Parole di Gesù

Il perdono non è un’emozione, è una scelta. Non lo fai perché qualcuno se lo merita o è pentito, o perché ha cambiato atteggiamento. Per questo il perdono è una cosa tanto speciale e potente. Quando prendi la decisione di perdonare, non significa che tutto il dolore sia passato; ma una volta che hai deciso di perdonare, mi permetti di lavorare nel tuo cuore.

Il perdono è un passo verso la felicità, un passo verso la libertà dal peso del risentimento che fa del male a te e può fare del male agli altri. Quando ti porti dietro offese che non hai perdonato, il peso che hai dentro ti schiaccerà e finirà per distruggere la tua salute emotiva e prendere controllo della tua vita. Lasciar perdere quell’offesa è una delle cose più difficili che si possano fare, ma sarai tu a trarne i maggiori benefici.

Io posso risolvere le situazioni e operare nella vita delle persone per cambiarle; è una cosa che servirà a loro, ma non a te. T’invito a perdonare le persone che ti hanno fatto torto, perché voglio darti un sollievo da quel dolore e quel fardello. Voglio aiutarti ad abbandonare i ricordi che ti portano tristezza o rabbia. Voglio che perdoni, perché so che il perdono è la via per crescere, essere liberi ed essere felici.

Quando Io subii la tortura e la morte, fu una cosa malvagia, ingiusta. Avevo portato amore, gentilezza, salute, vita e libertà. Non avevo commesso alcun peccato. Alcune delle parole più difficili da pronunciare nella mia vita sulla terra furono proprio “Padre, perdonali...”.¹ Quando li perdonai fu un gesto di volontà, seguito da un momento di sollievo, poiché avevo superato quella prova.

Io vedo la serenità e la libertà che ti saranno rese quando avrai preso la decisione di perdonare. Risparmiati il dolore incessante, il cordoglio e l’handicap che nascono dal rimanere legato alle esperienze negative; lasciale a Me, me ne prenderò cura nel modo che ritengo migliore.

Confida nella mia presenza e nel mio amore. Fallo prendendo la decisione di lasciarti il passato alle spalle e guardare al futuro con fede. Lascia che quei ricordi ti rendano più comprensivo nei confronti degli altri, un amico migliore, un genitore migliore, un collega migliore, un discepolo più forte. Quando farai quel passo di fede, ti darò la guarigione che desideri.

Lasciati il passato alle spalle

Una cosa che impedisce a molti di perdonare è che gli altri non hanno chiesto perdono, o forse pensano di non averne bisogno o non si rendono conto di quanto ti abbiano ferito. Così puoi pensare che l’altra persona non meriti il perdono e ovviamente questo t’impedisce di perdonarla.

Tuttavia, non è così che funziona il perdono. Il perdono serve anche a te. Perdonare l’altra persona aiuta anche te.

Il passo più grande che puoi fare per lasciarti il passato alle spalle è perdonare. Se non perdoni, sei tu che rimani incastrato nel passato, ostacolato e incapace di andare avanti. Sei tu che soffri, che rimani pieno di rabbia, risentimento e rancore. In alcuni può diventare una forma d’odio. Questi sentimenti possono distruggerti e renderti infelice. In alcuni casi possono perfino alterare la tua personalità e i tuoi rapporti con gli altri. Restare aggrappato alla rabbia, al rancore e al risentimento finisce per far del male a te.

Il perdono ti permette di lasciare andare i sentimenti negativi che ti ostacolano, così che potrai andare avanti. Spesso non puoi far molto per cambiare il passato o rimediare alle sue ferite, ma se perdonerai gli altri, sarai guarito e potrai andare avanti e lasciarti il passato alle spalle.

Scopri la “bellezza al posto della cenere”

Quando scegli di perdonare, diventa più facile capire che tutto ciò che ti accade nella vita alla fine contribuirà al tuo bene. Le tue esperienze di vita e le scelte che fai ti trasformano in ciò che sei adesso e in ciò che sarai in futuro.

La perdita di una persona cara o i momenti di tristezza e difficoltà possono aiutarti a diventare una persona migliore, più profonda, più amorevole e comprensiva. Comprendi le difficoltà della vita, comprendi il dolore e questo ti permette di identificarti con gli altri e con il loro dolore. Comprendi i sentimenti degli altri. Sei anche consapevole che questi momenti di dolore e difficoltà, anche se penosi, ti plasmano e ti rendono ciò che sei.

Tuttavia, se rifiuti di perdonare quando sei ferito e di conseguenza nutri risentimento o rancore, non potrai trarre beneficio dalla situazione né ricevere la mia promessa di portare bellezza al posto della cenere nella tua vita.² Al contrario, gli effetti saranno negativi e non avranno gli stessi frutti positivi.

Quando perdoni qualcuno, non vuol dire che dimentichi il male che ti ha fatto, ma che hai fatto la scelta di non darne più la colpa né a loro né a Me. Vuol dire che sei disposto a continuare il cammino verso il futuro più brillante che ho per te; vuol dire che ti stai lasciando alle spalle il passato e il suo dolore. Confidi nel mio amore e nella mia promessa che tutte le tue esperienze in questa vita coopereranno al tuo bene. Riconosci che può essere difficile perdonare, ma sai anche che, se perdonerai, Io potrò guarire la tua vita — e tu vuoi quella guarigione.

Non sentirti in colpa se non te la senti di perdonare. È umano, è normale. Anche se senti che inizialmente dire che perdoni è solo un gesto formale, va bene lo stesso. È il primo passo. Dicendo che sei disposto a perdonare, mi permetti d’iniziare a operare nella tua vita per trasformarti nella persona che dovresti essere, anche se nel tuo cuore o nella tua mente la questione non è risolta.

Un altro segreto per fare quel primo passo di decidere di perdonare, è di non pensare troppo al passato e alle cattive esperienze. Fai lo sforzo consapevole di non rivivere ripetutamente i dettagli del male che la situazione ti ha causato. Chiedimi di aiutarti a lasciartela alle spalle e a trascendere in modo soprannaturale la tendenza naturale a riviverla costantemente nella mente. Lasciandotela alle spalle, potrai approfittare dal dono divino del perdono.

Poi, quando perdonerai gli altri, Io guarirò le tue ferite e renderò ogni cosa migliore per te.

Pubblicato originariamente nell’agosto 2008.
Adattato e ripubblicato sull’Ancora in inglese il 23 settembre 2019.