della sua resurrezione, e scoprire che cosa significa soffrire e morire unito a Lui, per giungere anch’io alla nuova vita con la resurrezione dai morti.
Non voglio dire di essere già arrivato alla perfezione e di aver già ottenuto il premio, ma continuo la mia corsa per tentare di afferrarlo, perché anch’io sono stato afferrato da Cristo. No, cari fratelli, non credo davvero d’aver già conquistato il mio premio, ma io sto impegnandomi con tutte le mie forze per questo: dimenticare tutto il passato per slanciarmi verso ciò che mi aspetta. Continuo a correre verso il traguardo per ricevere il premio per cui Dio ci ha chiamati, grazie a ciò che Cristo ha fatto per noi. —Filippesi 3,7-141
*
Un discepolo è una mente attraverso la quale Cristo pensa. Un discepolo è un cuore attraverso il quale Cristo ama. Un discepolo è una mano attraverso la quale Cristo aiuta.
Non ingannatevi, un discepolo è un servo. Un discepolo non è il maestro, è l’apprendista. Un discepolo non è la guida, è il seguace. Un discepolo n on è al centro dell’attenzione, è quello che serve dietro alle quinte. Gesù è il nostro maestro e la nostra guida, è al centro della nostra attenzione. Un discepolo è un servo chiamato da Dio a portare la croce di Cristo vivendo per Gesù in questo mondo.
Vivere per Gesù non è solo un lavoro della domenica. Vivere per Gesù prosegue ventiquattro ore al giorno, sette giorni alla settimana, trecentosessantacinque giorni l’anno. Non ci sono giorni liberi per un discepolo. Non c’è un momento in cui un discepolo ha “fatto la sua parte”. Vivere per Gesù non ha mai fine e sostituisce ogni altra funzione della vita, perché vivere per Gesù è la vita.
Non possiamo sapere come sarà vivere per Gesù. Può essere “ordinaria amministrazione” oggi, sacrificio e sofferenza domani. Un discepolo rimane fedele nei momenti buoni e in quelli difficili. Un discepolo intraprende il lavoro più umile come quello più di più alto livello. Un discepolo è altrettanto felice facendo ciò che solo Dio vede, quanto facendo ciò che davanti agli occhi di tutti. L’emblema dell’Unione Missionaria Battista lo mette chiaramente in evidenza: raffigura un toro in piedi tra un aratro e un altare. Il motto dice: “Pronto a entrambi”. —Pastore John Straub2
*
Il discepolato non è soltanto la disponibilità a rinunciare ai tuoi beni, al tuo ministero o al tuo lavoro, ma la rinuncia all’egoismo e all’orgoglio. Lascia queste cose davanti a Me e presentati senza niente in mano. Ti sosterrò e non ti lascerò cadere. Ti prenderò tra le mie braccia e ti ricompenserò molte volte tanto per il tuo sacrificio e la tua sottomissione a Me. Non sarà una perdita; al contrario, guadagnerai, prospererai e rifletterai sugli altri la tenerezza del mio Spirito.
Gli altri troveranno conforto nel conforto che tu hai trovato. Adesso non puoi vederlo, ma grazie alla tua sottomissione e al modo in cui dimentichi i tuoi modi di fare e i tuoi pensieri Io ti plasmerò in un vaso usato da me e apprezzato dagli altri. Quindi tieni stretto ciò che hai, affinché nessuno rubi la tua corona. Sappi che non ti verrò meno, ma adempirò le promesse che ti hi fatto. Non temere, credi solamente e accetta le mie parole d’amore. Nessuna delle cose che ho promesso verrà meno. —Gesù, in profezia
*
Devi essere un esempio vivente della verità. Il modo migliore di predicarlo è viverlo.3 È vero che in fin dei conti solo la potenza operatrice di miracoli dello Spirito Santo di Dio può veramente svolgere il compito di vincere i loro cuori, ma loro devono vedere Lui vivere in noi. Devono vedere questa potenza operatrice di miracoli al lavoro nella nostra vita, come vero esempio vivente e come prova che Gesù è reale.
Gesù non si limitò a predicare il messaggio, ma lo visse! Non era solo la Parola viva, il sermone, ma anche l’opera vivente, l’esempio. Perché disse che non aveva solo “parlato loro”, ma aveva anche “fatto le opere che nessun altro ha fatto”.4
Il nostro compito principale è testimoniare al mondo le sue parole che operano miracoli; il nostro scopo principale dovrebbe esser ubbidire a Dio e diffondere il messaggio. Ricordate, però, che è l’esempio a far accettare il discorso del venditore. Voi siete il prodotto e la prova che funziona! Così, fate “risplendere la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli”.5
Comincia con una rivoluzione spirituale che vi strappa completamente il vecchio cuore e vi dà uno spirito nuovo, lo Spirito Santo di Dio. “Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo”.6
Quando Gesù andò in giro predicando: “Ravvedetevi perché il regno dei cieli è vicino”,7 stava dicendo dire: “Rivoltatevi, rivoluzionatevi, fate una rivoluzione!” La parola biblica “ravvedetevi” o “pentitevi” viene dal greco “metanoia”, che significa un cambiamento completo della mente, o un dietrofront completo per andare nella direzione opposta — o “ruotare completamente” — quindi il pentimento è una rivoluzione. Significa cambiare direzione — cambiare tutto.
Cambiate il vostro modo di vivere, non solo il vostro cosiddetto cuore, ma la vostra intera vita e il modo in cui vivete e lavorate. Questa è la vocazione del discepolato! Questo è ciò che Gesù predicò. —David Brandt Berg8
*
In qualsiasi modo interpretiamo i particolari, non ci possono essere dubbi, secondo l’immagine biblica della vita umana, che eravamo destinati a essere abitati da Dio e a vivere in conformità a una potenza superiore alla nostra. […] Solo chi studia costantemente Gesù riceverà una potenza adeguata all’adempimento della sua chiamata a essere un uomo o una donna di Dio per il momento e il luogo che occupa in questo mondo. Sono gli unici a sviluppare il carattere che permette di avere una simile potenza in maniera sicura. […]
La missione proviene in modo naturale dalla vita. Non è un ripensamento o qualcosa che possiamo trascurare o omettere nel corso della vita. La vita eterna, da cui hanno origine molti effetti profondi e gloriosi, è un rapporto interattivo con Dio e con il suo figlio speciale, Gesù, nell’atmosfera costante generata dallo Spirito Santo. La vita eterna è la vita del regno, dove, in perfetta unità, “amiamo, pratichiamo giustizia e clemenza e camminiamo prudentemente con il nostro Dio”.9 Impariamo a camminare in questo modo attraverso il nostro apprendistato con Gesù. La sua scuola è sempre aperta. —Dallas Willard
1 LND.
2 http://poplcms.wordpress.com/2012/01/25/a-disciple-is-a-mind-through-which-christ-thinks.
3 Giovanni 14,8–9.
4 Giovanni 15,22.24.
5 Matteo 5,16.
6 Ezechiele 36,26.
7 Matteo 4,17.
8 Pubblicato originariamente nel settembre 1974.
9 Michea 6,8.
Titolo originale: The Life of a Disciple
Pubblicato sull'Ancora in Inglese il 12 settembre 2013.
Letto in Inglese da Gabriel Garcia Valdivieso.
Musica di Michael Dooley.
Versione italiana affissa il 5 novembre 2023
Articoli recenti
- Non solo Adamo ed Eva
- Dio abita nelle lodi del suo popolo
- Conforto quando una persona cara si spegne
- È così perché Dio ha detto così
- Perseveranza nella preghiera
- Il ricco e Lazzaro
- Parole e gesti di bontà e apprezzamento
- La Parola duratura di Dio: la Bibbia
- Una delusione? O la sua chiamata?
- Trattenersi dall’ira (Salmo 37:8)