La cucina della preghiera
Parole di Gesù
Pregare per le persone che fanno parte della tua vita è una delle cose migliori che tu possa fare per loro. È il modo più efficace di influenzare la vita di qualcuno. Quando preghi, Io mi metto all’opera. Quando preghi, la mia mano si muove nella sua vita. La mia influenza, le mie parole e le mie vie sono molto più potenti delle tue. Non scoraggiarti se pregare è l’unica cosa che puoi fare per una persona cara. Anche se quell’amico o quella persona amata non è vicina a Me, la preghiera non è l’ultima risorsa, ma quella migliore.
Quando preghi per i tuoi cari, stai ritirando soldi dalla banca del cielo per conto loro. Stai dando loro i requisiti per ricevere le ricchezze del cielo. Anche se pregare è tutto quel che puoi fare per una persona cara, dovresti tirare un sospiro di sollievo e rallegrarti, perché da quel momento in poi dipende tutto da Me. Quando preghi con una fede piena, niente è impossibile, se credi. Le preghiere della fede eliminano ogni limite, confine e impossibilità.
Ovviamente, solo perché hai pregato e mi hai affidato la situazione in preghiera, non vuol dire che tutto si risolverà magicamente e istantaneamente come desideri. I miei miracoli – e specialmente quelli che cambiano il cuore e la vita della gente – spesso richiedono tempo.
In un certo senso Io sono un po’ come uno chef, quando si tratta di operare nella vita delle persone e far volgere il loro cuore e il loro spirito a Me. Lavoro con accuratezza, e questo a volte significa con lentezza. Preparo tutti i miei ingredienti. Taglio a pezzetti, frullo, trito, affetto, faccio saltare, mescolo, verso e assaggio. È un procedimento complicato, lavorare nella cucina dove si cambia la vita delle persone. È un’arte; una cosa che va fatta bene e con cura, che non può essere affrettata, altrimenti si possono saltare dei passaggi intermedi e i risultati non sarebbero altrettanto buoni.
A volte lavoriamo insieme in cucina, tu ed Io, perché ci sono lavori che puoi fare anche tu. Tu affetti e Io friggo, tu lavi e io mischio. Mi fa sempre piacere lavorare insieme a te per cambiare una vita e un cuore; ma ci sono momenti in cui so che il lavoro sarà fatto meglio e con maggior accuratezza se lo farò Io, se tutto dipenderà da Me – se, con le tue preghiere, mi darai tutti gli ingredienti, gli utensili e lo spazio ai fornelli, così da lasciarmi completa libertà d’azione.
In quei momenti, non voglio che ti preoccupi che la vita della persona per cui preghi potrebbe non cambiare, che la tua amica o la tua persona cara non arriverà mai ad accettarmi. Non voglio nemmeno che ti preoccupi che il procedimento non sarà abbastanza rapido. Devi confidare in Me, non ha importanza quello che pensi della situazione. Confida che a mio tempo ti chiamerò in cucina per controllare i progressi o assaggiare il risultato finale. Forse quel momento non arriverà in fretta come vorresti; anzi, potrebbe non avvenire nemmeno durante la tua o la loro vita terrena; ma se hai fatto la tua parte pregando e lasciandomi lo spazio per lavorare in cucina, allora la buona opera che ho cominciato sarà portata a compimento.[1]
La mia opera nella vita di una persona è limitata anche dalle sue scelte. Se fa scelte che la portano lontano dall’accettare Me o aprire il suo cuore al mio Spirito, allora è lei che limita ciò che posso fare. Ma non smettere di pregare, anche quando sembra che la persona non cambierà, o la situazione non migliorerà. Anche se sei arrivato al limite di quello che puoi fare per qualcuno, non rinunciare alla preghiera, non smettere di confidare che farò il posibile per lei. Puoi sempre pregare, qualsiasi cosa succeda: la preghiera è più forte di qualsiasi forza del Nemico.
Così continua a tenere strette in preghiera le persone che ami. Continua a lavorare con le tue preghiere, chiedendomi di operare miracoli nella vita delle persone. Non preoccuparti di quanto tempo ci vorrà, o dell’effetto che avranno le preghiere. Quello è compito mio. Il mio lavoro è portare crescita, risultati, il frutto desiderato. Il tuo lavoro è pregare. Più preghi, più Io lavoro. Non rinunciare mai a pregare.
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Qualunque sia il tuo lavoro, il tuo ministero, la tua chiamata, o la situazione in cui ti trovi in questo momento, puoi sempre avere una buona influenza sugli altri.
Lasciami usare i tuoi occhi per vedere i bisogni degli altri, piccoli o grandi che siano. Lasciami usare le tue orecchie per ascoltare le invocazioni di chi è perduto; lasciami usare la tua lingua per dare le mie parole d’amore e compassione, per pregare e incoraggiare gli altri. Lasciami spezzare il tuo cuore per la moltitudine di persone che non hanno ancora ricevuto o capito il mio amore.
Lasciami usare le tue mani per asciugare le lacrime di chi piange, per dare una pacca sulle spalle a chi è scoraggiato, per aiutare chi è caduto, chi si è perso per strada. Non devi per forza sforzarti di trovare un modo per rispecchiare il mio amore; basta che tu sia aperto e disponibile, che stia ad ascoltare i miei dolci sussurri e rimanga sintonizzato sulla voce del mio Spirito. Ti farò incontrare situazioni che potrebbero sembrare piccole e insignificanti, ma in realtà sono grandi ai miei occhi.
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I compiti che ti stanno davanti potrebbero sembrare troppo ardui o troppo grandi per le tue fragili mani d’uomo. Ma non sono troppo per Me, se getti su di Me le tue preoccupazioni. È questo il segreto. È questa la chiave per portare a termine ciò che ti trovi di fronte. È questa la soluzione. Getta su di Me i tuoi pesi. Deponili sull’altare e lasciali lì. Io ti sosterrò. Non raccoglierli nuovamente per riportarli via con te, ma lasciali tutti alle mie cure. Quando volerai verso di Me sulle ali della preghiera, quando ti ritirerai per riposare e ricaricarti, ti darò le soluzioni di cui hai bisogno, giorno per giorno, passo dopo passo, momento per momento. Riposa in Me, allora, e appoggiati completamente a Me.
Pubblicato originariamente nel 2009 e nel 1997. Adattato e ripubblicato in Inglese il 23 aprile 2015.
[1] Filippesi 1,6.
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