Carità biblica
Compilazione
Il termine greco “agape” è tradotto sia con “carità” che con “amore” in molti punti del Nuovo Testamento. Qual è la differenza?
Nella Bibbia si trovano alcune forme del termine carità ventinove volte. Tutti questi riferimenti sono nel Nuovo Testamento. Anzi, nella Bibbia la parola non si trova in alcuna forma fino al libro di Romani. È decisamente una parola del Nuovo Testamento. Nella versione CEI troviamo carità nove volte in 1 Corinzi 13, il che lo rende il Capitolo della Carità, o dell’Amore.
Oggi la gente spesso pensa alla carità semplicemente come il dare denaro per qualche buona causa o in elemosina. La Bibbia, comunque mette in forte contrasto la carità che propone con quela fraintesa del donare soldi! Corinzi 13,3 afferma: “E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova”. Secondo questo versetto è possibile dare tutti i propri beni per sfamare i poveri, ma non avere carità. Regalare denaro, quindi, non è la carità biblica. […]
Il termine carità si riferisce specificamente all’amore che proviamo per gli altri esseri umani. Paolo sottolinea che dobbiamo comportarci “secondo carità” con i fratelli più deboli.1 Lodò i Tessalonicesi perché “la vostra fede infatti cresce rigogliosamente e abbonda la vostra carità vicendevole”.2 In 1 Pietro 4,8-9, l’apostolo disse ai credenti: “Soprattutto conservate tra voi una grande carità, perché la carità copre una moltitudine di peccati. Praticate l’ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorare”.
Giovanni incoraggiò i santi: “Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché forestieri. Essi hanno reso testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa”.3 In tutti questi passi, la carità descrive l’amore dei santi per gli altri. La maggior parte delle volte si riferisce ad altri credenti: a vicenda, gli uni verso gli altri, tra di voi, ai fratelli. In un caso4 include i forestieri; ma in tutti Dio si riferisce all’amore speciale che i credenti dovrebbero avere nei confronti degli altri.
Moltissimi brani parlano dell’importanza dell’amore in genere, ma la Bibbia parla della carità per indicarci un tipo speciale d’amore. La carità è l’amore per gli altri che è paziente con loro ed è benigna,5 che non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira6; che non gode dell’ingiustizia fatta ad altri7; che copre tutto, sopporta, crede, spera.8 È la grazia che dimostra che il credente è maturo nella sua fede e nelle sue azioni. Possa il Signore darci più carità. —David Reagan9
La più alta forma di amore
La carità, nel pensiero cristiano, è la più alta forma d’amore, e indica l’amore reciproco tra Dio e l’uomo, che si manifesta nell’amore altruista per il prossimo. La classica descrizione che San paolo dà della carità si trova nel Nuovo Testamento.10 Nella teologia e nell’etica cristiana, la carità (traduzione del termine greco agape, che significa anche “amore”) si manifesta con più chiarezza nella vita, negli insegnamenti e nella morte di Gesù Cristo. Sant’Agostino riassunse gran parte del pensiero cristiano riguardante la carità quando scrisse: “La carità è una virtù che, quando i nostri sentimenti sono perfettamente ordinati, ci uniscono a Dio, perché grazie a essa noi lo amiamo”. […]
Anche se le controversie della Riforma ebbero a che fare più che altro con la definizione di fede che con speranza o carità, i riformatori identificarono l’unicità dell’agape divina per l’uomo come un amore immeritato; dichiararono, quindi, che la carità, o l’amore dell’uomo per i suoi simili, non si basava sulla desiderabilità del suo oggetto, ma sulla trasformazione del suo soggetto mediante la potenza dell’agape divina. —Encyclopedia Britannica11
Amore agape
Ci sono alcune parole che in italiano sono tradotte con amore, ma che nell’originale greco del Nuovo Testamento hanno significati diversi. Una di queste è eros, che esprime sentimenti romantici, oltre che l’amore sessuale, e che non è usata nel Nuovo Testamento. Un’altra parola tradotta con amore è philia, che indica affetto, un sentimento d’intima amicizia, l’amore per gli altri esseri umani, la compassione e l’amore fraterno. Una terza parola è storghè, che si riferisce all’amore affettuoso per i membri della propria famiglia, specialmente quello dei genitori per i figli.
La quarta parola, la più comunemente usata nel Nuovo Testamento, è agape. Nelle Scritture, questa parola è usata soprattutto per indicare l’amore di Dio. Per esempio, in 1 Giovanni 4,8 quando dice che Dio è amore, il termine originale greco è agape. Tutto ciò che Dio fa è motivato e originato dal suo amore. Agape si riferisce anche all’amore che proviamo per Dio12 e all’amore divino che dobbiamo avere per gli altri.
Quando nei Vangeli e nelle Epistole leggiamo di amore (agape), si intende parlare di un amore che sceglie di porre i bisogni degli altri al di sopra dei propri, che accetta di essere disturbato, che soffre volontariamente a vantaggio di qualcun altro, senza aspettarsi di ricevere niente in cambio. È un amore che dimostra benevolenza, fedeltà, impegno e forza di carattere. È l’amore dimostrato da Gesù, l’amore che lo spinse a dare la vita perché potessimo vivere con Lui in eterno. Agape è l’amore sacrificale manifestato da Gesù, che tutti dobbiamo imitare.
Nella versione CEI agape è spesso tradotto con “carità” e questo ci aiuta a capire che si sta parlando di un amore generoso e altruista, che fa agli altri le cose che vorremmo fossero fatte a noi. L’invito a imitare l’amore di Gesù significa non amare soltanto le persone cui siamo vicini e con cui ci sentiamo a nostro agio, o quelle che riteniamo si meritino il nostro amore. Significa amare quelli che non riteniamo meritevoli; quelli che pensano, credono e agiscono in modi con cui non siamo d’accordo. Dopotutto, Gesù ci disse di amare i nostri nemici e quelli che ci maltrattano o ci fanno del male.
L’apostolo Paolo indicò chiaramente cos’è l’amore (agape), come si comporta e come si manifesta, in 1 Corinzi 13. —Peter Amsterdam
Stimare gli altri superiori a noi stessi
“Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri”.13
Questa, che troviamo nella Bibbia, è una definizione perfetta della carità. Non significa necessariamente che significhi donare denaro (anche se questo è certamente incluso). Il fatto è che è molto più grande del regalare soldi o dare la decima, ma è qualcosa che penetra più profondamente nel cuore. Se siamo persone caritatevoli, inizieremo a curarci degli altri più di quanto ci curiamo di noi stessi. Inizieremo a voler ascoltare i problemi degli altri più di quanto vogliamo parlare dei nostri. In altre parole, secondo la Bibbia essere caritatevoli vuol dire dare altruisticamente ogni parte della propria vita, dal nostro denaro al nostro tempo.
Per un esempio di carità nella Bibbia, dobbiamo solo osservare Gesù. È nella sua vita che troviamo l’epitome della carità. Non si preoccupava della sua vita, della sua carriera o della sua popolarità. Quello che gli stava cuore, invece, erano le persone. In Giovanni 15,13, Gesù disse perfino che “nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici”. Quello è il massimo della carità nota all’uomo e Gesù la manifestò morendo sulla croce per tutti noi. Fu l’amore a ispirare la sua carità. Senza amore, la carità non è altro che una buona azione fatta per qualche tipo di motivo egoista (1 Corinzi 13 lo presenta perfettamente). Così, se vuoi realmente conoscere la definizione biblica di carità, guarda Gesù!—Michael Krauszer14
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 28 luglio 2020.
1 Romani 14,13–15. Se non diversamente indicato, tutti i versetti sono tratti dalla versione CEI.
2 2 Tessalonicesi 1,3.
3 3 Giovanni 1,5–6.
4 3 Giovanni 1,5–6.
5 1 Corinzi 13,4.
6 1 Corinzi 13,5.
7 1 Corinzi 13,6.
8 1 Corinzi 13,7.
9 http://www.learnthebible.org/charity-or-love.html.
10 1 Corinzi 13 CEI.
11 https://www.britannica.com/topic/charity-Christian-concept
12 Marco 12,30.
13 Filippesi 2,3–4 NR.
14 https://www.patheos.com/blogs/christiancrier/2014/11/12/what-does-charity-mean-in-the-bible-a-biblical-definition-of-charity.
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