Benedetto più di tutti i popoli
Maria Fontaine
A volte i nostri problemi possono sembrare molto difficili, davvero monumentali. Anzi, a volte sono difficili e monumentali. La vita non è certamente facile, per nessuno di noi! Ma la cosa da ricordare è che i nostri problemi sono molto insignificanti, in confronto ai dolori, alla tremenda solitudine, alla frustrazione, alla disperazione e alla mancanza di amore e di scopo che tante persone che non conoscono il Signore devono affrontare, senza nemmeno la promessa di un’eternità con Dio!
Come figli di Dio, abbiamo la benedizione di avere la compagnia costante del suo Spirito e quella dei nostri amici e dei nostri cari che condividono la nostra fede. Siamo sicuri dell’amore incondizionato del Signore e sappiamo che, anche se facciamo un sacco di errori, il suo perdono è immediatamente disponibile se ci rivolgiamo a Lui e glielo chiediamo. Molti di noi non hanno ancora imparato a non soccombere ai sensi di colpa e ai rimorsi, nonostante conoscano il suo amore e il suo perdono incondizionato; ma stiamo imparando e sappiamo per fede che non dobbiamo essere oberati da rammarico, rancore e sensi di colpa e di condanna. Abbiamo la sua Parola e possiamo rivendicare che “non c’è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte”. [1]
Se sei stanco dei problemi e delle tribolazioni della vita sulla terra, se hai la tentazione di brontolare per come ti vanno le cose, ricorda che in confronto alle misere anime smarrite del mondo, che non conoscono il Signore e a volte non hanno nemmeno qualcosa da mangiare o un posto in cui vivere, noi suoi figli siamo benedetti! Gesù è morto per salvarci, di modo che potessimo aiutarlo a salvare altri. Siamo chiamati ad amare e consolare gli altri con la stessa consolazione e lo stesso amore che riceviamo da Lui.[2]
Ognuno dei figli di Dio ha una sua vocazione personale. Il Signore ha un piano e uno scopo per ognuno di noi. Se mettiamo in dubbio il suo piano per la nostra vita o proviamo risentimento al riguardo, possiamo offuscare e ostacolare il tempo meraviglioso che ci ha dato da vivere per Lui su questa terra.
Come suoi discepoli, abbiamo la chiamata di uscire sul mare dell’umanità e cercare chi è perduto, chi sta affondando e annegando, per offrirgli vita, speranza e verità. Abbiamo la vastità delle sue ricchezze da condividere con un mondo perduto e morente — abbiamo il suo conforto meraviglioso, la potenza della sua Parola e la conoscenza del futuro che ha promesso a tutti i suoi figli. Siamo chiamati a condividere quello che abbiamo ricevuto con le persone disperate e morenti di questo mondo, che hanno perso la speranza di qualsiasi consolazione o che sono privi della consapevolezza che Dio le ama o che il cielo le attende. Queste persone che muoiono mille morti prima che il loro corpo fisico sia deposto in una tomba, hanno un bisogno disperato dell’amore e della verità di Dio. Non farai tutto il possibile per condividere con loro la gioia e la pace durevoli che hai in Gesù?
Il Signore ha dato a ognuno di noi un incarico per il tempo che passeremo sulla terra. La Parola di Dio dice che Gesù è venuto a “cercare e a salvare ciò che era perduto”.[3] Gesù ha detto: “Come il Padre ha mandato me, così io mando voi”.[4] Suo Padre l’ha mandato sulla terra a morire perché noi potessimo vivere. Il nostro compito è “morire ogni giorno” a noi stessi per gli altri, perché possano vivere — dando noi stessi ogni giorno così che altri possano trovare la vita eterna in Gesù.
Paolo ha detto: “Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”.[5] Se osservate la vita di Gesù e quella di Paolo, vedrete che non sono state molto facili. Gesù non ci ha mai promesso una vita comoda, ma ci ha detto che questa vita dura solo un momento e che, se soffriamo per Lui, regneremo anche con Lui.[6] Comunque, dice anche che qui, adesso, in questa esistenza, ci darà cose che riempiranno la nostra vita di soddisfazione e di gioia.[7]
Il Signore è in grado di usare perfino la tristezza che proviamo quando perdiamo qualcuno, per renderci consapevoli della sua tristezza per le persone che ama e che si sono smarrite lontano da Lui. Ci dice di piangere con chi piange e di lasciare che il nostro cuore si spezzi per chi ancora non lo conosce. Muoiono spiritualmente ogni giorno senza il suo amore. Come il nostro cuore è pieno di dolore e di tristezza quando sentiamo la mancanza di chi se n’è andato oggi, così il suo cuore desidera ardentemente i suoi figli perduti. Sai come ti senti quando hai il cuore spezzato e sei sconvolto da qualche esperienza o qualche perdita tragica. Lo puoi sentire fisicamente — a volte provi perfino nausea allo stomaco; il cuore ti fa letteralmente male.
Proprio come noi genitori sentiamo la mancanza dei figli quando sono lontani; proprio come vogliamo disperatamente sapere che stanno bene e sono felici e al sicuro, così anche il Signore ha a cuore i suoi figli. Li vuole tra le sue braccia, vicini al suo petto e al sicuro a casa sua — tutte le stesse cose che vogliamo noi per i nostri.
Ti ricordi com’erano le cose per te prima di trovare il Signore, quando tutto sembrava perduto, quando eri in preda a una grande disperazione e la tua vita sembrava vuota e priva di significato e comprensione? Ti ricordi com’eri infelice e disperato? Nel momento in cui avevi bisogno, il Signore ha udito il tuo grido di dolore, ti ha teso la mano e ti ha preso tra le sue braccia. Probabilmente per farlo ha usato qualche persona, qualcuno che ti ha testimoniato fedelmente, il cui cuore traboccava di gioia e gratitudine per l’amore meraviglioso del Signore.
Anche se sei cresciuto conoscendo il Signore da quando eri bambino, probabilmente anche tu sei il frutto della fedeltà di una persona che ha testimoniato ai tuoi genitori o, prima ancora, ai loro genitori. È davvero ispirante il pensiero di quello che il Signore ha fatto per noi e di come abbia usato qualche messaggero fedele per farlo, uno come te! T’implora di fare lo stesso per gli altri, per quelli che sono perduti e soli, fuori al freddo e al buio. T’implora di imitare il suo esempio condividendo il suo amore, la sua Parola e la sua verità con gli altri.
E se tu non avessi uno scopo nella vita, nessuna speranza per il futuro, nessuno a cui rivolgerti quando hai paura, nessuno che ti consoli quando sei triste, nessuno che ti aiuti quando sei confuso, nessun modo di liberarti dal peso della condanna, nessun modo di affrontare la morte di una persona cara, nessun modo di sapere dov’è andata o se la rivedrai, nessun modo di gestire una perdita, una ferita, una malattia o una catastrofe, nessuno che ti aiuti quando ti senti solo? Se qualcuno ha aiutato noi a conoscere Gesù e la sua salvezza, come possiamo evitare di fare lo stesso per altri? Se Gesù ti ha amato così tanto da morire per te, ha amato anche loro così tanto da morire per loro. Qualcuno ha permesso a ognuno di noi di conoscere Gesù e adesso è nostra responsabilità passare il messaggio ad altri.
Il Signore vuole che ci preoccupiamo per gli altri, rendendoci conto che vivono in mezzo allo scompiglio, alla confusione e alla mancanza d’amore, mentre in Lui e nella sua Parola noi abbiamo la risposta che stanno cercando. Il Signore promette grandi utili quando diamo agli altri: “Ricordando che è il Signore Gesù che vi darà la ricompensa. In realtà è per Lui che state lavorando”. [8]
Che ciclo meraviglioso! Il Signore ci promette che, quando diamo agli altri, Lui ridarà a noi forza, fede e gioia. Di conseguenza gli altri ci vedranno e sapranno che siamo stati con Gesù — e vorranno averlo anche loro. Così il ciclo continua. Lode al Signore!
Pubblicato originariamente in inglese nel luglio 1995.
Adattato e ripubblicato il 26 giugno 2017.
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