Compilazione

Le Scritture parlano di cinque corone. Sono la Corona incorruttibile,¹ la Corona per chi vince anime,² la Corona di giustizia,³ la Corona di gloria⁴ e la Corona della vita.⁵

Parte delle difficoltà di queste corone è che nella maggior parte delle culture oggi non si usano corone e quelle che lo fanno le riservano ai reali. Ma la parola greca usata per “corona” è stephanos, che può anche riferirsi a un “premio” o a una “corona d’alloro”. Nelle Olimpiadi originali in Grecia il vicinatore delle gare sportive conquistava la stephanos, una corona d’alloro.

Così ognuna delle corone menzionate sopra rappresenta un premio per qualche speciale gesto di servizio o perseveranza nel Regno di Dio. Da quel che sembra, le corone saranno qualche specie di vero e proprio premio distribuito ai credenti quando Gesù ritornerà in futuro. Questo succederà al Bema, il trono del giudizio di Cristo. —Jeremy Myers⁶

La salvezza e i premi

Noi che risorgeremo e saremo innalzati e rapiti per andare a stare con il Signore alla fine della Tribolazione, nella prima risurrezione, riceveremo i nostri premi dopo il Rapimento: “Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio. Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio. Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male”.⁷

Ma ricordate, i premi non hanno niente a che fare con la salvezza. I premi sono una cosa che si conquista e si guadagna con la propria fedeltà e diligenza, con il proprio lavoro sodo e la testimonianza. Alcuni cristiani confondono i versetti biblici sui premi e le corone e li applicano alla salvezza. Ma non si può lavorare per la salvezza; è un dono di Dio.⁸

Non guadagniamo la salvezza. Non possiamo lavorare per la salvezza: è un dono. Ma possiamo guadagnarci lodi ed encomi speciali da parte del Signore, il suo “Va bene, servo buono e fedele; entra nella gioia del tuo Signore”.⁹ Dice che darà ad alcuni il governo di una città, ad altri di alcune città, ad altri ancora di molte città. Perché “chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è ingiusto nel poco, è ingiusto anche nel molto”.¹⁰ Anche se le vostre opere in questa vita non serviranno a farvi entrare in cielo, avranno molto a che fare con il vostro premio e il modo in cui risplenderete.

Parlando della resurrezione dei salvati alla fine della Tribolazione, la sua Parola dice: “Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno; gli uni per la vita eterna, gli altri per la vergogna e per una eterna infamia. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno insegnato a molti la giustizia risplenderanno come le stelle in eterno”.¹¹

Tutti quelli che credono e ricevono Gesù ricevono la salvezza, la vita eterna e vanno in cielo. Ma la corona di stelle – come diceva quella vecchia canzone, “Ci saranno stelle nella mia corona?” – è una cosa che bisogna guadagnarsi. Gesù disse: “Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita”.¹²Verso la fine del suo ministero, poco prima di andare con il Signore, l’apostolo Paolo disse: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione”.¹³

La corona e le ricompense future non sono la salvezza. Avete già la vita eterna attraverso suo Figlio; è il dono di Dio e non potete perderla, perché Lui vi terrà stretti a Sé.¹⁴ Questa corona è il vostro premio, dato solo ai vincitori, solo a quelli che corrono e vincono la gara, ai soldati della fede che sono fedeli al Signore.

Le persone che lo servono, come quelle nella galleria della fama in Ebrei capitolo 11, tutti quei grandi uomini e quelle grandi donne della fede, Dio praticamente dice d’essere orgoglioso di loro. Non si vergogna d’essere chiamato il loro Dio, perché sono pellegrini e stranieri qui e cercano una città celeste il cui architetto e costruttore è Dio. Non sono soddisfatti di questo mondo; vogliono qualcosa di meglio. “Ora ne desiderano una migliore, cioè quella celeste; perciò Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, perché ha preparato loro una città”.¹⁵ —David Brandt Berg

Al tribunale di Cristo

Romani 14,1-12 dice: “Poiché tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo. […] Dunque ognuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”.¹⁶ 2 Corinzi 5,10 ci dice: “Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male”. Considerando il contesto di entrambe le Scritture, è chiaro che esse facciano riferimento ai cristiani, non ai non credenti. Il tribunale di Cristo, pertanto, coinvolge i credenti che devono rendere conto a Cristo della loro vita.

Il tribunale di Cristo non determina la salvezza: questa fu determinata dal sacrificio di Cristo in nostro favore¹⁷e dalla nostra fede in Lui.¹⁸ Tutti i nostri peccati sono perdonati e noi non saremo mai più condannati per essi.¹⁹ Non dovremmo considerare il tribunale di Cristo come il momento in cui Dio giudicherà i nostri peccati, ma piuttosto come quando Dio ricompenserà la nostra vita. Certo, come afferma la Bibbia, dovremo rendere conto della nostra vita. Parte di questo consisterà sicuramente nel rendere conto dei peccati commessi. Tuttavia, questo non sarà l’argomento principale trattato presso il tribunale di Cristo.

Al tribunale di Cristo, i credenti verranno ricompensati in base alla fedeltà con cui hanno servito Cristo. Alcune delle cose su cui saremo probabilmente giudicati riguarderanno il modo in cui abbiamo ubbidito al Grande Mandato,²⁰ quanto siamo stati vittoriosi sul peccato,²¹ quanto abbiamo controllato la lingua.²² (La Bibbia dice che i credenti riceveranno delle corone per diverse cose in base a quanto fedelmente hanno servito Cristo.)²³ […]

Giacomo 1,12 è un buon riassunto di come dovremmo pensare al tribunale di Cristo: “Beato l’uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano”. —Da gotquestions.org²⁴

Pubblicato sull’Ancora in inglese il 19 febbraio 2019.