Dio sa
Compilazione
“Ho bisogno di olio”, disse una volta un monaco; così piantò un ulivo.
“Signore”, pregò, “ci vuole un po’ di pioggia perché le sue tenere radici possano bere e crescere. Manda delle piogge leggere”. E il Signore mandò delle piogge leggere.
“Signore”, pregò il monaco, “il mio albero ha bisogno di sole. Manda del sole, ti prego”. E il sole risplendette, indorando le nubi che si allontanavano.
“Ora ci vuole della brina, mio Signore, per rinforzare le sue fibre”, invocò il monaco. Ed ecco che l’alberello si ricoprì di brina, ma prima di sera morì.
Allora il monaco si recò alla cella di un confratello e gli raccontò quella strana esperienza.
“Anch’io ho piantato un alberello”, gli disse quello, “e come vedi cresce molto bene. Ma io lo affido al suo Dio. Il suo Creatore conosce i suoi bisogni molto meglio di un uomo come me. Non ho imposto condizioni. Non ho stabiliti modi o mezzi. Ho pregato: ‘Signore, manda ciò di cui ha bisogno. Sole o tempesta, vento, pioggia o brina – Tu l’hai creato e tu sai cos’è meglio per lui’.” —Attribuito a Lind Dillow
*
L’altra sera stavo tornando a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Mi sentivo molto stanco e depresso, quando improvvisamente mi venne in mente quel testo: “La mia grazia ti basta”.[1]
Ho detto: “Credo proprio di sì, Signore” – e sono scoppiato a ridere. L’incredulità mi è sembrata così assurda.
Era come se un pesciolino assetato si preoccupasse di bere tutto il fiume e prosciugarlo e Padre Tamigi gli dicesse: “Bevi a sazietà, pesciolino. Le mie acque ti bastano”.
Poi ho immaginato un uomo, lassù in cima a una grande montagna, che diceva tra sé: “Inspiro così tanti metri cubi d’aria ogni anno, che temo di esaurire tutto l’ossigeno nell’atmosfera”. Ma la terra potrebbe dirgli: “Respira a fondo, o uomo, e riempiti i polmoni. La mia atmosfera ti basta”.
Credete con grande fede! Una piccola fede porterà la vostra anima in cielo, ma una grande fede porterà il cielo nella vostra anima. — C. H. Spurgeon
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Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. —Matteo 6,31–33[2]
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Io non posso, ma Dio sì.
Oh, balsamo di ogni mia cura,
il peso che dalle mie mani cade
dalle sue sarà sollevato.
Anche se l’ala dell’aquila si stanca
ed io cammino, dove prima correvo,
questa è la mia forza: sapere
che io non posso, ma Dio sì.
O, beato sollievo dal timore,
tutti i miei giorni che procedono piano
ai suoi occhi sono semplici e chiari.
Ogni ansioso e perplesso “perché?”
generato da dubbio o paura,
trova risposta in questo pensiero:
Io non posso sapere, Dio sì!
— da Annie Johnson Flint
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Tutto quello che dobbiamo fare è seguire Gesù” […] Anche se siamo infedeli, Egli rimane fedele. Non può rinnegare se stesso e non può tradire la sua parola. Ci aiuterà fino in fondo. Dio ci porterà fino in fondo. Ha cominciato un’opera buona in noi e la porterà a compimento fino alla fine.
Solo Dio può farlo e solo Dio può mostrarci cosa fare e come farlo, e può proteggerci mentre lo facciamo, supplirà a ogni nostro bisogno e ci guiderà a ogni passo. Così non cercate di scoprirlo da soli. […] Invocate Dio e chiedete la soluzione a Lui: non vi deluderà.
Solo Dio sa cosa fare, solo Dio sa come farlo e solo Dio può farlo. […] Dio sa quel che fa, così, per amor di Dio, lasciateglielo fare e limitatevi a osservarlo per scoprire cosa sta facendo e cosa vuole che facciate, e in che direzione sta andando!
Non cercate di scoprirlo con la vostra testa, ma mettetevi giù in preghiera e invocate Dio con pianti, lacrime e disperazione; chiedete le risposte esclusivamente a Lui. Solo Dio ha le risposte e solo Duo può farlo. — David Brandt Berg
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Nel sermone sul monte, uno degli argomenti trattati da Gesù era la preghiera. Quando spiegava alla gente di non fare come i pagani e usare inutili ripetizioni, in Matteo 6,8 aggiunse: “poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate”.[3]
Tanta gente sembra avere un problema con il fatto che Dio è onnisciente. Sa tutto. Ma quando sei giù e stai male, la sua conoscenza totale diventa una fonte di consolazione. Specialmente quando una risposta giunge in fretta, mentre stai ancora pregando.
È quel che successe una volta a Daniele, in Daniele 9,21. Disse che mentre stava ancora pregando Dio gli mandò il suo angelo Gabriele. “Mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell’uomo, Gabriele, che avevo visto prima nella visione, mandato con rapido volo, si avvicinò a me all’ora dell’offerta della sera”.[4]
In Isaia 65,24 dice che sarà una cosa comune nella vita a venire: “Avverrà che, prima che m’invochino, io risponderò; parleranno ancora, che già li avrò esauditi”.[5] Ma anche se Dio non sempre vuole rispondere immediatamente ogni volta che preghiamo oggi, ciò non vuol dire che non sia consapevole di ciò che ci succede.
A volte le lezioni stanno proprio nell’attesa – è una prova di fede – ma se sei veramente uno dei suoi figli, non succederà mai che i tuoi bisogni rimangano insoddisfatti, come scrisse Davide nel Salmo 37,25: “Io sono stato giovane e sono anche divenuto vecchio, ma non ho mai visto il giusto abbandonato, né la sua discendenza mendicare il pane”.
Perché Dio sa di cosa avete bisogno. Prima che tu glielo chieda.
Hai fame? “Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro?”[6]
Hai bisogno di vestiti? “Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l’erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede?”[7]
Di qualunque cosa tu abbia bisogno, Dio lo sa. E risponderà a modo suo e quando lo riterrà più opportuno. —Tammy[8]
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Degli ostacoli ti bloccano il cammino. Le strade sono barricate. Le porte sono serrate. Conosci la frustrazione di una porta chiusa a chiave? Ti senti bloccato, senza via di scampo.
Nel suo libro “3,16: il numero della speranza”, Max Ducado parla della sfida posta da una porta chiusa. Scrive: “Non è che i nostri piani siano cattivi, ma soltanto che quelli di Dio sono migliori”.
Dio usa le porte chiuse per far avanzare la nostra causa.
C’è un detto famoso: “Se vuoi sentire Dio ridere, mostragli i tuoi piani”. Non è che Dio non vuole che tu faccia tentativi o che sogni in grande. Ti dà ciò che il tuo cuore desidera, ma i suoi piani sono più grandi di quanto possiamo immaginare.
La gente si rivolge a indovini e medium per avere delle risposte. Vogliono conoscere il loro futuro e sapere che cosa li aspetta. Dio vuole che tu confidi in Lui. Non hai bisogno di una sfera di cristallo per farlo.
Forse l’ingorgo nel traffico ti ha evitato un terribile incidente. Forse quella possibilità di lavoro non si è materializzata perché non era il posto giusto per te. Forse, se aspetterai un po’ di più, ti arriverà un’offerta migliore, quella giusta.
Quando nella nostra vita si presentano delle difficoltà, la nostra fede è messa alla prova. Imparare a confidare in Dio è il percorso di una vita. Ci saranno giorni in cui la tua fede sarà messa a dura prova; le porte saranno chiuse a chiave e dovrai aspettare.
In Salmi 37,3-4 dice: “Confida nel Signore e fa’ il bene; abita il paese e pratica la fedeltà. Trova la tua gioia nel Signore, ed Egli appagherà i desideri del tuo cuore”.[9]
Dio conosce l’oggi, il domani e tutti i loro intrecci. Noi non possiamo vedere tutto ciò che Lui vede e non possiamo sapere tutto ciò che Lui sa.
“Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie”, dice il Signore. “Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri”.[10]
Non che i nostri piani siano cattivi, ma quelli di Dio sono migliori. Dio sa ciò di cui hai bisogno. Conosce il tuo cuore e sa cos’è meglio. Resisti; le cose andranno meglio. —Dal blog FaithDream’s Inspiration[11]
Pubblicato sull’Ancora in Inglese il 17 febbraio 2015.
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