E poi verrà la fine
David Brandt Berg
“E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine”. —Matteo 24,145
In Matteo 24, Gesù disse che quando questo vangelo del regno sarà stato predicato in ogni nazione, allora verrà la fine. A quel punto, in quel versetto, non dice che sarà predicato in ogni lingua, a ogni tribù, come fa più tardi in Apocalisse 14, quando l’angelo predica a tutti appena prima che Gesù ritorni: “Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo”.1 A quel punto tutti lo udranno.
Quando avremo predicato il vangelo a questo mondo, a tutte le nazioni, come Gesù stesso disse in Matteo 24,14, “allora verrà la fine”. Indicò molti altri segni, ma nel versetto sei disse: “…ma non sarà ancora la fine”. Ci saranno guerre, rumori di guerre, terremoti, carestie, pestilenze, problemi d’ogni genere, ma, disse, “non preoccupatevi perché non sarà ancora la fine”.
Il primo segno che diede che la fine era vicina è che “questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti”. Se c’è mai stato un giorno in cui secondo me ogni nazione ha ascoltato il vangelo, è proprio oggi. Forse non ancora ogni lingua e tribù, quello succederà alla fine vera e propria.
Ricordate che “la fine” non è un punto particolare, una certa ora o un certo secondo di un certo giorno di un certo mese di un certo anno. Anzi, ciò di cui i profeti hanno parlato come il tempo della fine o gli “ultimi giorni” copre l’intervallo di anni tra le due venute di Cristo. Il tempo della fine cominciò con la prima venuta di Cristo. In Ebrei 1,2, Paolo disse che vivevano già “in questi ultimi giorni”, che termineranno con la seconda venuta di Gesù. La fine, quindi, è già qui e nel mondo va avanti già da duemila anni. Alcune persone si emozionano molto quando dico che “la crisi è arrivata”, ma mio Dio, la crisi è arrivata fin dalla prima grande crisi!
La fine è arrivata, dura già da duemila anni e durerà ancora un po’, ma ci avviciniamo sempre di più. La fine progredirà giorno dopo giorno, come ha fatto e continuerà a fare, come potete vedere nei notiziari. A ogni giorno che passa siamo un giorno più vicini alla fine, un'altra ora, un altro giorno, mese e anno più vicini alla fine.
La fine sta arrivando e possiamo vederla avvicinarsi sempre di più, man mano che il vangelo viene predicato in ogni nazioni come non è mai successo prima. Abbiamo svolto il nostro compito principale di raggiungere la nostra generazione; e adesso non c’è una sola nazione sulla terra che non abbia sentito il vangelo attraverso di noi o qualcun altro. Dio sta cercando di dare a tutti la possibilità di conoscerlo.
Anche se la gente non ha sentito parlare specificamente di Dio, può semplicemente osservare la sua creazione e sapere che Dio esiste. Gli scienziati scoprono ogni giorno delle cose meravigliose sulla sua creazione, ogni giorno di più: le meraviglie del suo disegno e del suo piano, l’equilibrio meraviglioso della natura e tutte le cose che la riguardano che non possono assolutamente essere successe per caso. Come disse Paolo: “Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente”.2
Dal mondo e da tutto ciò che Lui ha creato, è ovvio, secondo la logica e la ragione, che Dio esiste. Solo “lo stolto ha detto nel suo cuore: ‘Non c'è Dio’.”3
Questo vangelo del regno viene predicato in questo momento in tutto il mondo; e in quegli ultimi terribili giorni prima che torni il Signore, alla fine dei giorni della Grande Tribolazione, quando il vangelo sarà stato predicato in tutti i modi possibili, allora il Signore verrà a rapire i suoi santi. Lode al Signore!
Quando ci vedranno salire a incontrare Gesù nell’aria, in questo avvenimento glorioso, tra i tuoni e lo scuotimento della terra e del cielo, con i morti che sorgono dalle tombe e i vivi che s’innalzano con loro dal suolo, il mondo intero saprà che Gesù è venuto a soccorrerci e salvarci, proprio come aveva detto nella Bibbia.
Gesù ritornerà con tutti i santi che erano già andati a stare con Lui alla loro morte. Torneranno con Lui a riprendersi i loro corpi morti, che a quel punto saranno nuovi, risorti, come quello in cui risorse Lui, e saranno belli, abbigliati in vesti bianche come una sposa.4
Sarà di certo un’apocalisse: la rivelazione di Gesù Cristo in persona, che verrà sulle nuvole del cielo, con potenza e grande gloria, con la voce dell’arcangelo e la tromba di Dio. Cristo stesso lancerà un grido e ci richiamerà da ogni parte della terra, e noi saremo radunati per stare con Lui. “Così”, Lui ci dice, “saremo sempre con il Signore”.5
Salteremo di gioia per Gesù e ci solleveremo dritto nell’aria, su fino alle nuvole, per stare con il Signore! Sarà così meraviglioso che ci dimenticheremo tutte le difficoltà e i problemi successi prima.
Spesso il giorno sembra lungo, le prove ardue da sopportare,
siamo tentati di lamentarci, mormorare e disperare;
ma Cristo apparirà presto a portar via la sua sposa,
senza mai più lacrime nell’eterno domani di Dio.
Varrà la pena d’ogni cosa, quando vedremo Gesù;
le prove della vita sembreranno piccole, quando vedremo Cristo;
un’occhiata al suo caro volto cancellerà ogni dolore.
Corri con coraggio la tua gara, finché vedremo Cristo.6
Pubblicato originariamente in inglese nel maggio 1980.
Adattato e ripubblicato sull’Ancora il 12 aprile 2021.
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