Comunione intima con Dio
Compilazione
“L’Eterno, il tuo DIO, in mezzo a te è il Potente che salva. Egli esulterà di gioia per te, nel suo amore starà in silenzio, si rallegrerà per te con grida di gioia”. —Sofonia 3,17
*
È essenziale riconoscere che Dio fa sempre il primo passo per invitarci a vivere in questa unione e comunione con Lui. Questa è grazia in azione. Possiamo scoprire il fondamento biblico di questa intimità, esaminando le Scritture prima dalla prospettiva di Dio e poi dal nostro punto di osservazione umano.
Per quanto possa sembrare sorprendente, la verità innegabile è che Dio desidera camminare con noi in una comunione sempre più profonda. Durante la controversia sorta tra fondamentalisti e modernisti, Clarence Macartney (1879–1957), pastore e leader presbiteriano di idee conservatrici, fece un sermone intitolato “La parola preferita di Dio: Vieni”. Anche se le Scritture includono molti inviti pieni di grazia, Macartney scelse il testo di Apocalisse 22,17: “E lo Spirito e la sposa dicono: ‘Vieni!’. E chi ode dica: ‘Vieni’. E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita”.
Invece di vedere Dio piazzare ostacoli o elusività davanti a noi, questo invito è rivolto liberamente a chiunque abbia sete di conoscere Dio più profondamente. Ciò che è specialmente significativo […] è il forte desiderio di Dio di farci avere un rapporto vivace con il Creatore del cielo e della terra. Perciò avere sete di Dio è un dono che Lui impianta nel cuore e nella mente di quelli che cerca di attirare a sé. […]
Nel Nuovo Testamento, Gesù incarna non solo l’invito divino e il desiderio di unione e comunione con Lui, ma è il mezzo per renderlo una realtà. Durante la riunione nella sala di sopra, nell’ultima notte della sua vita terrena, Gesù dichiarò: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui”.1
Non esiste intimità più grande di quando una persona sceglie liberamente di vivere con un altro individuo. La promessa di Gesù non implica una breve visita durante il fine settimana, ma l’abitazione permanente di Dio dentro di noi.2 Questo versetto cattura anche l’interazione dinamica tra Dio e il singolo individuo. Lungi dall’essere un rapporto a senso unico, il credente deve ubbidire alle istruzioni di Gesù ed esprimere un amore sincero nei riguardi di Dio. […]
Un amore sano è sempre reciproco e conferma il nostro desiderio di avere un’amicizia e una comunione sempre più profonda con Lui. John Owen catturò questo elemento essenziale: “Essendosi dato all’anima, Cristo ama l’anima; e anche l’anima, essendosi data a Lui, ama Gesù”. Ciò va in parallelo con l’insegnamento di Giovanni: “Lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo”.3
Le Scritture ci danno anche numerosi esempi di quel che una crescente intimità con Dio sembra, vista da una prospettiva umana. […] Il salmista invoca: “Come la cerva anela ai rivi delle acque, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente. Quando verrò e comparirò davanti a Dio?”4 […]
In breve, niente può soddisfare questo profondo desiderio di Dio se non Dio. —Tom Schwanda5
Comunione tramite adorazione
Quando riflettiamo sulla bontà divina, essa ci circonda e pervade i nostri pensieri e i nostri atteggiamenti. Quando abbiamo pensieri positivi, diciamo parole positive e facciamo azioni positive, ci allineiamo più strettamente a Dio, alla sua volontà e allo scopo che ha per noi. Quando lodiamo e adoriamo Dio, ci avviciniamo di più a Lui.
Grazie alla comunione con Dio otteniamo una comprensione e una prospettiva della sua mano nella nostra vita.
L’adorazione ci mette sulla sua lunghezza d’onda. La lode invigorisce la nostra fede; ci incoraggia a vedere oltre le circostanze presenti e a concentrarci invece sull’adempimento delle promesse divine in risposta alle nostre preghiere. La gratitudine trasforma i momenti di crisi in momenti di trionfo. La lode ci ricorda che con Dio ogni cosa è possibile.6
Più lodiamo Dio e gli esprimiamo il nostro amore, più troveremo motivi per lodarlo. Più adoriamo Dio, più le parole che gli rivolgiamo fluiranno in maniera naturale.
Lodiamo il nostro Padre celeste per tutte le cose meravigliose che ha fatto per noi in passato e che farà per noi in futuro. “Ogni creatura che respira, lodi il Signore. Alleluia”.7
Gesù, mettiamo tutto nelle tue mani! Tu sei il Creatore, noi la creazione – creati per amarti. Aiutaci ad amarti con tutto il nostro cuore, tutta la nostra anima, tutta la nostra mente e tutta la nostra forza.8
Impianta in noi, il desiderio di dedicarci a Te e al nostro rapporto con Te. Aiutaci a perseverare nel nostro rapporto con te. Aiutaci a non essere così coinvolti nel lavoro e nelle cose della vita quotidiana da non renderci conto che innanzi tutto dobbiamo stare vicini a Te, avere intimità con Te, essere tuoi amanti. Tutto il resto è buono e necessario, ma non dovremmo tralasciare la cosa più importante: il nostro rapporto con Te.
Aiutaci, ti preghiamo, ad alzare lo sguardo sul tuo bel volto – confidando, pregando, lodando e amando Te! Aiutaci a presentarci a Te, a parlarti del nostro amore per Te, a mostrarti costantemente il nostro apprezzamento e a darti tutta la gloria.
Aiutaci a essere sempre più vicini a Te! —Maria Fontaine
Comunione attraverso un rapporto
La vita cristiana consiste nel sottomettere pienamente la nostra vita a Dio. Quando lo facciamo, viviamo secondo la sua agenda. Confidiamo che Dio faccia di noi quel che vuole, come dice Proverbi 3,5-6: “Confida nel SIGNORE con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri”.9 È una promessa di Dio, ma le sue promesse sono condizionali e fatte nel contesto di un rapporto con Lui. La nostra parte è riconoscere Dio in tutte le nostre vie e Lui si occuperà automaticamente di guidarci. Gesù disse: “Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla”.10
Una vita con Gesù sarà una vita di servizio, perché lavoriamo per Lui, dovunque ci abbia messi. Potremmo anche avere il lavoro più banale al mondo, ma non dovremmo scoraggiarci. Col tempo, Dio probabilmente ci farà spostare, ma dovunque siamo al momento, siamo lì per i suoi scopi. Di solito è un ambiente per lo più secolare, dove non vediamo alcuna prova di un rapporto con Dio. Come cristiani, però, siamo la luce di Cristo in quell’ambiente, come disse Gesù. “Voi siete la luce del mondo. […] Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli”.11
La nostra vita cristiana non è il risultato della nostra capacità di imitare Dio, ma dalla sua capacità di guidare la nostra vita e riprodursi in noi. Al mondo esterno sembra una cosa rivoluzionaria e perfino radicale, ma è anche reale. Lavorare con Gesù dona uno scopo divino a qualsiasi lavoro possiamo fare. Nelle parole di Paolo: “Risplendete come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita, in modo che nel giorno di Cristo io possa vantarmi di non aver corso invano, né invano faticato”.12
La vita cristiana non richiede perfezione, ma la nostra disponibilità. Riguarda un rapporto intimo e amorevole con Gesù, nel quale Lui ci rivela i suoi piani e ci mette al lavoro in unione con Lui. —Brett McBride
Una preghiera di comunione
O Signore, mio Dio, con cui la mia anima è sposata per l’eternità,13 mio compagno inseparabile, niente può tagliare il mio tralcio dalla tua vite.14 Che io ti senta vicino o no, tu resti fedelmente al mio fianco. Grazie per non essere un Dio lontano. Sei vicino a me, dentro di me, mi circondi, mi tieni, mi abbracci.
Anche se a volte non sono conscio della tua presenza, aiutami a esserlo di più. Voglio includerti in tutte le mie attività. Voglio avere più conversazioni con Te. È così bello sapere che posso comunicare con Te! Non solo per lodarti o chiederti favori, o per sentire i tuoi sussurri dentro il mio cuore, ma anche per chiacchierare con Te come con un amico intimo. Posso commentare le cose, esprimere i miei sentimenti e, in poche parole, posso condividere la mia vita con Te.
Grazie che non devo lavorare per il tuo amore. Grazie che è un regalo e che Tu mi ami qualsiasi cosa io faccia, abbia fatto o farò in futuro. Non basi il tuo amore per me su circostanze, condizioni e avvenimenti; mi hai amato ancora prima che io amassi Te.15
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 28 settembre 2021.
1 Giovanni 14,23.
2 Vedi anche Efesini 3,14–21.
3 1 Giovanni 4,19.
4 Salmi 42,1–2.
5 https://www.cslewisinstitute.org/Biblical_Foundations_for_Growing_in_Intimacy_with_God.
6 Marco 10,27.
7 Salmi 150,6 NR.
8 Marco 12,30.
9 NR.
10 Giovanni 15,5.
11 Matteo 5,14.16.
12 Filippesi 2,15–16.
13 Osea 2,19.
14 Giovanni 15,5.
15 1 Giovanni 4,19.
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