La mia vita. Le mie scelte. Il mio futuro.
Natalie Brooks
Ultimamente ho pensato molto al cambiamento. Forse è perché ne sento il bisogno nella mia vita, ma per qualche motivo ho la sensazione di essermi impantanata. Sento come se qualcosa mi stia trattenendo. Ho passato del tempo in preghiera, in meditazione e a scrivere il mio diario. Ecco i pensieri che mi sono venuti sull’argomento.
Cambiare la nostra vita, non è facile. Il cambiamento è un killer.
D’altra parte, sappiamo che ai giorni nostri ci sono molte opportunità per aprire una strada nuova, imparare una capacità nuova, o anche iniziare una carriera nuova, se vogliamo. Probabilmente tutti abbiamo sentito alcuni di questi detti comuni:
Il mondo è nelle tue mani.
Non esistono limiti.
La parola impossibile non è nel mio dizionario.
Non arrenderti mai.
Se puoi sognarlo, puoi farlo.
Il miglior modo di conoscere il futuro è inventarlo.
Il successo è l’1% di ispirazione e il 99% di sudore.
Può darsi che siano punti abbastanza buoni, ma finisco sempre per pensare: “Già. E allora?”
Poi ho pensato di mettere sul tavolo alcune verità in cui confido e su cui posso scommettere la vita:
E Gesù fissando lo sguardo su di loro, disse: «Per gli uomini questo è impossibile, ma per Dio ogni cosa è possibile».[1]
Fedele è Dio dal quale siete stati chiamati alla comunione del suo Figlio Gesù Cristo, nostro Signore.[2]
Ora il mio Dio supplirà a ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù.[3]
Ora Dio è potente di fare abbondare in voi ogni grazia affinché, avendo sempre il sufficiente in ogni cosa, voi abbondiate per ogni buona opera.[4]
Neppure dubitò per incredulità riguardo alla promessa di Dio, ma fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che ciò che egli aveva promesso era anche potente da farlo.[5]
Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare smisuratamente al di là di quanto chiediamo o pensiamo…[6]
Le cose impossibili agli uomini, sono possibili a Dio.[7]
Egli cercò Dio … finché cercò l’Eterno, Dio lo fece prosperare.[8]
Sento di avere una grande benedizione perché ho un rapporto personale con Gesù, so che Dio mi ama e ho nelle mani la fonte della verità, grazie alla Bibbia e altro materiale religioso. Ho acquisito un’esperienza unica dopo aver vissuto per anni per fede e predicando il Vangelo. Credo di avere molto da offrire al mondo e dovrei essere in grado di approfittare delle molte opportunità di servire, restituire, trovare soddisfazione e lasciarmi dietro un retaggio che renderanno Gesù e i miei cari orgogliosi di me.
Se ho tutte queste cose, perché allora a volte per me la “realtà” non è come l’ho appena descritta? A volte mi sento piccola, dimenticata, smarrita, o come se stessi andando alla deriva. Nel cuore e nella mente so di essere benedetta e avere conoscenza, comprensione, fede e doni spirituali preziosi; a volte, però, non riesco a combinare tutto quanto per farlo funzionare per me.
Non so se altri riescono a capire queste cose, o se qualcun altro ha cercato disperatamente qualcosa di più, con il desiderio di raggiungere altri, il bisogno di appartenere a qualcuno, di avere una carriera migliore e guadagnare di più, di fare cambiamenti nei propri rapporti e avere abitudini più sane… e la lista continua.
Ho scoperto che più mi sento così, peggiori diventano le cose, finché comincio a chiedermi se mai troverò quella strada per una vita migliore, un rapporto più profondo, uno stile di vita più sano. Quando mi sento impantanata, insicura o insoddisfatta del punto in cui mi trovo oggi, può essere disorientante o frustrante cercare di “sistemare le cose” o anche solo capire da che parte cominciare.
Poi sono giunta a una conclusione che mi è stata utile: questa è la mia vita. È ciò che ne faccio io.
Può sembrare una cosa semplice, ma in qualche modo mi ha schiarito le idee.
Mi sono resa conto che devo prendere possesso della mia vita, devo accettare senza scuse o giustificazione che questa è LA MIA VITA. Nessuno può cambiarla per me. Nessuno può prendere le decisioni per me. Nessuno può agire per me.
Ci sono molti ostacoli, però, che mi tirano indietro e mi fanno impantanare. Ne ho elencati alcuni.
L’inerzia, tanto per cominciare. È più facile continuare quello che sto facendo, invece di cambiare. Ci vogliono energia, sacrificio e movimento per cambiare la traiettoria della mia vita. Senza la determinazione a cambiare, so che la mia natura è di restare sulla strada attuale.
Poi c’è la paura. Paura del fallimento, dell’imbarazzo, del successo, della perdita, del troppo lavoro duro. Tutta quella paura può essere paralizzante. Penso che la paura ci spinga ad autoconvincerci che quello che abbiamo adesso non è poi tanto male, che non vale la pena di cambiare.
Un altro è la procrastinazione. Rimandare le cose a domani è una ricetta per la stagnazione.
Anche le aspettative degli altri sono un ostacolo. Il modo in cui secondo me la gente mi vede può impedirmi di fare cambiamenti e di avventurarmi su un terreno sconosciuto. Sto cercando di ricordare a me stessa, che starò davanti al Signore da sola. Non sarò giudicata o benedetta secondo ciò che gli altri pensano che dovrei fare; Dio vedrà quello che ho effettivamente fatto, il modo in cui ho vissuto. In fondo la responsabilità è mia e soltanto mia.
Poi c’è la mancanza di chiarezza. Forse la senti anche tu. Forse senti nello spirito che dovresti cambiare vita. Forse ti senti irrequieta o a disagio. Forse, come me, potresti avere la sensazione che il Signore ha in serbo per te qualcosa di nuovo e di meglio, ma non sei sicura della direzione da prendere o di cosa fare. È successo a me, ma penso che la chiave sia fare qualcosa. Muovendoci in avanti troveremo chiarezza.
Ci vuole coraggio per prendere controllo e piena responsabilità della propria vita.
Ci vuole coraggio per seguire Dio.
Ci vuole coraggio per cambiare e fare scelte diverse.
Ci vuole coraggio per correre dei rischi.
Ci vuole coraggio per vivere in sintonia con le nostre aspirazioni più grandi, invece di soccombere davanti alla mediocrità.
Ci vuole coraggio per scavare in profondità e diventare le persone che vogliamo essere, invece di nasconderci dietro a delle scuse o dare la colpa agli altri.
Ci vuole coraggio per vivere la verità ed essere l’espressione più sincera di ciò che Dio vuole che siamo.
Ci vuole coraggio per mantenere la rotta e affrontare le tempeste che inevitabilmente arriveranno quando avremo fatto un cambiamento.
Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma il trionfare su di essa. L’uomo di coraggio non è chi non prova paura, ma chi la supera. —Nelson Mandela
L’uomo non può scoprire nuovi oceani, se non ha il coraggio di perdere di vista la costa. —Andre Gide
Una volta che abbiamo il controllo della nostra vita e del nostro futuro, una volta che abbiamo trovato il coraggio di riconoscere quali cose vanno cambiate, allora il passo successivo e insostituibile è quello di entrare in azione. Non ci può essere progresso né cambiamento senza azione. Se vogliamo cambiare qualunque aspetto della nostra vita, sta a noi farlo, individualmente.
Come disse Madre Teresa: “Ieri è passato. Domani non è ancora arrivato. Abbiamo solo oggi. Cominciamo”. Oggi è tutto quello che abbiamo e l’azione che intraprendiamo oggi crea la nostra vita, il retaggio che lasciamo.
È importante che tu chiarisca a te stesso che l’unico modo per avere un impatto sulla vita è mettersi in azione. Il mondo non si dà pensiero di cosa intendi fare, di quanto sei impegnato, come ti senti o cosa pensi, e certamente non prova alcun interesse in ciò che vuoi o non vuoi. Osserva come si svolge la vita e ti accorgerai da solo che il mondo si muove per te solo quando agisci. —Werner Erhard
Non esistono sostituti al lavorare sodo. —Thomas Edison
Così la sfida che mi trovo davanti non è complicata:
- Assumere il controllo della mia vita.
- Riconoscere gli ostacoli che devo affrontare o che mi mantengono bloccata.
- Avere coraggio.
- Passare all’azione.
Quando prendiamo il controllo sulle scelte della vita, affrontiamo le cose che ci hanno bloccato e chiediamo a Dio il coraggio di passare all’azione per realizzare i nostri sogni, possiamo a vere la certezza che non saremo soli. Dio è per noi. Come dice uno dei miei versetti preferiti:
«Poiché io conosco i pensieri che ho per voi», dice l’Eterno, «pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza».[9]
Dio non può vivere la mia vita al mio posto, ma se farò un passo nella direzione giusta, Lui sarà lì per me. Adempirà le sue promesse. Risponderà alle mie preghiere. È a quel punto che le promesse bibliche acquistano vita — e rappresentano la vera potenza!
Quando Dio si muove a nostro favore, possiamo vedere la realizzazione dei nostri sogni e vivere la vita per cui siamo stati creati. Dio è per noi!
Pubblicato sull’Ancora in Inglese il 13 maggio 2015.
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