Per chi sei pazzo tu?
Linda
“Rimanete in me ed io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. [… ] Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla”. [1]
Questo versetto si sta dimostrando molto vero nella mia vita. Quando ho fatto lo sforzo di mettere Gesù al primo posto, passando molto tempo nella sua Parola e in preghiera, le opportunità sono arrivate e le porte si sono aperte, il che dimostra che viene tutto dal suo Spirito. Sorprendentemente, molte delle opportunità di fare la differenza sono arrivate mentre mi occupavo di faccende quotidiane e spesso mentre viaggiavo sui trasporti pubblici nella città svedese in cui vivo.
In uno di questi normali viaggi, avevo con me il mio bambino più piccolo nel suo passeggino. Mentre arrivavo alla stazione degli autobus, ho notato due uomini chiaramente ubriachi. Uno di loro aveva in mano una borsa di plastica piena di lattine di birra. Mi sono sembrati chiassosi e fastidiosi e la mia reazione iniziale è stata di tenermi a distanza, perché non volevo essere infastidita.
Immediatamente ho sentito il Signore dire: “Parla con loro!” Mi sono resa conto di averli immediatamente giudicati per la loro apparenza e il loro comportamento. La Bibbia dice: “L’uomo guarda all’apparenza, ma il Signore guarda al cuore”.[2] A Gesù non importava la condizione sociale delle persone o l’etichetta incollata su di loro, quando sceglieva di dare loro il suo amore e la sua attenzione. Lo accusarono perfino di essere un ubriacone e di frequentare la gente sbagliata. Lui sceglieva l’amore invece della reputazione o delle comodità.
Ho avuto qualche momento di disagio mentre lottavo dentro di me per seguire le sue indicazioni; ma ho deciso di provarci. Ho dato a ciascuno un volantino “Qualcuno di ama”, dicendo che avrebbe rischiarato la loro giornata.
Hanno cominciato a farmi un sacco di domande sulla mia fede e su quale chiesa frequentassi. Ho spiegato che non vado in chiesa, ma ho trovato aiuto e forza nella lettura della Bibbia e nella connessione personale che ho con Gesù. L’uomo con le lattine di birra mi ha detto di aver avuto molte brutte esperienze con i cristiani che parlavano dell’amore di Gesù ma avevano un’aria di superiorità. “Non voglio aver niente a che fare con loro”, ha aggiunto.
Mentre sempre più gente cominciava a riempire la stazione, hanno ascoltato in silenzio la nostra conversazione fuori dell’ordinario sulla salvezza. Ho continuato a inoltrare preghiere silenziose per avere le risposte giuste.
Finalmente il più rude dei due, sogghignando, ha detto a voce alta e chiara: “Accetterò Gesù se posso portarti a letto!” Ho sorriso davanti al suo tentativo di mettere in imbarazzo una ragazza cristiana, ma prima che avessi l’opportunità di rispondere, ha aggiunto con un singhiozzo: “Oppure basta che mi dai qualcosa da mangiare”.
“Quando hai mangiato l’ultima volta?” gli ho chiesto.
“Non faccio un buon pasto da due giorni”, ha risposto. C’è stato un attimo di silenzio. Ho chiesto al Signore di indicarmi come andare avanti. Sapevo che era la sua opportunità di raggiungere quest’uomo smarrito per mostrargli che lo ama veramente.
“Va bene”, ho replicato, “questa sera cucino spaghetti al ragù per la mia famiglia. Posso incontrarti qui con un piatto caldo all’ora di cena”. Ci siamo messi d’accordo su un’ora per incontrarci e da quel momento il suo atteggiamento è passato dallo scherno al rispetto.
Il tempo stava passando e l’autobus sarebbe arrivato da un momento all’altro, così ho sentito che Dio voleva che pregassi per lui.
“Il bere mi ha distrutto”, ha detto. “Ho cercato molte volte di smettere”.
“Questo mi fa venire in mente d’aver letto che la dipendenza è una forza esterna che può essere vinta solo da una potenza esterna più grande; e quella forza”, ho aggiunto, “è Dio”.
Sentendo questo messaggio il suo compagno di bevute, che fino a quel momento era stato il più gentile, ha cominciato a gridare con rabbia: “Come fa Gesù ad aiutarlo?”
Ma l’uomo cui stavo parlando l’ha sgridato, dicendo: “Ehi! Rispetta la preghiera! Vuole pregare per me”.
Gli ho messo una mano sulla spalla e ho sentito la potenza dello Spirito Santo scorrermi per le vene mentre entrambi chinavamo il capo davanti agli occhi di un mucchio di persone; ho pregato per la sua salvezza, perché capisse quanto Gesù l’amava e per la sua liberazione dall’alcolismo.
Si è commosso e con una voce strozzata ha detto: “Quando hai pregato ho sentito una sensazione di caldo nel cuore. Non mi era mai capitato prima!”
È arrivato l’autobus e sono salita. “Grazie!” ha detto, mentre ci separavamo.
Quella sera, dopo aver preparato la cena, il mio ragazzo più grande ha detto di avere una forte sensazione che Gesù voleva che mettessimo nel sacchetto abbastanza cibo per due. L’abbiamo fatto e prima di uscire abbiamo aggiunto posate di plastica e tovaglioli di carta. È stato bello vedere come i miei figli si sono subito interessati.
Mi chiedevo se si sarebbe fatto vedere sul serio per il nostro appuntamento, ma lui è arrivato, questa volta sobrio. Siamo rimasti in piedi per un po’ nella stazione vuota e abbiamo parlato del potere di guarigione di Gesù. Quando gli ho dato il cibo, ho spiegato che avevamo avuto l’ispirazione di metterne abbastanza per due. “Grazie!” ha esclamato. “Anche il mio compagno di stanza ha fame e pensavo di condividere la cena con lui!” Che miracolo! Dio lo sapeva. Abbiamo aggiunto un volantino anche per il suo amico.
Gli ho chiesto se aveva letto il volantino che gli avevo dato prima e lui ha risposto di sì. Non era ancora pronto a ricevere Gesù, ma sapevo che Dio aveva piantato un seme nel suo cuore e che le nostre preghiere l’avrebbero annaffiato.
Il Signore mi ha ispirato a dargli un abbraccio e a dirgli: “Gesù ti ama!”
“Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me!” ha risposto.
Sono rimasta molto ispirata dai risultati di essere stata disposta a ubbidire a Gesù quando mi ha chiesto di uscire dalla mia zona di sicurezza per testimoniare a quest’uomo e toccarlo con il suo amore, anche se all’inizio farlo davanti a tutti quegli spettatori ha distrutto il mio orgoglio. Mi fa venir voglia di essere pazza a causa di Cristo, qualsiasi cosa mi chieda di fare o per difficile che sia inizialmente. Come dice la vecchia sfida: “Io sono pazzo per Cristo,[3] per chi sei pazzo tu?”
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 17 gennaio 2018.
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