La mentalità di Cristo
Compilazione
“Il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi pensieri che aveva Cristo Gesù, affinché con un solo animo e una sola voce rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo”. —Romani 15,5–61
Come possiamo sperare di raggiungere a qualunque livello la mentalità di Cristo? Non abbiamo una natura divina come Lui e siamo costantemente impegnati in una battaglia dello spirito contro la carne. Anche se il nostro cuore è ben disposto, troppo spesso la carne ha il sopravvento e ci ritroviamo nella condizione perenne di cercare di raggiungere cose fuori portata.
Gesù è il nostro esempio. Come uomo, sulla terra, non manifestò alcuna capacità o agenda sua, ma visse esclusivamente per adempiere la volontà di suo Padre. Lo fece con un’ubbidienza univoca a suo Padre e con una completa dipendenza da Lui. Non era assolutamente una dipendenza passiva, ma una nella quale assunse la natura di un servo e visse ogni giorno con un’ubbidienza attiva nel contesto di una dipendenza completa.
Avere la stessa mentalità di Cristo vuol dire vedere in modo scettico la propria indipendenza, in qualunque senso, e rendersi conto che Cristo in noi è la nostra forza, il nostro nutrimento, la nostra saggezza e la nostra giustizia. Gesù morì e risorse in modo da poter occupare nella nostra vita, dopo aver rimosso la nostra colpa, quel posto come Signore per guidarci e rafforzarci. Questo significa che prevarrà sulla nostra comodità e convenienza a ogni livello. L’ubbidienza a Lui, anche se a volte sembrerà avere un prezzo, ci darà sempre quella soddisfazione profonda che il nostro cuore cerca.
L’immagine di Cristo non nasce dall’imitazione ma dalla derivazione, come dice Paolo: “Sono stato crocifisso con Cristo; non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”.2 Dio ha esemplificato in Gesù Cristo la mente, l’atteggiamento e l’indole che caratterizzano la vita cristiana. Se vogliano compiacere Dio e trovare la soddisfazione che dovremmo avere, allora dobbiamo acquisire la mentalità di Cristo. Ciò non significa fare tutte le mosse giuste al momento giusto. Acquisire la mentalità di Cristo significa vivere in un rapporto amorevole di dipendenza da Lui e di ubbidienza a Lui, proprio come Lui fece con suo Padre. —Brett McBride
Diventare come Gesù
Essere cristiani significa fare il possibile per essere come Gesù. Non saremo mai perfetti e senza peccato come Gesù, naturalmente, perché abbiamo una natura umana con cui contendere; ma come suoi seguaci dovremmo cercare di assomigliargli nel modo in cui viviamo e interagiamo con gli altri.
«Essere come Gesù» significa cercare di vivere secondo i suoi insegnamenti e il suo esempio. Significa applicare la nostra fede agli avvenimenti quotidiani della vita. Significa fare del nostro meglio per allineare i nostri pensieri, i nostri atteggiamenti e le nostre reazioni con i suoi. Significa osservare le istruzioni e l’esempio di Gesù prima di trarre conclusioni o prendere decisioni. Significa che dobbiamo cessare le nostre attività e i nostri processi mentali per entrare nel suo Spirito, così che possa guidarci e vivere e operare in noi. Significa seguire le orme del Maestro, facendo del nostro meglio per essere simili a Lui in ogni campo della nostra vita.
Essere come Gesù è qualcosa di più profondo, non è solo imitare il suo “stile”. Significa che Gesù vive in noi e che noi viviamo in Lui. Ai suoi seguaci disse: “Dimorate in me ed io dimorerò in voi. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me ed Io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla”.3 Portare frutto come cristiani significa vivere in Gesù e permettergli di vivere in noi.
Partecipiamo della natura divina di Gesù quando sviluppiamo e manteniamo una relazione profonda con Lui, assorbendo e mettendo in pratica la sua Parola, rivolgendoci a Lui per ricevere guida e istruzioni. Quando facciamo queste cose, i nostri pensieri e le nostre azioni sono in linea con i suoi. L’apostolo Paolo parlò di “avere la mente di Cristo”,4 che vuol dire pensare, reagire e comportarsi come farebbe Gesù.
Più “dimoriamo in Gesù”, più abbandoniamo la nostra natura e assumiamo la sua, più i suoi pensieri, i suoi atteggiamenti, le sue azioni e reazioni diventeranno nostri. Assumeremo di più le sue caratteristiche, il suo amore, la sua gentilezza, la sua mansuetudine e tutti gli altri frutti dello Spirito.5 Diventeremo più simili a Lui. —Peter Amsterdam
Interfacciarsi con Dio
Mediante lo Spirito Santo, Dio ci ha fatto “partecipi della natura divina”6 così che possiamo avere tutto ciò che si riferisce alla vita e alla religiosità grazie alla conoscenza di Lui. Pensate alla mente umana come a un computer e allo Spirito Santo come a una specie di programma antivirus che può essere installato sul disco fisso dell’uomo. Una volta che il programma è installato, quella “mente” può influenzare tutti i sistemi del computer, eliminando le applicazioni dannose e sostituendole con applicazioni buone e funzionali.
Continuando l’analogia, la mente di Cristo riscrive i nostri dischi fissi così che possiamo comprendere o interfacciarci con Dio. Otteniamo desideri e qualità nuove, come l’umiltà,7 la compassione8 e altri buoni “frutti”.9 Abbiamo un proposito nuovo in linea con il suo10 e possiamo vedere chiaramente la realtà davanti a noi, cioè che questo mondo è temporale e imperfetto e che noi siamo destinati a un mondo eterno.11 […]
Una volta che siamo salvati, lo Spirito Santo arriva al credente, riempiendolo della consapevolezza e della speranza di un’eredità futura, che è un’esistenza glorificata.12 “Mediante il quale [Gesù Cristo] abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio”.13
Infine, avere la mente di Cristo non è una cosa riservata solo a persone “perfette”. Ogni credente ha accesso alla mente di Cristo mediante la fede. Comunque, abbiamo ancora la mente vecchia. […] La nostra mente deve essere rinnovata costantemente, allontanandosi dalla mente carnale per arrivare alla mente di Cristo.14
Alla fine, tutti quelli che hanno la mente di Cristo, quelli che appartengono a Dio, saranno santificati, o cambiati dal programma nuovo che è stato installato dallo Spirito Santo.15 È un processo che si svolge durante tutta la vita e Dio è fedele a portarlo a compimento.16 —Da Compelling Truth17
La mentalità di un servo
“Chiunque tra di voi vorrà diventare grande sia vostro servo; e chiunque tra di voi vorrà essere primo sia vostro schiavo” — queste sono le parole di Gesù ai suoi discepoli.18 Il nostro Signore e Salvatore non si è limitato a dire queste cose, ma le ha vissute. Ha lavato i piedi dei discepoli, anche quelli di chi lo avrebbe tradito. Poi ha detto a tutti loro: “Vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto Io”.19
L’immagine di Gesù ai piedi dei suoi discepoli crea un forte precedente controculturale per noi. È un modello d’umiltà davanti ai nostri occhi, uno degli elementi caratteristici della vita cristiana. Ma cosa significa l’umiltà per noi che viviamo qui, adesso? […]
Nel rapporto tra di noi, dobbiamo avere la stessa mentalità di Cristo, che non è venuto per essere servito ma per servire. Dobbiamo esercitare umiltà nei confronti delle persone nelle nostre chiese, nei nostri piccoli gruppi, nelle famiglie e nel vicinato. Quando consideriamo gli altri più importanti di noi e ci serviamo a vicenda in questo modo, la chiesa funziona come Dio ha stabilito.
In fondo, umiltà significa cedere il controllo a Dio. Vivere come se fossimo in controllo crea ansia; ma quando riconosciamo umilmente che Dio è in controllo e noi no, ci sentiremo in pace perché camminiamo con Lui, indipendentemente dalle circostanze. Che liberazione!
Cristo è il nostro massimo esempio di umiltà, “il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l'essere uguale a Dio, ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini”.20 Il Dio dell’universo non è venuto con uno scettro ma con un asciugamano. Ha lavato i piedi impolverati e callosi dei suoi discepoli, uno dei quali era suo nemico. Se il Re del cielo può servire gli altri in questo modo, possiamo farlo anche noi.
Lo Spirito Santo è dentro di noi e genera umiltà nel nostro cuore affinché possiamo vivere come Crist. Con il suo aiuto possiamo praticare l’umiltà. Possiamo essere realistici riguardo alle nostre debolezze, vulnerabilità e inibizioni. Allo stesso tempo possiamo essere realistici riguardo alla grandezza del nostro Dio. Se lo seguirete, Lui promette che “riceverete la corona della gloria che non appassisce”.21 I tesori terreni di questa vita moriranno certamente, ma il premio che Gesù riserva ai suoi servitori umili e fedeli non morirà mai. —Da Leading the Way22
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 17 maggio 2022.
1 NIV.
2 Galati 2,20.
3 Giovanni 15,4–5.
4 1 Corinzi 2,16.
5 Galati 5,22–23.
6 2 Pietro 1,4.
7 Filippesi 2,5–8.
8 Matteo 9,36.
9 Galati 5,22–23.
10 Luca 19,10.
11 1 Giovanni 2,15–17.
12 Colossesi 1,27.
13 Romani 5,2.
14 Romani 12,2.
15 Ebrei 10,10, 14.
16 Filippesi 1,6.
17 https://www.compellingtruth.org/mind-of-Christ.html.
18 Vedi Matteo 20,26–27.
19 Giovanni 13,15 NR.
20 Filippesi 2,6–7.
21 1 Pietro 5,4.
22 https://ca.ltw.org/read/articles/2017/06/having-the-mindset-of-christ-jesus.
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