Giorni migliori ci aspettano — parte 3
—L’abbondante provvidenza divina
Peter Amsterdam
Quando i discepoli di Gesù gli chiesero di insegnar loro a pregare, Lui disse di farlo, tra le altre cose, per la provvigione del loro pane quotidiano (il loro sostentamento). Gesù conobbe e comprese la fragilità della nostra vita terrena e l’importanza di soddisfare i nostri bisogni. Nella Bibbia c’è un versetto meraviglioso a proposito della provvidenza divina, che dice: “Ora il mio Dio supplirà a ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù” (Filippesi 4:19). Dio ci ama così tanto che ha promesso di prendersi cura di noi negli alti e bassi della vita. Ci aiuterà anche a imparare a trovare la sua gioia in qualsiasi situazione, sia nei momenti di abbondanza che in quelli di austerità (Filippesi 4:11–12).
Se hai vissuto o stai vivendo adesso dei momenti di difficoltà finanziaria, sai che possono essere molto stressanti, specialmente quando non sai da dove arriveranno i soldi per far fronte ai tuoi impegni economici. Quando fai tutto il possibile per pagare le bollette e prenderti cura della tua famiglia, l’insicurezza finanziaria può causarti un sovraccarico di stress e ansia.
Mentre pensavo alla questione delle difficoltà finanziarie, e pregavo, mi sono ricordato di alcuni principi contenuti nella Parola di Dio: credere in Lui, seguirlo e confidare che si prenderà cura dei suoi figli. Si tratta delle sicure promesse di Dio e di come Lui si prende cura di noi. Un’altra cosa che mi incoraggia è leggere i messaggi di Gesù in profezia che parlano della nostra situazione odierna. Ecco uno di questi messaggi:
Nel mondo quasi tutti, prima o poi, si trovano sotto pressione economicamente, ma alcuni lo sanno gestire meglio di altri. Spesso la differenza non sta tanto nelle loro circostanze, quanto nella persona a cui si rivolgono per aiuto. Il segreto per superare i problemi finanziari è in realtà il segreto per superare qualsiasi problema: fai il possibile e poi affidati al “fattore Dio”.
Molto tempo fa dissi ai miei discepoli: “Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché ogni cosa è possibile a Dio” (Marco 10:27). Il fattore Dio può cambiare tutto! Quando applichi il fattore Dio, tutte le cose diventano possibili anche per te, perché la fede in Dio e nelle sue promesse supera ogni impossibilità.
Ecco alcune promesse su cui puoi fare affidamento: “Il mio Dio supplirà a ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù” (Filippesi 4:19). “Tutte le cose che domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e le otterrete” (Marco 11:24). “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (Matteo 6:33).
Tutto ciò che il Padre ha è mio, quindi ho a mia disposizione tutte le ricchezze dell’universo. Mi preoccupo per la tua felicità e il tuo benessere. Comincia col fare ciò che puoi, poi applica il fattore Dio, chiedendomi di intervenire e fare ciò che per te è impossibile.
Quando hai fatto tutto il possibile e hai esaurito i tuoi soliti mezzi di sostentamento, ma fai lo stesso fatica ad andare avanti, non disperarti; Io posso provvedere a te con altri mezzi. Quando gli altri vengono meno nelle loro responsabilità finanziarie nei tuoi confronti o le loro decisioni sbagliate o egoiste ti colpiscono sfavorevolmente, non disperarti; Io rimango fedele. Quando succede qualche disastro e ci sono spese impreviste, non disperarti; Io posso ripartire da dove la tua assicurazione ti ha piantato in asso. Quando l’economia è in crisi e il lavoro è scarso, non disperarti; Io sono in grado di supplire anche in circostanze apparentemente impossibili.
“Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto” (Matteo 7:7). È una promessa che ho fatto molto tempo fa, ma è ancora valida. Parlami dei tuoi bisogni e chiedimi di soddisfarli. Fa’ la tua parte — chiedi, cerca, bussa — ed Io farò la mia.
Quando i soldi scarseggiano, spesso la tua fede nella mia capacità di supplire viene messa alla prova. Sei tentato di credere che le mie promesse non siano affidabili, che non provvederò a te come avevo detto. Non arrenderti davanti a questi dubbi, perché ti aiuterò.
Sono molti i fattori che influenzano il modo in cui le tue preghiere sono esaudite e i mezzi che uso per prendermi cura di te, comprese le scelte fatte da te e da altri, quindi non scoraggiarti, non spazientirti, non pensare che non m’importi o che non ti aiuterò. A volte devi aspettare finché ci saranno le condizioni giuste.
Nel frattempo conta le tue benedizioni. Ringraziami per quello che ho già fatto per te e che ti ho già dato. Rifletti sulle cose che hanno più valore dei beni materiali, cose che il denaro non può comprare, come l’amore dei tuoi cari, le amicizie sincere, la pace della mente e dello spirito, la contentezza e la soddisfazione che vengono dal conoscermi e amarmi. Apprezza il valore di queste cose e troverai gioia in Me, in qualsiasi circostanza.
Possiamo contare su di Lui e sulle sue promesse di provvedere a noi oggi e ogni giorno. Come disse Matthew Henry: “Una fede attiva può ringraziare per una promessa, anche se non si è ancora adempiuta, sapendo che le obbligazioni divine sono valide come il denaro contante”. Un principio che è bene illustrato nella seguente testimonianza:
Ai suoi inizi, il Seminario Teologico di Dallas aveva un disperato bisogno di $10.000 per continuare la sua opera. Durante un incontro di preghiera, il famoso insegnante biblico Harry Ironside, docente nella scuola, pregò: “Signore, tuo è il bestiame che sta a migliaia sui monti. Per favore, vendi qualcuna di quelle mucche per aiutarci a rispondere a queste esigenze”.
Poco dopo l’incontro di preghiera, arrivò un assegno di $10.000 per la scuola, mandato qualche giorno prima da un amico che non aveva idea del pressante bisogno né della preghiera di Ironside. L’uomo disse semplicemente che il denaro era il ricavato della vendita di parte del suo bestiame!
Un altro principio importante da ricordare è la generosità. Gesù disse: “Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi” (Luca 6:38). Come cristiani, siamo tenuti a dare il nostro tempo, il nostro amore e le nostre finanze al lavoro di Dio e ad aiutare altri che sono nel bisogno. Preghiamo che, mentre continuate a dare, il Signore vi ripaghi abbondantemente.
Maria ha commentato:
A volte i nostri problemi possono sembrare molto difficili, davvero monumentali. Anzi, a volte sono difficili e monumentali. La vita non è certamente facile, per nessuno di noi! Ma la cosa da ricordare è che, in confronto ai dolori, alla tremenda solitudine, alla frustrazione, alla disperazione e alla mancanza di amore e di scopo affrontate da tante persone che non conoscono il Signore né la promessa di un’eternità con Dio, i nostri problemi possono cominciare a sembrare insignificanti.
Il Signore vuole che ci preoccupiamo per gli altri e dimostriamo comprensione nei loro confronti. Tutti, a volte, abbiamo provato qualche turbamento, confusione e avversità. Possiamo condividere la consolazione del Signore con gli altri, come Lui ha consolato noi. (2 Corinzi 1:4.) Possiamo anche andare incontro ai loro bisogni più profondi condividendo con loro l’amore e la Parola di Dio. Il Signore promette grandi compensi se daremo agli altri. “Ricordate che il Signore vi lascerà un’eredità come vostro compenso e che il Maestro che servite è Cristo” (Vedi Colossesi 3:24).
È un ciclo meraviglioso. Il Signore promette che, quando diamo agli altri, Lui darà a noi forza, fede e gioia.
Lasciamoci incoraggiare dalle promesse del Signore, sapendo che Dio ci ha sempre aiutato in passato e che è sempre valida la sua promessa che “supplirà a ogni nostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù” (Filippesi 4:19). Continuate a bussare a varie porte, tentate cose nuove e confidate che vi aprirà una via. Abbiamo la sua promessa che “quelli che cercano l’Eterno non mancano di alcun bene” (Salmi 34:10).
Possiamo anche ammirare la grande fede di Charles Thomas Studd (1860–1931). Era un missionario inglese che servi fedelmente il suo Salvatore in Cina, in India e in Africa. Il suo motto era: “Se Gesù Cristo è Dio ed è morto per me, allora non c’è sacrificio troppo grande che io possa fare per Lui”.
C. T. Studd descrive così un miracolo della provvidenza divina in Cina:
La mia stessa famiglia non sapeva delle nostre circostanze, solo che eravamo nel cuore della Cina. Le nostre ultime provviste erano finite e sembrava non ci fosse speranza di ricevere provviste di qualunque tipo, da qualunque fonte umana. La posta arrivava ogni due settimane. Il postino era appena partito quel pomeriggio e avrebbe portato la posta di ritorno solo dopo quindici giorni. I bambini andarono a letto, poi mia moglie ed io guardammo in faccia la realtà. Se al suo ritorno il postino non avesse portato un aiuto, avremmo visto la fame.
Decidemmo di dedicare una serata alla preghiera. Ci inginocchiammo. Penso che restammo in quella posizione una ventina di minuti prima di rialzarci. In quei venti minuti dicemmo a Dio tutto ciò che avevamo da dirgli. I nostri cuori erano sollevati; non ci sembrava fosse segno di rispetto, o anche solo buon senso, continuare a parlare a Dio come se fosse sordo o non riuscisse a capire le nostre semplici parole o la gravità della nostra situazione, o il peso delle parole di suo Figlio, che aveva detto che Dio sapeva ogni cosa ancora prima che gliela dicessimo; o come Lui stesso aveva detto: “Prima che mi chiamino Io risponderò”. Ed è quello che fece.
Il postino ritornò al momento stabilito. Non impiegammo molto tempo ad aprire la sacca. Guardammo rapidamente le lettere, ma non c’era niente. Ci guardammo in faccia. Ripresi la sacca, la presi per gli angoli e la scossi. Ne uscì un’altra lettera, ma la scrittura ci era completamente ignota. L’aprii e iniziai a leggere. Dopo aver letto quella lettera qualcosa cambiò in noi. E penso che da quel momento tutta la nostra vita sia cambiata. Ecco cosa diceva la lettera:
“Per qualche motivo ho ricevuto da Dio l’ordine di mandarvi un assegno di cento sterline. Non vi ho mai incontrato. Ho solo sentito parlare di voi, e neanche spesso; con il suo ordine, però, Dio mi ha impedito di dormire la notte scorsa. Perché mi abbia ordinato di mandarvi cento sterline non lo so; voi lo saprete meglio di me. Comunque, eccolo qui e spero che vi faccia del bene”.
Non è necessario essere missionari per il Signore da lungo tempo, per essere preoccupati per le nostre esigenze. Tutti noi che abbiamo seguito il Signore, per un periodo breve o per decenni, sappiamo che è fedele a fornirci ciò di cui abbiamo bisogno. Sappiamo che Dio può aprire le cataratte del cielo con miracoli di provvidenza e che può dimostrare la sua premura per i minimi dettagli della nostra vita. Dio non viene mai meno! Non dimentichiamo ciò che ha fatto per noi in passato e lasciamo che la nostra esperienza della sua fedeltà rinforzi la nostra fede per ciò che farà in futuro.
Se egli non ha risparmiato neppure il proprio Figlio, ma l’ha dato per tutti noi, non ci darà sicuramente ogni altra cosa insieme con lui? —Romani 8:32 BdG
Pubblicato originariamente nel novembre 2021. Adattato e ripubblicato sull’Ancora in inglese il 29 maggio 2025.
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