Festeggiamo il nostro
miglior amico
Compilazione
“Una regola che seguo da molti anni è trattare il Signore Gesù Cristo da amico personale. Non si tratta di un credo, o di una semplice dottrina, noi abbiamo Lui in persona”. —Dwight L. Moody
*
“Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio”.1
Questo è uno dei miei versetti biblici preferiti. È anche una delle cose che apprezzo di più in Gesù. Gesù è mio amico!
Ho molti tipi diversi di rapporti con le persone; ma Gesù è mio amico.
In tutta la mia vita, in tutti i miei viaggi, Gesù non mi ha mai deluso. Gesù è mio amico.
Oh, ti amo, Gesù! Sei fantastico. Il tuo amore, la tua presenza e la tua amicizia mi riempiono il cuore d’amore e adorazione. Insegnami a essere tuo amico, Gesù.
In questa vita uno può avere solo pochi veri amici. Ci sono molti amici possibili nella mia vita, ma semplicemente non c’è molto tempo per una vera amicizia con molti di loro. Essere un vero amico richiede che si passi del tempo insieme. Richiede anche apertura e onestà. Mischiato con queste cose c’è anche il desiderio di conoscere e condividere insieme avventure, dolori e percorsi, a qualsiasi prezzo. …
La differenza, con Gesù, è che Lui non deve limitarsi a poche persone, ma può essere amico di tutti quelli che desiderano la sua amicizia e la sua compagnia e che lo seguono. È fantastico! Innumerevoli milioni e miliardi di persone possono avere Gesù per amico. Gesù non cambierà mai. Puoi contare su di Lui.
Una cosa emozionante di Gesù è che si è autodefinito un “amico dei peccatori”. Gesù, il Santo, si autoritrae come amico dei peccatori. C’è una speranza per te e per me! …
Gesù sarà tuo amico! Adesso e per sempre! —Arthur Blessitt 2
*
Qualcuno ha definito l’amicizia come il “conoscere ciò che c’è nel cuore di un altro e condividere con lui ciò che c’è nel proprio”. Condividiamo ciò che abbiamo nel cuore con le persone che amiamo e ci fidiamo di quelle che si preoccupano per noi. Confidiamo nei nostri amici perché siamo certi che useranno le informazioni per aiutarci, non per farci del male. A loro volta loro confidano in noi per gli stessi motivi.
Spesso ci riferiamo a Gesù come nostro amico perché sappiamo che vuole ciò che è meglio per noi. Confidiamo in Lui perché ci dà fiducia. Ma hai mai pensato che anche Gesù confida nel suo popolo?
Gesù cominciò a chiamare i suoi discepoli amici invece di servi perché aveva detto loro tutto ciò che aveva udito da suo Padre.3 Gesù si fidava che i discepoli usassero le informazioni per il bene del regno di suo Padre.
Anche se sappiamo che Gesù è nostro amico, possiamo dire anche noi di essere suoi amici? Lo stiamo ad ascoltare? O vogliamo soltanto che sia Lui ad ascoltare noi? Vogliamo sapere cosa c’è nel suo cuore? O vogliamo soltanto confidargli ciò che abbiamo nel nostro? Per essere amici di Gesù, dobbiamo ascoltare quello che vuole farci sapere e poi usare quelle informazioni per aiutare altri a diventare suoi amici.4 —Da “il nostro pane quotidiano”
*
Avere un “miglior amico” è importante per molti di noi. Abbiamo parenti, amici, colleghi e altre persone amichevoli con cui lavoriamo o passiamo un po’ di tempo. Abbiamo persone con cui parliamo ogni tanto in qualche situazione informale. Con un miglior amico, o una migliore amica, il legame si approfondisce. In molti casi il miglior amico di una persona è anche sua moglie o suo marito.
Un migliore amico è una persona di cui ci si fida. Di solito ha fatto parte della nostra vita da qualche tempo e capisce il nostro modo di pensare, reagire e sentire. Spesso conosce la nostra storia e le nostre esperienze ed è al corrente delle nostre vittorie, sfide, rotture e preoccupazioni maggiori. È una persona in cui confidiamo; è lì quando abbiamo bisogno di preghiera, di aiuto, di qualcuno che ci ascolti. Sappiamo che sarà al nostro fianco altruisticamente e c’incoraggerà.
Il legame con il nostro migliore amico, o la migliore amica, ci spinge a farli conoscere ad altri. Vogliamo includerlo in quello che facciamo noi e vogliamo sentirci parte di quello che fa lui, o lei. In breve, la nostra vita e quella del nostro miglior amico sono collegate e ci capiamo e accettiamo a vicenda in un modo profondo e personale, come non succede con molti altri.
Jack Zavada, amministratore di un sito web cristiano,5 parla del tipo di amico che Gesù è per noi:
Gesù sperimentò di persona la solitudine di un essere umano e vide che pur avendo bisogno di un salvatore, abbiamo bisogno anche di un amico.
Quale amico migliore di Gesù possiamo avere? Lui è fermamente leale. Perdona ogni nostra colpa. Ci sostiene e c’incoraggia quando ne abbiamo più bisogno e ci ascolta ogni volta che vogliamo parlargli. È un ascoltatore instancabile. Gesù ci vuole bene come un amico che vuole vederci crescere al massimo delle nostre capacità. Non è assolutamente geloso. Vuole soltanto il meglio per noi.
Per noi Cristiani è un ottimo motivo per celebrare la nascita del nostro amico più caro e sommamente perfetto, Gesù. Un amico così vale la pena di condividerlo con gli altri, di imitarlo e di fare tutto il possibile per approfondire la sua amicizia. Voglio coinvolgere Gesù in ogni aspetto della mia vita. Sono disposto a fare qualsiasi cosa Lui voglia, se possiamo farla insieme, perché la parte più importante non è tanto quello che facciamo, quanto la nostra profonda amicizia. Se Lui è disposto a essere mio amico in tutto, allora anch’io voglio davvero essere suo amico.
Lui mi assicura che anche se rovino tutto e sono infedele, Lui rimane fedele. Un’amicizia simile vale qualsiasi prezzo, ma Lui ce la regala. Il minimo che possiamo fare è condividere quel dono con gli altri.
E allora il Natale non sia solo il festeggiamento della nascita del nostro Salvatore, ma anche una festa per il nostro migliore amico! Diamogli quello che desidera di più: l’opportunità di essere lo stesso meraviglioso Salvatore e amico perfetto anche per altri. —Maria Fontaine
Pubblicato in inglese sull’Ancora il 4 dicembre 2018.
1 Giovanni 15,15.
2 http://www.blessitt.com/jesus-my-friend. Arthur Blessitt ha portato la croce in giro per ogni nazione del mondo ed è elencato nel Guinness dei primati per aver fatto la camminata più lunga, oltre 68.000 km in 324 paesi, isole e territori, in un periodo di cinquant’anni.
3 Giovanni 15,15.
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