La risurrezione della vita
David Brandt Berg
“L’ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno; quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita”. —Giovanni 5,28-29
“Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando Egli sarà manifestato, saremo simili a Lui, perché lo vedremo come Egli è”. —1 Giovanni 3,2[1]
Quando Gesù tornerà, ci sarà un miracolo meraviglioso: la Risurrezione. Tutti quelli che gli appartengono, tutti i salvati, risorgeranno gloriosamente, o dai morti, o dai vivi, cambiati istantaneamente e sollevati dalla superficie della terra. Allora andremo tutti a stare con il Signore e parteciperemo alla grande Cena delle Nozze dell’Agnello, mentre l’Ira di Dio sarà riversata su quelli che rimangono sulla terra.
Il suo ritorno e la nostra successiva risurrezione vengono citate molte volte, sia nel Vecchio sia nel Nuovo Testamento. Si parla spesso di questo grande avvenimento apocalittico. Anche se la parola “rapimento” di per sé non si trova nelle Scritture, è un termine comodo perché riassume la venuta del Signore nelle nuvole, il suono della tromba, la risurrezione dei morti, il trasferimento dei salvati ancora in vita e il ricongiungimento di tutti noi con il Signore.
In 1 Tessalonicesi, capitolo 4, l’apostolo Paolo ci dà delle informazioni molto rivelatrici a proposito di questo avvenimento: “Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza”.[2] Dice: “Non voglio che siate così ignoranti da non sapere cosa succederà all’arrivo di Gesù. Non voglio che vi sentiate tristi per la vostra morte, solo perché non sapete che ci sarà una risurrezione”.
“Infatti, se crediamo che Gesù è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con Lui, per mezzo di Gesù, quelli che si sono addormentati”.[3] Quelli che si sono addormentati in Gesù è un’espressione usata spesso e significa “i morti in Cristo”, come spiega il versetto 16 di questo stesso capitolo — quelli che sono morti nel Signore, i cristiani nati di nuovo che son già andati a stare con il Signore. I loro corpi, si potrebbe dire, sono addormentati e sono tornati alla polvere, se ci sono stati abbastanza a lungo; ma loro stessi, i loro spiriti, non dormono nella tomba. Sono con Gesù. “Partire dal corpo” vuol dire “andare ad abitare con il Signore”.[4] Sono “partiti per essere con Cristo, il che sarebbe di gran lunga migliore”.[5]
Gesù tornerà con gli spiriti di tutti questi santi dipartiti, così che possano raccogliere i loro nuovi corpi risorti. Dio vuole dimostrare che può risuscitare i morti, così li farà letteralmente risorgere, ma con un corpo nuovo — un corpo risorto come quello che aveva Lui dopo la sua risurrezione. Sarà bello! I loro nuovi corpi risorti, glorificati e soprannaturali, risorgeranno e si riuniranno al loro spirito al momento della venuta di Cristo.
Così i morti in Cristo torneranno con il Signore e Lui dice che “noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore” — quelli di noi che saranno ancora vivi quando verrà Gesù — “non precederemo coloro che si sono addormentati”.[6] Il significato letterale di ciò è che quelli che sono vivi non arriveranno prima di quelli che erano addormentati. Il Signore dice che farà risorgere e risollevare loro per primi. Quelli che sono morti nel Signore e sono già andati da Lui saranno i primi.
“Perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria”.[7] Con un gesto improvviso, soprannaturale, miracoloso e potente, Dio agiterà la sua bacchetta magica — et voilà! — noi che siamo vivi saremo cambiati, trasportati e risuscitati in corpi incorruttibili, per incontrare il Signore nell’aria. Altro che emozione del paracadutismo! Sarete cambiati all’istante, da un corpo semplicemente vivo a un corpo che vivrà in eterno!
“Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo” — alcuni di noi saranno ancora vivi alla venuta del Signore — “ma tutti saremo mutati”.[8] Dice che è un mistero, visto che è piuttosto difficile da capire e da spiegare, perché come si fa a spiegare che un vecchio corpo corrotto e putrescente che è stato nella tomba per centinaia o perfino migliaia di anni tornerà in vita e sarà perfettamente integro e perfino migliore di prima?
“Tutti saremo mutati in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba;” — altrettanto rapidamente di un battito di ciglia — “la tromba infatti suonerà, i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo mutati”.[9]
“Poiché bisogna che questo corruttibile rivesta l’incorruttibilità e questo mortale rivesta l’immortalità”.[10] In qualche modo, con un miracolo, Dio farà per i nostri corpi la stessa cosa che aveva fatto per Gesù. Naturalmente Gesù non era rimasto morto a lungo come molte altre persone.
“Trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a Sé tutte le cose”.[11] Sarete com’era Gesù dopo la sua risurrezione! Camminò con i suoi discepoli e parlò con loro. Perfino mangiò e bevve con loro. Una volta cucinò per loro.[12] Nel vostro nuovo corpo risorto sarete in grado di mangiare, dormire, bere e fare tutto quello che fate adesso; ma sarete anche in grado di fare cose che non avete mai potuto fare nel vostro corpo naturale.
Non soltanto Gesù era in grado di fare queste cose naturali, ma quando i discepoli erano chiusi in una stanza con tutte le porte sbarrate, all’improvviso Lui entrò dalla porta chiusa a chiave.[13] Sarete in grado di attraversare le pareti e le porte, di volare attraverso i soffitti e apparire e scomparire, proprio come fece Gesù. Potrete viaggiare da un posto all’altro, non solo alla lenta velocità della luce, ma alla velocità del pensiero!
Quando Gesù apparve improvvisamente dal nulla ai suoi discepoli, in quella stanza chiusa a chiave, la Bibbia dice che “essi, terrorizzati e pieni di paura, pensavano di vedere uno spirito”.[14] Quasi morirono di paura, perché pensavano di aver visto un fantasma! Ma Gesù disse loro: “Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io”.[15] Non disse carne e sangue, perché “la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio”, perché “la vita della carne è nel sangue”.[16]
Il suo corpo risorto era fatto di carne e ossa. Naturalmente era molto diverso dai corpi che abbiamo adesso. E quando disse a Tommaso, il dubbioso, “Metti qua il dito e guarda le mie mani; stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente”, dimostrò che doveva essere lo stesso corpo in cui era morto, se le ferite erano ancora presenti.[17]
Quando verrà Gesù e ci sarà quel potente suono di tromba, cambierete il vostro modello attuale, vecchio, consunto, carnale e terreno, per un modello celeste completamente nuovo, come quello che aveva Lui dopo la sua risurrezione. “Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando Egli sarà manifestato, saremo simili a Lui, perché lo vedremo come Egli è”.[18] Quando verrà Gesù, lo vedremo così com’è, faccia a faccia, e saremo come Lui.
I corpi del futuro, soprannaturali, miracolosi risorti e trasformati, saranno come gli angeli di Dio. “Essi infatti non possono più morire, perché sono come gli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione”.[19]
Ma anche se avrete ricevuto il vostro nuovo corpo risorto, ricordate, sarete pur sempre voi. Avrete anche in gran parte lo stesso aspetto, solo migliore, molto migliore. Ma sarete voi, con lo stesso corpo; altrimenti non sarebbe una risurrezione. E se il corpo naturale e carnale di qualcuno è tornato completamente alla polvere, o se è stato cremato e le ceneri sono state sparse su una grande zona, anche se Dio dovrà prendere ogni singolo protone, elettrone e neutrone e rifare gli atomi e riportarli insieme dalla polvere, dalla cenere, dal fumo, o da qualsiasi cosa sia, dovunque sia, lo rimetterà insieme.
“E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali mediante il suo Spirito che abita in voi. Ora Dio, come ha risuscitato il Signore, così risusciterà anche noi con la sua potenza. Così quando questo corruttibile avrà rivestito l’incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito l’immortalità, allora sarà adempiuta la parola che fu scritta: ‘La morte è stata inghiottita nella vittoria’. O morte, dov’è il tuo dardo? O inferno, dov’è la tua vittoria? Ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo”. [20]
[1] Se non altrimenti indicato tutti i versetti provengono da La Nuova Diodati.
[2] 1 Tessalonicesi 4,13 NR.
[3] 1 Tessalonicesi 4,14.
[4] 2 Corinzi 5,8.
[5] Filippesi 1,23.
[6] 1 Tessalonicesi 4,15.
[7] 1 Tessalonicesi 4,16–17.
[8] 1 Corinzi 15,51.
[9] Corinzi 15,52.
[10] 1 Corinzi 15,53.
[11] Filippesi 3,21.
[12] Vedi Luca 24,43; Giovanni 21,9–14.
[13] Vedi Giovanni 20,26.
[14] Luca 24,37.
[15] Luca 24,39.
[16] 1 Corinzi 15,50; Levitico 17,11.
[17] Giovanni 20,27.
[18] 1 Giovanni 3,2.
[19] Luca 20,36.
[20] Romani 8,11; 1 Corinzi 6,14; 15,54–55.57.
Titolo originale: The Resurrection of Life. Tradotto da A. Maffioli e S. Marata.
Adattato e ripubblicato il 22 settembre 2014.
Letto in Inglese da Jon Marc.
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