Il discepolato
Peter Amsterdam
“Che ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il suo scopo e grazia, che ci è stata data in Cristo Gesù prima dell'inizio dei tempi”. —2 Timoteo 1,9
La definizione di “discepolo” è “seguace di Gesù”, “allievo, apprendista”, “uno che segue le orme del maestro”, “aderente”, “uno che mira a essere come Gesù”. I discepoli cercano di imparare, studiare e poi seguire e mettere in pratica ciò che il maestro dice loro. Noi siamo studenti di Gesù, il nostro Maestro. Non solo cerchiamo di imparare qualcosa sulla sua vita terrena, sulle verità della Parola di Dio e sulla sua natura e il suo carattere, ma anche di seguire il suo esempio e vivere come ci ha insegnato a fare, amare come Lui ha amato e condurre una vita di fede.
Il discepolato va oltre la semplice accettazione degli insegnamenti e la fede in essi; è essenzialmente la scelta di diventare attivi nel praticare e predicare quegli insegnamenti. I discepoli aggiungono azione alle loro convinzioni; sono “facitori della Parola e non uditori soltanto”.[1] Un discepolo si attiva per mettere in pratica nella sua vita gli insegnamenti ricevuti e contribuisce in qualche modo alla diffusione della buona notizia della salvezza: il messaggio di Gesù. Il discepolato è, piuttosto letteralmente, un impegno a modellare la nostra vita, il nostro comportamento e le nostre azioni sugli insegnamenti e sull’esempio di Gesù; in breve, a essere come Lui. È un compito arduo, dato che Gesù visse l’esempio supremo di una vita d’amore, misericordia, compassione, sacrificio, verità e integrità morale, più di qualunque uomo o donna che abbia mai camminato su questa terra.
Uno degli inviti più rivoluzionari di Gesù fu espresso con una semplice parola: “Seguimi” — e dicendo questo, intendeva proprio che lo seguissimo, che modellassimo su di Lui la nostra vita, i nostri pensieri, le nostre abitudini e le nostre azioni. Come esseri umani fallibili, non potremo mai essere all’altezza di questa sfida, ma sottomettendoci a Dio e facendo ricorso alla potenza dello Spirito Santo, possiamo “essere conformi all’immagine di Cristo”.[2]
Discepolato significa un rapporto attivo tra Gesù e i suoi seguaci. Il discepolato è incentrato sull’amore per Gesù e su un rapporto personale con Lui. Ha anche a che fare con la fede nella sua Parola. Richiede dedizione e impegno. Comporta disponibilità e ubbidienza allo stimolo dello Spirito.
Essere discepoli di Gesù rappresenta una sfida. Gesù disse chiaramente che seguire Lui avrebbe comportato sacrifici, rinunce, l’anteposizione della sua volontà alla nostra, oltre ad amare il prossimo con il suo amore e far partecipi gli altri dei suoi insegnamenti, fino al punto di essere disposti a “perdere la nostra vita per amor suo”.
Il discepolato non è un evento isolato e unico nella vita. È un percorso spirituale, un viaggio della fede. Comporta le azioni e le scelte quotidiane di dimorare in Gesù e di lasciarlo dimorare in noi, di essere guidati, nutriti e purificati dalla sua Parola, di operare sotto l’influenza dello Spirito Santo e dell’amore di Dio, di cercarlo, di abbandonarci alla sua volontà nella nostra vita, di ubbidirgli come meglio possiamo, di testimoniare il suo amore mediante le nostre parole e le nostre azioni, di portare frutti che lo glorifichino.
L’idea di discepolato è che c’impegniamo a sottoporci al giogo di Cristo. Sottomettersi al giogo del discepolato significa che ci sottomettiamo a Gesù. Ci uniamo a Lui e ci sottomettiamo alla sua guida. Confidiamo nelle sue indicazioni e ubbidiamo ai suoi ordini. Lavoriamo al fianco di Gesù sotto ogni aspetto della nostra vita.
Rispondere alla chiamata del discepolato è una scelta, un impegno personale. Il discepolato è un viaggio. Quello che Gesù chiede ai suoi seguaci, la visione che dà loro e i particolari della sua chiamata sono fatti su misura per i singoli discepoli. Qualunque sia il richiamo che Gesù mette nel tuo cuore, in qualsiasi modo ti chieda di mettere in pratica la sua Parola, il dono del tuo discepolato è prezioso. Quando Gesù chiamò i Dodici, li invitò a lasciarsi tutto alle spalle e a dedicare la vita a seguire Lui. Grazie alla testimonianza dei primi discepoli, la chiesa crebbe e raggiunse uomini e donne di tutti gli strati sociali, che erano discepoli, anche se non tutti erano chiamati a seguire Gesù nello stesso modo. Molti erano chiamate a proseguire il loro lavoro e la loro professione, a utilizzarli per la sua gloria, a raggiungere gente in tutte le sfere della vita, compreso il cuore stesso dell’impero romano, apparentemente impenetrabile.
Alcuni sono chiamati a “lasciare prontamente le reti e seguirlo”, o a “vendere tutto quello che hanno e darlo ai poveri”.[3] Chiama alcuni a fare i missionari in terre lontane, altri a essere missionari nella loro comunità o in patria, altri a essere “missionari informatici”, testimoniando on-line. Nella Bibbia ci sono esempi di missionari che abbandonarono la loro vita e la loro carriera per seguire Gesù; ma sono ricordati anche altri seguaci di Gesù che facevano la loro parte per servire il Signore e diffondere il Vangelo.
Dio vuole che tutto — il tuo cuore, la tua vita, la tua carriera e le tue attività personali — glorifichino Lui, innalzino Gesù, siano una luce posta su una collina per illuminare il cammino di altri, qualunque sia la tua professione o la tua carriera.
Scoprire in che modo il Signore vuole che tu viva il discepolato, in che modo vuole che tu sia la luce del mondo e il sale della terra che ci ha destinato a essere, fa parte del tuo percorso spirituale personale.[4] Sei un individuo unico e Dio ha dei piani particolari per te e per le tue circostanze, i tuoi talenti e le tue capacità. Quello che ti chiede è di impegnare queste cose per Lui e usarle per dargli gloria, trasformare il mondo in un luogo migliore e far parte della risposta all’invocazione nel Padrenostro, “venga il tuo regno”, facendo quello che ti ha chiesto di fare per seguirlo e far parte della forza che cambierà il mondo, come ha richiesto ai suoi discepoli.
Come cristiani e come discepoli, un elemento essenziale per seguire il nostro Maestro e vivere come Lui è condividere il Vangelo con gli altri. Dobbiamo essere sia “il sale della terra” sia “la luce del mondo”; il modo di farlo è mediante la nostra testimonianza, che è poi ciò che gli altri per lo più vedono mentre svolgiamo la nostra vita quotidiana. Gli altri si accorgono dell’amore e della gentilezza che dimostriamo, del modo in cui ci comportiamo con gli estranei, del tipo di vicini che siamo, della parte che abbiamo nella comunità locale, di come alleviamo i nostri figli e ci prendiamo cura delle nostre famiglie, di come assistiamo e incoraggiamo le persone bisognose. Le nostre azioni parlano forte e soprattutto preparano la strada alla nostra testimonianza orale, quando parliamo agli altri di Gesù e della salvezza.
Billy Graham ha detto: “L’invito a essere discepoli è la causa più entusiasmante che si possa immaginare. Pensate un po’: il Dio dell’universo ci invita a diventare suoi alleati nella riconquista del mondo per Lui! Ognuno di noi può fare la sua parte usando i talenti e le opportunità uniche che Dio ci ha dato”.[5]
Che privilegio enorme esser alleati di Dio nella riconquista del mondo. Nel Vangelo di Giovanni, Gesù disse ai suoi discepoli: “Come il Padre ha mandato me, così Io mando voi”.[6]
Gesù inviò i suoi discepoli dando loro lo stesso incarico che aveva ricevuto dal Padre. Noi che seguiamo i passi di Gesù proclameremo la buona notizia ai poveri e faremo sapere ai prigionieri che è giunta la libertà! Fasceremo i cuori spezzati e consoleremo gli afflitti. La sua missione diventa la nostra.
Così, che significato ha il discepolato nella vita odierna? Un discepolo è una persona che segue Dio intensamente, che segue la sua volontà com’è espressa nella Bibbia e ricerca la sua specifica volontà nella propria vita, nella propria carriera, nella propria famiglia e nelle proprie attività personali. Significa vivere la propria vita seguendo i suoi insegnamenti.
Pubblicato originariamente in inglese nell’ottobre 2013.
Adattato e ripubblicato il 25 gennaio 2018.
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