Steve Hearts

Recentemente stavo pregando per una situazione personale che mi preoccupava già da molto tempo. La mia mente correva in fretta e sapevo di dover scegliere tra il seguirla lungo la pista veloce della confusione o farla sterzare sul sentiero della pace. Sapendo che la prima opzione mi avrebbe portato a un vicolo cieco, ho riportato alla mente alcuni versetti sulla pace e ho cominciato a riflettere su di essi.

In quei momenti, mi sono reso conto d’essermi permesso di vedere la pace come un lusso che potevo avere a fasi alterne; ma ho visto chiaramente che secondo la Parola di Dio la pace non è un semplice “lusso”; è un dono che Gesù ci fa liberamente e dovrebbe essere un elemento fondamentale del mio percorso con Lui.

Nel suo “discorso della stanza di sopra”, dal quattordicesimo al diciassettesimo capitolo del vangelo di Giovanni, Gesù enfatizzò molte volte la pace. Il suo discorso finale ai discepoli, prima di essere crocifisso, comincia con le parole: “Il vostro cuore non sia turbato”.¹ Nel versetto 27 dice: “Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi”. Nel capitolo 16, versetto 33, dice: “Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo”.

La pace è al terzo posto nell’elenco dei frutti dello Spirito in Galati 5,22-23: “Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace…”

Gesù non si limitò a parlare della pace, ma la dimostrò mentre era fuori sul mare con i suoi discepoli. “Si scatenò una gran bufera di vento e le onde si abbattevano sulla barca, tanto che questa si riempiva. Egli intanto stava dormendo a poppa, su un guanciale. Essi lo destarono e gli dissero: ‘Maestro, non t'importa che noi periamo?’ Ed egli, destatosi, sgridò il vento e disse al mare: ‘Taci e calmati!’ E il vento cessò e si fece gran bonaccia”.²

I discepoli di Gesù interpretarono il suo sonno come una mancanza d’interesse; e probabilmente avrei provato gli stessi sentimenti se fossi stato lì con loro. Questo mi ha davvero sconcertato, perché il salmo 121,3-4 dice “Colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchia e non dorme”.

Che Gesù potesse dormire in mezzo a una tempesta era una manifestazione della pace del Padre in Lui. Anche se il suo corpo fisico dormiva, nello spirito Lui era perfettamente consapevole e interessato a ciò che succedeva. Avrebbe potuto fermare la tempesta anche nel sonno. Questo spiega Marco 4,40: “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?” ^NR. Ho pensato: Non c’è da stupirsi che Isaia abbia profetizzato che Gesù sarebbe stato chiamato “il Principe della Pace”.³

Uno dei risultati di una ricerca che ho fatto in rete rivela che nella traduzione inglese King James della Bibbia, la parola “pace” è usata 429 volte. Come ho potuto, allora – mi sono chiesto – considerare la pace un semplice lusso? I versetti che ho citato, insieme a molti altri, indicano chiaramente che Dio ci offre la sua pace altrettanto liberamente di come ci offre la salvezza. Dobbiamo solo accettarla.

C’è un detto: “Conosci Gesù, conosci la Pace. Ignori Gesù, ignori la pace”.

Il salmo 34,14 ci dice di “cercare la pace e perseguirla”. Nel mondo odierno, con tutta le sue attività, la tecnologia, i problemi, le guerre, i conflitti ecc., la pace della mente, la serenità, sembra davvero elusiva e spesso bisogna veramente “cercarla” per riuscire a trovarla. Ma dopo aver riflettuto sui versetti che ho citato, ho preso la ferma decisione di cercare ardentemente la pace di Dio, invece di sopportare preoccupazioni, timori e confusioni inutili sulle cose che mi riguardano. Per grazia di Dio, seguirò un sentiero ancora più vicino e intimo con il Principe della Pace e mi sforzerò di conoscerlo meglio.

“E la pace di Dio, che supera ogni comprensione, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù”.⁴

Pubblicato sull’Ancora in inglese il 1 agosto 2018.