La presenza di pace nella nostra vita
Peter Amsterdam
La pace, uno dei frutti dello Spirito, si basa su un giusto rapporto con Dio, cosa che è possibile grazie al dono della salvezza.1 La pace è anche il risultato della nostra fiducia in Dio e della nostra certezza del suo amore.
La parola ebraica usata nel Vecchio Testamento per “pace”, shalom, insieme al suo equivalente greco, eirene, aveva un significato più profondo della definizione standard di pace nell’italiano moderno. Oltre a significare tranquillità, uno stato di esenzione dal caos della guerra e l’assenza di ansia o stress, entrambe le parole, in ebraico e in greco, trasmettono il concetto di completezza, serenità, solidità, sicurezza, salute e prosperità.
Nel Nuovo Testamento si parla di Dio come del Dio della pace (Romani 16:20; 1 Tessalonicesi 5:23).
La pace di cui parlano le Scritture si manifesta in tre punti (pace con Dio, pace interiore e pace con gli altri) che si completano a vicenda e contribuiscono alla manifestazione del frutto della pace nella nostra vita.
Pace con Dio
La salvezza che abbiamo in Gesù ha riparato la breccia tra Dio e noi causata dai nostri peccati, di modo che siamo riconciliati con il Padre. “Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore” (Romani 5:1).
Questa pace ci ha ridato il rapporto con Dio che avevamo perso a causa del peccato. È grazie a questa riconciliazione che possiamo avere serenità e completezza; la pace del cuore, della mente e dello spirito insite nella shalom. Gesù è la via che porta a questo tipo di pace.
La ferma fiducia che Dio ci ha perdonato e che siamo riconciliati con Lui, unita alla nostra consapevolezza che Dio ci ama e si prende cura di ognuno di noi, ci dà il vero senso della pace completa di cui parlano le Scritture. “Alla mente che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te” (Isaia 26:3). “Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c’è nulla che li possa far cadere” (Salmi 119:165).
Il fondamento della vera pace si basa sull’amore di Dio per noi e sulla riconciliazione che ci ha reso possibile attraverso Gesù; è grazie al suo dono della salvezza che possiamo avere fiducia in Lui e nelle sue promesse e che possiamo vivere in pace con Lui. La salvezza è la base della nostra pace con Dio, che a sua volta rende possibile la nostra pace interiore e quella con gli altri.
Pace interiore
Tendiamo a sentirci in pace quando le cose vanno bene, quando siamo sani e felici, quando prosperiamo finanziariamente e non ci troviamo di fronte a grandi sfide. Ma la pace biblica va ben oltre la pace che proviamo quando tutto fila liscio. La vera pace trascende le circostanze ed è un’ancora che ci mantiene saldi anche in acque turbolente. Ha a che fare con la presenza di Dio al nostro fianco, con la nostra vita nel suo regno, con il controllo che gli diamo sulla nostra vita, con la nostra fiducia che Lui è nostro Padre, che ci ama e ha sempre a cuore il nostro interesse.
Anche se possiamo avere pace con Dio mediante la salvezza, ciò non vuol necessariamente dire che abbiamo la pace di Dio nella nostra vita. A volte ci viene più naturale rivolgerci al Signore quando succede qualcosa di notevole, mentre al contrario ci dimentichiamo di farlo per le piccole difficoltà ricorrenti di tutti i giorni. Spesso ci lasciamo derubare della nostra pace perché ci preoccupiamo e ci agitiamo per avvenimenti o difficoltà molti piccoli. Cerchiamo di gestirli da soli, invece di presentarli al Signore e di gettare i nostri pesi su di Lui per fede, avendo fiducia che Lui è con noi e s’interessa a noi.
È interessante che Gesù abbia parlato di pace ai suoi discepoli la notte prima della sua crocifissione. In Giovanni 16 parlò loro dei dolori, delle prove e delle tribolazioni che avrebbero affrontato, ma anche della pace che avrebbero avuto in Lui. “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo” (Giovanni 16:33).
Queste due promesse che Gesù fece ai suoi discepoli valgono anche per noi. Come prima cosa dice che incontreremo difficoltà nella vita. Le difficoltà che incontriamo possono privarci della gioia e della pace, causandoci incertezza. Non sappiamo come finiranno le cose, quindi ci preoccupiamo, diventiamo ansiosi, apprensivi e timorosi. Seconda cosa, Gesù promise che potremo avere pace in Lui.
Dobbiamo farci coraggio nei momenti di difficoltà e incertezza, perché Gesù ha vinto il mondo. Questa consapevolezza ci dona la pace, perché riponiamo la nostra fiducia nel Signore. Gesù disse anche: “Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi” (Giovanni 14:27).
L’apostolo Paolo ci fornì un’ottima formula per combattere l’ansia: “Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù (Filippesi 4:6-7).
Il rimedio alla preoccupazione è presentare i nostri problemi al Signore in preghiera, con la fiducia che Lui conosce tutti i nostri problemi e che ci ama. Non ci viene promesso che quando porteremo le nostre preoccupazioni al Signore ne saremo sempre liberati, ma abbiamo la promessa che abbiamo a disposizione la pace in Gesù.
A volte il motivo per cui non troviamo pace nei momenti difficili è che non siamo disposti ad accettare altro che non sia la piena risoluzione di un problema. La promessa, comunque, è che possiamo pregare per la risoluzione di qualsiasi cosa ci causi ansia, dopo di che possiamo avere quella pace inspiegabile che ci permette di mettere il nostro benessere nelle mani del Signore e sapere che Lui conosce le circostanze in cui ci troviamo e proteggerà il nostro cuore e la nostra mente dall’ansia.
Anche se pregare per ricevere una soluzione è una cosa legittima, spesso una soluzione richiede tempo – a volte molto tempo – e nel frattempo possiamo trovare la pace perché abbiamo messo queste cose nelle mani del Signore. Abbiamo reso note le nostre richieste e, avendo chiesto aiuto al Signore, possiamo avere la sua pace.
Pace con gli altri
Nel Nuovo Testamento ci sono diversi riferimenti all’essere in pace con gli altri: “Se è possibile e per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti” (Romani 12:18). “Perseguiamo dunque le cose che contribuiscono alla pace e alla edificazione reciproca” (Romani 14:19). “Impegnatevi a cercare la pace con tutti” (Ebrei 12:14).
Dobbiamo perseguire la pace, impegnarci a cercarla e fare il possibile per vivere in pace con gli altri. Ovviamente, essere in pace con gli altri non dipende solo da noi e per questo Paolo scrisse: “Per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti”. A volte l’altra parte non vuole la pace, ma in situazioni simili dobbiamo fare il possibile per essere in pace con loro.
Come persone che cercano di condurre una vita pia e vogliono essere più simili a Gesù dobbiamo impegnarci a cercare la pace con tutti.
La pace nella nostra vita
Quando nella nostra vita c’è Gesù, seguiamo la sua Parola. Seguire la sua Parola e vivere secondo gli insegnamenti delle Scritture sul modo in cui dovremmo vivere ci danno la pace. Il risultato del vivere secondo la Parola di Dio è una vita benedetta da completezza, contentezza, sicurezza, pace e serenità.
Nella Bibbia leggiamo che sono “beati quelli che osservano le [sue] vie” (Proverbi 8:32). Quando rendiamo la Parola di Dio il fondamento della nostra vita, quando cerchiamo in essa i principi guida dei nostri pensieri, delle nostre decisioni e azioni, quando modelliamo la nostra vita su ciò che dice, possiamo provare la pace che viene da Dio. Ciò non vuol dire che non affronteremo mai problemi difficili, sofferenze o preoccupazioni; ma quando succederà, potremo avere lo stesso la pace che viene dal sapere e dal confidare che nostro Padre sistemerà tutto alla fine. Forse in questa vita non incontreremo le soluzioni ad alcuni problemi, ma possiamo lo stesso avere pace sapendo che la sua verità, la sua giustizia e il suo amore alla fine prevarranno nella vita a venire.
Troviamo la via per una pace vera e duratura nella comunione con il Signore, nel dimorare in Lui, confidare in Lui e seguire Lui. Non sono i nostri beni, i rapporti con gli altri, il denaro o le circostanze a darci la pace. Il modo per trovare “la pace di Dio, che supera ogni comprensione” (Filippesi 4:7) è dimorare in Dio, vivere nella sua Parola e confidare in Lui per ogni cosa.
Il vivere secondo la Parola di Dio e la pace vanno insieme; non si può avere vera pace senza giustizia. Avere una connessione profonda con il Signore, seguire i suoi precetti e avere una coscienza pulita portano a un’anima piena di pace, a prescindere dalle difficoltà e dalle avversità della vita quotidiana – ed è una cosa da stimare più di tutti i beni materiali e tutti i rapporti umani.
Se apprezziamo veramente la pace, la strada su cui viaggiamo dovrà essere “il sentiero della giustizia (Proverbi 12:28), del vivere secondo la Parola di Dio, seguire le sue indicazioni e impegnarsi a fare ciò che farà crescere il frutto spirituale della pace.
Soprattutto, sapere che nostro Padre ci ama e che ha sacrificato suo Figlio per noi è il fondamento della nostra sicurezza di poter confidare in Lui per ogni aspetto della nostra vita, in qualsiasi circostanza. È quella sicurezza che in definitiva ci dà una pace duratura.
Pubblicato originariamente nell’agosto 2017. Adattato e ripubblicato sull’Ancora in inglese il 25 settembre 2025.
1 Vari punti di questo articolo sono tratti e riassunti da The Fitting Room: Putting on the Character of Christ, di Kelly Minter (David C. Cook, 2017), e da The Practice of Godliness, Jerry Bridges (Navpress, 1983).
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