Come i bambini
Compilazione
In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Chi pertanto si farà piccolo come questo bambino, sarà lui il più grande nel regno dei cieli. E chiunque riceve un bambino come questo nel nome mio, riceve me. —Gesù, in Matteo 18,3.51
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Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto. —Gesù, in Marco 10,4-52
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Un bambino è un grande esempio di fede e di ascoltare Dio. Quando piange chiamando la mamma, non pensereste mai di dirgli di no. Quel bambino ha più fede di voi a volte, perché quando il piange, si aspetta che qualcuno lo ascolti. Perché sa — Dio ha posto in lui l’istinto di sapere che se chiama, risponderete. Si aspetta una risposta e l'ottiene.
Quando il capezzolo è nelle bocca del bambino, egli comincia automaticamente a succhiare. Quando invocate Dio, chiedendogli qualcosa, Egli ve lo mette in bocca, ma se non cominciate e succhiare, non riceverete mai nulla. Dovete aver la fede di cominciare e succhiare. Molte volte il bambino deve succhiare per un paio di minuti prima di ottenere qualcosa. Succhiare è come l'azione della fede.
Cos'è che tira il latte fuori dal seno? È un vuoto. Il bambino, quando succhia, crea deliberatamente un vuoto nella bocca, che fa uscire il latte. Dovete creare un vuoto nel vostro cuore: “Signore, ecco questo spazio vuoto — riempilo!”
E sapete che cosa riempie quel vuoto? In realtà, non è il bambino — tutto quello che lui fa è creare il vuoto, riducendo la pressione nella bocca, così il latte fluisce dal seno della madre nella sua bocca. Nella preghiera, create un vuoto — cioè uno spazio da riempire; cercate l'aiuto del Signore. Create il vuoto ed è la pressione del Signore che lo riempie. L’energia, in realtà, viene dall'esterno, non dall'interno — tutto ciò che avete fatto è stato creare il vuoto — ma quel vuoto ha attirato l’energia. —David Brandt Berg3
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Un amico ci ha raccontato di aver udito per caso due bambine, compagne di gioco, che contavano le loro monetine. Una disse: “Io ne ho cinque”. L’altra rispose: “Io ne ho dieci”. “No”, disse la prima, “ne hai cinque, proprio come me”. La seconda replicò subito: “Ma mio papà ha detto che quando tornerà a casa questa sera mi darà cinque monete, così ne ho dieci”. La fede della bambina le dava una conferma di cose non ancora viste e lei le considerava già sue, perché le erano state promesse dal padre. —Anonimo4
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Dobbiamo presentarci a Dio come bambini piccoli […] dobbiamo appoggiarci a Lui e chiedere continuamente il suo aiuto. Tutto ciò che Dio ci ha chiamato a fare, deve aiutarci a farlo. È pronto a farlo, è in attesa ed è più che disposto a farlo. Ma dobbiamo presentarci umilmente come bambini — sinceri, umili, onesti e aperti — sapendo che senza di Lui e senza il suo aiuto continuo, non raggiungeremo mai nuovi livelli di ubbidienza.
In 1 Giovanni 4,4 l’apostolo scrisse: “Voi siete da Dio, figlioletti, e li avete vinti, perché Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo”.
La parola greca tradotta bambini, in questo e in molti altri versetti, è parzialmente definita come “diletti”. Dio vuole farci sapere che siamo i suoi piccoli diletti.
In 1 Giovanni 4,4 l’apostolo parla di vincere e sconfiggere il nemico. Di nuovo, credo che dobbiamo capire che ciò avviene solo se ci avviciniamo a Dio come bambini, imparando, dipendendo da Lui, contando su di Lui e affidandoci a Lui.
Un buon genitore preferisce soffrire lui stesso, piuttosto che veder soffrire i suoi figli. Vediamo questo “principio paterno” in pratica quando il Padre mandò Gesù a morire per noi, i suoi figli.
“Ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, Egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome”.5
I figli sono gli eredi. —Joyce Meyer6
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La nostra è una generazione di persone esauste, troppo particolari. Siamo degli esperti, ma non degli esempi. […] Vogliamo essere considerati dei filosofi, non dei bambini, degli studiosi, non dei bimbi. … Ci perdiamo i segreti che Dio ha nascosto ai saggi e agli intelligenti e ha rivelato ai bambini. Continuiamo a cercare di essere saggi, nobili e potenti; ma non molti saggi, nobili e potenti sono stati scelti da Dio. È possibile diventare come bambini, ma pochi uomini lo fanno. Molto spesso i teologi non si accorgono di qualche verità profonda, ma alcune anime semplici in mezzo ai santi di Dio hanno imparato la lezione nascosta, l’hanno messa in pratica e hanno proseguito per ciò che il cielo ha di meglio. —Lettie Burd Cowman7
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Più conosciamo Dio, più confideremo in Lui incondizionatamente; più grande è il nostro progresso nella teologia, più semplice e infantile sarà la nostra fede. —J. G. Machen
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La preghiera è … il pianto del bambino verso il Padre, con l’aspettazione che il grande cuore del Padre provi più diletto a dare di quanto ne provino loro a ricevere. “Se un padre terreno sa dare buoni doni ai suoi figli, quanto più il Padre celeste darà cose buone a coloro che gliele chiedono”. —Virginia Brandt Berg8
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Dobbiamo distinguere tra una fede infantile e una fede puerile. Una fede infantile è una fiducia profonda in Dio come amorevole Padre Celeste; Gesù ci raccomanda di avere una fede simile. Ma una fede puerile è immatura, poco riflessiva, e una fede del genere non ci viene raccomandata. Al contrario, Paolo dice: “Non siate bambini quanto al ragionare; […] ma quanto al ragionare, siate uomini compiuti”9 Se una fede “semplice” significa una fede ignorante e poco riflessiva, allora non dovremmo desiderarla. […] La fede del cristiano non è apatica, deficiente, ma viva e inquisitrice. Come disse Sant’Anselmo, la nostra è una fede che cerca di comprendere”. —William Lane Craig10
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Figlio del mio amore, non temere il futuro ignoto,
non aver paura della nuova richiesta che la vita ti fa;
la tua ignoranza non è causa di dolore,
poiché sai che è noto a Me.
Oggi non puoi vedere il significato nascosto
del mio comando, ma troverai la luce;
cammina per fede, appoggiati alla mia promessa,
e mentre cammini tutto si farà chiaro.
Un passo solo, dici tu, poi avanza con coraggio,
un passo è lungo abbastanza perché la fede possa vedere;
fa’ quel passo e il compito successivo ti sarà rivelato,
poiché il Signore ti guida passo per passo.
Non fermarti intimorito a contare i tuoi avversari,
osa affrontare ogni pericolo, tranne la disubbidienza;
Avanzerai marciando, superando ogni ostacolo,
poiché Io, l’Onnipotente, ti aprirò il cammino.
Quindi affronta con gioia il compito assegnatoti;
impugnando la mia promessa, senza bisogno d’altro,
sapendo solo che dovunque il futuro ti verrà incontro
Io camminerò davanti a te in ogni tuo viaggio —Frank J. Exley
1 NR.
2 NR.
3 Il Cielo parla (Produzioni Aurora, ).
4 Otterbein Teacher—Encyclopedia of Illustrations, #3352.
5 Giovanni 1,12.
6 Enjoying Where You Are on the Way to Where You Are Going (FaithWords, 2002).
7 Streams in the Desert, Volume 2 (Zondervan, 1977).
8 https://anchor.tfionline.com/it/post/aspettazione/.
9 1 Corinzi 14,20 NV.
10 http://www.reasonablefaith.org/in-intellectual-neutral#ixzz2IN6sfr9t.
Titolo originale: As a Little Child
Pubblicato originariamente sull'Ancora in Inglese il 21 Maggio 2013.
Letto in Inglese da Tina Miles. Musica di Michael Dooley.
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