Il premio
Compilazione
Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù. —Filippesi 3,13-14[1]
*
Se pensiamo costantemente al passato e a tutti i nostri errori, non procederemo verso il futuro e tutto il lavoro che il Signore vuole farci fare.
Dopo aver pensato un po’ ai nostri errori, spesso la cosa migliore che possiamo fare è dimenticare il passato. Quando il Signore dice: “Dimentica il passato”, ovviamente vuol dire che ci abbiamo già pensato su un po’, altrimenti come potremmo dimenticarlo? Così ci pensiamo e facciamo quel che è necessario per cambiare le cose per il futuro. Per questo abbiamo le lezioni del passato, così che il Signore possa cambiare i nostri cuori e renderci vasi migliori, più amorevoli e compassionevoli. È uno dei motivi per cui il Signore lascia che sbagliamo, perché così lo invocheremo disperatamente per ottenere più amore, compassione e comprensione; e gli permetteremo di cambiarci per potergli essere più utili.
Quindi a volte dobbiamo riflettere sul passato. Non è che possiamo semplicemente dire: “Oh, ho commesso quell’errore; be’, scusate” e poi andare avanti. Sì, dobbiamo analizzare i nostri errori o i nostri insuccessi, per non doverli ripetere, ma spesso non serve continuare a farlo a lungo. Dobbiamo renderci conto che siamo stati perdonati e che nella nostra vita non c’è posto per i sensi di colpa. La Parola di Dio dice: “Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù”.[2] Possiamo lasciarci il passato alle spalle. Il Signore cancella le nostre colpe e non ce le addebita più ![3] —Maria Fontaine
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Penso a tutte le promesse di Dio di cui possiamo appropriarci e a come possono essere belle le nostre aspettative! Che cose meravigliose possono accadere, anche miracoli, perché la sua Parola è immutabile. La Parola di Dio è ancora lì a nostra disposizione. E con tutte quelle promesse, come possiamo desiderare di tornare al passato, di rievocarlo?
La croce di Cristo, con le sue braccia aperte, blocca la strada del passato. Poiché il prezzo dei nostri peccati è già stato pagato, la Bibbia può dire: “Dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù”.[4]
Dimenticate il passato! Dimenticate ciò che è alle vostre spalle. Protendetevi verso la meta per arrivare al premio. Non potete far scorrere all’indietro la sabbia nella clessidra; anche se aveste tutte le ricchezze del mondo, non potreste ripercorrere la strada di ieri; non potete tornare indietro.
C’è redenzione per voi. Vi ha redento e siete purificati dal passato. Oh, che pena se portiamo il peso del passato quando il Signore ha pagato un simile prezzo per sollevare quel carico e liberarci. Penso che non ci siano parole più belle di quelle della canzone “Per tutti i miei peccati”. Con un solo gesto delle sue mani forate dai chiodi, Gesù spazza via tutta quella orribile colpa mediante la croce del Calvario:
È stato il suo amore per me
che l’ha inchiodato al legno
a morire agonizzando per i miei peccati.
Per mia colpa e mia responsabilità
venne il Grande Redentore,
disposto a portare la vergogna
di tutti i miei peccati.
Oh, che Salvatore è il mio;
in Lui si combinano le misericordie divine,
il suo amore non si può indebolire.
Egli mi ama.
Sul monte Calvario quel giorno
il Signore fu portato via.
Nessun altro poteva pagare
per tutti i miei peccati.
Sulla croce fu inchiodato,
donando la sua vita con dolore
e provò la colpa amara
di tutti i miei peccati.
C’è mai stato un amore così grande?
C’è mai stata colpa più grande
quando Gesù morì
per tutti i miei peccati?
Poiché vide il mio bisogno,
divenne il mio vero amico;
grazie a Lui sono liberato
da tutti i miei peccati.
—Norman J. Clayton
Ho visto persone che si sono avvicinate alla croce sul Calvario e vi hanno lasciato i loro peccati. Basta una goccia di quel sangue per salvare il passato più nero.
Mi ricordo che una volta, durante un incontro che si tenne in California, si presentò al servizio un giovane che era appena uscito dal penitenziario di Folsom. Non poteva credere che fosse tanto semplice, che per essere perdonato da Dio bastasse confessare i suoi peccati e chiedere a Gesù di entrare nel suo cuore, accettandolo come Salvatore. Gli era difficile credere che il suo passato sarebbe stato ripulito.
Continuava a parlare dei suoi peccati, tutte le cose che aveva fatto. Era semplicemente troppo per lui credere che Dio potesse cancellare quel passato terribile. Quella notte, quando diede il suo cuore a Dio e confessò Gesù Cristo come suo Salvatore, pianse apertamente. Cristo sollevò quel peso e perdonò quell’uomo che era stato un criminale: ripulì il suo cuore e gli diede una libertà che non aveva mai conosciuto. In seguito lo vidi spesso quando tornava a trovarci.
Parlava della misericordia di Dio e di come Lui l’aveva privato del tormento del suo passato. Ripeteva le parole [di quell’inno]: “Il mio passato era così pieno di colpa e vergogna, quei giorni sono passati, gloria al suo nome!”
“Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità”.[5] Ogni iniquità! Non può mancare alla sua Parola, è una promessa. “Quando ha detto una cosa, non la farà?”[6]—Virginia Brandt Berg
*
Il nostro futuro non è limitato dal nostro passato. Qualsiasi decisione abbiamo preso e in qualsiasi condizione ci troviamo oggi, il futuro è ancora radioso come le promesse di Dio – promesse come queste: “Se avete fede… niente vi sarà impossibile”[7] e “ogni cosa è possibile a chi crede”.[8] Se non sei al punto in cui vorresti essere, c’è tempo per cambiare. Finché c’è vita c’è speranza.
Il regista e produttore Orson Welles una volta disse: “Un lieto fine dipende dal punto in cui finisci la storia”. O come ha detto qualcun altro: “Tutto andrà a posto alla fine, e se non è a posto, vuol dire che non è ancora la fine”. Quel principio è senz’altro vero per chi ama il Signore e gli chiede di guidarlo, perché Lui ha promesso che alla fine tutte le cose coopereranno al nostro bene. —Maria Fontaine
Pubblicato sull’Ancora in Inglese l’8 settembre 2015.
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