Un’influenza duratura
Li-Lian
Durante un viaggio missionario, stavo parlando con una persona che mi ha confidato alcuni dei problemi che deve affrontare regolarmente sul posto di lavoro e nel suo vicinato. Si lamentava in particolar modo del fatto che ogni volta che cercava di effettuare un cambiamento positivo nel suo ambiente, i suoi tentativi incontravano un muro di resistenza.
Aveva cercato più volte di indirizzare i suoi compagni nella direzione giusta, verso valori corretti e spirituali, ma aveva scoperto che molti di loro erano troppo assorbiti dalla loro ricerca personale di piacere, potere, posizione, cose e popolarità, per prestare attenzione a ciò che lui diceva.
Aveva raggiunto il punto in cui pensava fosse inutile continuare a cercare di guidare gli altri sulla strada del discepolato. Dopo aver sentito che alcuni dei suoi conoscenti erano rimasti coinvolti in alcuni affari disonesti da cui avevano ricavato buoni profitti, aveva cominciato a chiedersi quale fosse il beneficio di prendere una posizione per le sue convinzioni quando intorno a lui tutti badavano solo a se stessi e al proprio portafoglio.
Dopo averlo ascoltato per un po’, gli ho ricordato una storia che conosceva già, a proposito una donna che viveva vicino alla città in cui era nato lui: Mary Slessor.1
Gli ho spiegato che anche Mary, quando era arrivata alla missione a Calabar, sulla costa occidentale dell’Africa, aveva dovuto affrontare sfide enormi. A quell’epoca la cultura del paese era immersa in ubriachezza, superstizione, guerre tribali, cannibalismo, sacrifici umani e stregoneria.
Una delle pratiche più ripugnanti di cui Mary venne a conoscenza era l’uccisione sistematica dei neonati gemelli. Dietro a quella pratica c’erano credenze superstiziose. Avere due bambini non è usuale; quindi uno dei bambini sicuramente non veniva dal padre ma da un demone. Poiché non era certo chi fosse dell’uno e chi dell’altro, entrambi dovevano essere uccisi per assicurarsi che non dovesse succedere alcun male alla famiglia. In molti casi anche la madre era allontanata nella giungla, accusata di essere colpevole dell’accaduto.
Mary rimase inorridita da quella pratica, a tal punto da decidere di fare qualcosa al riguardo. La sua decisione fu semplice. Come lei stessa disse: “Quelle persone […] devono cambiare il loro modo di fare. È meglio che vada a parlare con loro”.
All’inizio incontrò molta resistenza. Molti degli anziani del villaggio erano preoccupati che permettendo ai gemelli di vivere sarebbe caduta una terribile maledizione sul villaggio. Quando lei cercò di ragionare con loro, a volte non la ascoltavano o erano troppo ubriachi o troppo occupati in guerre tribali e violenti litigi per prestare attenzione al suo messaggio.
Nonostante le sfide davanti a sé, lei continuò risolutamente la sua opera e non esitava a correggere le cose sbagliate che incontrava ogni giorno, anche a costo della vita. Fu il suo carattere deciso a dimostrare alla popolazione locale che prendeva seriamente la sua missione e il suo scopo; alla fine si guadagnò il loro rispetto, tanto che spesso veniva chiamata a dirimere le loro dispute.
Quando adottò una coppia di gemelli indesiderati (e in seguito molti altri bambini abbandonati), gli indigeni capirono che ciò che insegnava era vero e finirono per abbandonare le loro vecchie tradizioni dannose. Grazie al suo esempio, la gente del posto arrivò a capire il vero valore della vita umana e che i bambini (gemelli compresi) sono uno speciale dono divino.
Ora, più di cento anni dopo, l’effetto avuto è notevole. In tutta la Nigeria avere gemelli è considerata una benedizione. Non è insolito sentire di donne appena sposate che chiedono di pregare per loro perché abbiano dei gemelli. Conosco una nigeriana che ha avuto dei gemelli, che sono considerati la gioia della famiglia. Pensare a cosa sarebbe successo loro se fossero nati cent’anni prima è qualcosa su cui riflettere.
Questo drammatico cambiamento culturale fu causato direttamente da una sola donna, i cui sforzi costanti nel battersi per ciò ch’è giusto ebbero un impatto duraturo e a lungo termine, che interessa la vita di migliaia di persone. Pensateci. Seguendo la logica, sembrerebbe impossibile che una donna possa cambiare tutta una cultura, ma lei lo fece. In tutta la Nigeria oggi vivono molti gemelli che sono eternamente grati per il gesto positivo di una donna.
E difficile fare ciò che va contro l’opinione corrente, ma è la fermezza nelle proprie idee e nelle proprie convinzioni di fare la cosa giusta che ha un effetto durevole sul mondo. E chissà quali vite e quali anime saranno salvate in futuro a causa delle nostre azioni.
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 18 settembre 2019.
1 Mary Mitchell Slessor (2 dicembre 1848 – 13 gennaio 1915) era una missionaria della Chiesa Presbiteriana Scozzese in Nigeria. Lì imparò la lingua locale, l’efik, e incominciò a insegnare. Grazie alla sua conoscenza della lingua e alla sua forte personalità, Slessor si conquistò la fiducia e il consenso degli indigeni e fu in grado di diffondere il cristianesimo, promuovendo allo stesso tempo i diritti delle donne e proteggendo i bambini. È famosa soprattutto per aver messo fine alla pratica dell’infanticidio dei gemelli tra il popolo ibibio, un gruppo etnico nel sudest della Nigeria. (Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Mary_Slessor.)
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