Il privilegio di sapere
Compilazione
“È gloria di Dio nascondere le cose”.1
C’è un motivo per cui a volte la volontà divina è così difficile da capire in alcune situazioni specifiche. C’è un motivo per cui non tutto è bianco o nero. Può essere difficile discernere la volontà di Dio in molte situazioni.
Con chi uscire.
Che università fare.
Chi sposare.
Dove andare a vivere.
Che lavoro prendere.
E non è perché non pregate. Probabilmente pregate molto. Non è perché non volete sapere la sua volontà. Probabilmente quel desiderio non vi manca.
Ma secondo questo versetto nei Proverbi, è perché Dio la nasconde.
Ma perché? Dopotutto sembra illogico per i piani divini e per la vostra parte in essi.
Il motivo non è che Dio non vuole che sappiate la sua volontà. Lo vuole più di quanto voi vogliate saperla. È perché Dio ha qualcosa di più grande per voi.
Lui.
Dio non è su nei cieli, nascondendo la sua verità e sperando che non riusciate a trovarla; però in un certo senso gioca a nascondino. Non vuole solo che scopriamo la sua volontà, ma che nel farlo scopriamo Lui. Perché se la sua volontà fosse in piena vista, cercheremmo quella invece di cercare Lui.
Per questo la nasconde. Per questo è così difficile.
Per Dio il punto non è rendere chiara la sua volontà. Non è quello il suo obiettivo principale. L’obiettivo principale è Lui. Vuole soprattutto che scopriate Lui.
Quando correte dietro a Dio e alla sua buona, piacevole e perfetta volontà, ricordate queste due verità:
Dio non è una scorciatoia per una vita migliore. È la vita migliore.
Dio non vuole darvi una guida nella vita. Vuole essere la vostra guida.
La possibilità più terribile nella vostra vita non è sbagliare nel riconoscere la volontà di Dio, è conoscerla bene, ma arrivare appena appena a conoscere Lui nel frattempo.
Potreste amare la donna giusta ma perdere il vostro primo amore.
Potreste trovare la carriera giusta ma farne il vostro idolo.
Per questo non scrive semplicemente la sua volontà nelle nuvole. Alla fine dell’intera operazione vuole che sappiate qualcosa di molto più grande di quello che dovreste fare in seguito nella vita.
Vuole che sappiate chi è Lui. —Steven Furtick
*
Le lezioni spirituali più profonde non s’imparano perché Dio ci lascia fare a modo nostro, ma perché ci fa aspettare, sopportando insieme a noi con amore e pazienza fino a quando non saremo in grado di pregare sinceramente quello che Lui insegnò ai suoi discepoli: sia fatta la tua volontà. L’accettazione di questo, qualsiasi cosa significhi, è la grande vittoria della fede che vince il mondo. —Elisabeth Eliot
*
Non può benedirci finché non ci possiede. Quando cerchiamo di mantenere in noi una zona da chiamare nostra, cerchiamo di mantenere una zona di morte. Quindi Lui la rivendica tutta, per amore. Con Lui non si può negoziare. —C. S. Lewis2
*
Sembra impossibile che ci possa essere qualcuno che voglia le benedizioni del Signore senza volere il Signore stesso; che qualcuno possa chiedere i suoi doni senza il desiderio di trovare il Donatore. Eppure a volte succede.
Alcuni non vogliono accettare la resa completa, necessaria per entrare in contatto con Cristo. Leggono libri interi sulle sue benedizioni e promesse, chiedono ad altri di pregare per loro, partecipano a incontri d’ogni genere; ma restare soli con Lui e fermarsi alla sua presenza a cuore aperto, fin quando Egli non abbia la possibilità di trattare direttamente con loro – questo non lo vogliono fare.
Non vogliono venire alle prese con Lui, perché potrebbe guardarli in volto e parlare loro di certe piccole faccende sulle quali preferirebbero si sorvolasse. Non vogliono avere rapporti personali con Lui, perché alla luce della sua presenza potrebbero venire rivelate cose per cui loro non sono pronti. Non cercano un contatto personale, perché per il momento non sono pronti a pagare il prezzo che un simile contatto richiede sempre.
No, meglio non cercare di toccarlo, perché questo significherebbe una resa incondizionata, una devozione unica, un vero esame di coscienza. Meglio lasciare completamente fuori da questa faccenda la coscienza e usare solo una fede mentale invece che sentita con il cuore.
Così ragiona, forse inconsapevolmente, chi vuole la benedizione senza il Benedicente, il dono senza il Donatore. Ma la fede mentale non porterà la benedizione e non ci saranno doni senza il Donatore, perché Cristo stesso è l’adempimento di ogni promessa, la soluzione di ogni problema, la risposta a ogni bisogno. Senza di Lui non potete far nulla.
Dovete avere un contatto personale con Lui. Dovete trattare personalmente con Cristo. Dovete toccare Gesù, perché non ci sono doni senza il Donatore, né benedizioni senza il Benedicente!
Dopotutto, il modo più rapido e facile è entrare direttamente nella luce brillante della sua presenza, lasciar cadere ogni difesa, mettere da parte ogni sotterfugio e arrendersi completamente. Non si può scassinare la stanza del tesoro di Dio. Bisogna entrare per la Porta. Cristo è la Porta.
Questa è la benedizione suprema, il più grande beneficio della vita di fede, la ricompensa più elevata: il fatto che ti mette in diretto contatto con il Signore, dritto alla presenza del Donatore, il Re dei re.
Questo contatto vale più di tutti i doni. Questo contatto personale è di gran lunga più benedetto di qualsiasi benedizione, perché non solo supplisce ai tuoi bisogni naturali, ma anche a quelli spirituali, e spalanca alla tua anima nuove visioni di gloria, nuove altezze di successo e nuove visioni di ricchezze in Cristo Gesù che non ti sei mai sognato.
A te che stai cercando benedizioni, a te che vuoi “ottenere cose da Dio”, permettimi di dare questo versetto delle Scritture. Lascialo penetrare profondamente nel tuo cuore. Prego sinceramente che trovi adempimento nella tua vita: “Prendi il tuo diletto nell’Eterno, ed Egli ti darà quel che il tuo cuore desidera”.3
Oh, possa Dio rivelare ora a ognuno di noi, per aiutarci a superare in fretta le cose meno importanti, che è Cristo stesso, soltanto Gesù, il più grande bisogno della nostra vita, l’unica nostra risorsa.
Rivelaci, Signore, che non possiamo avere le benedizioni senza il Benedicente, la vittoria senza il Vincitore, la luce senza il Sole della Giustizia, il profumo senza la Rosa di Sharon, la santità senza il Santo, la guarigione senza il Guaritore; la vita in abbondanza senza il Donatore di Vita... perché Gesù è tutto e in tutto, la fonte d’ogni provvidenza, il ruscello che non inaridisce mai! —Virginia Brandt Berg4
1 Proverbi 25,2.
2 L’onere della gloria – Ed. Lindau, Torino.
3 Salmi 37,4.
4 Ruscelli che non inaridiscono mai, “Il dono o il Donatore?”, versione ridotta per l’Ancora.
Titolo originale: The Privilege of Knowing
Pubblicato originariamente sull'Ancora in Inglese il 3 Gennaio 2013.
Letto in Inglese da Simon Peterson.
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