La preghiera di un sofferente

Agosto 4, 2015

Maria Fontaine

[A Sufferer’s Prayer]

Questa è una preghiera che ho letto, scritta da una persona che soffriva e pensava che il suo dolore non sarebbe mai terminato. È una preghiera per voi che sentite di non farcela più a sopportare. Sono anche parole che potete condividere con altri che desiderano un conforto. È una preghiera a Gesù da parte di chi soffre come Lui.

Meglio ancora, dopo la preghiera c’è un messaggio di Gesù per voi che soffrite, Anche lui soffriva come noi e ora è il nostro compagno costante. Ci capisce, perché ci è passato anche Lui.

Caro Signore, sono sdraiato qui a fissare in alto, chiedendomi se le mie parole riescono a raggiungere anche solo la soffitta. Ogni volta che mi muovo, provo dolore. Cerco di avere pensieri sereni, ma il dolore si fa sentire. Cerco di canticchiare un vecchio inno consolatore, ma il dolore mi ruba la melodia. Cerco di osservare la vita che va avanti fuori dalla mia finestra – il sole sulle foglie, uno scoiattolo che fa le sue acrobazie – poi il dolore chiude il sipario. Cerco di ascoltare i suoni della vita quotidiana – una falciatrice, i bambini che si chiamano a vicenda, le cipolle che soffriggono in padella – ma il dolore mi tappa le orecchie.

Alla fine cerco di fare amicizia con il dolore, di negoziare un compromesso, di patteggiare sperando in una tregua. Dolce Gesù, non voglio che il dolore abbia il sopravvento, ma sono così stanco di lottare. Il dolore ha in mano tutte le carte, ha tutti i vantaggi.

Caro Signore, schiarisci la mia mente, per favore, apri il sipario, stappami le orecchie, vieni al mio fianco al tavolo delle negoziazioni. Il dolore sarà ancora lì, ma avrò anche una consolazione. Te lo chiedo, Gesù, perché sto finendo le lacrime. E l’unica cosa che posso offrirti sono le mie lacrime. Dammi coraggio, caro Gesù. —John Tuft

*

Mio caro amico, sappi che sono qui vicino a te; non ho lasciato il tuo fianco, nemmeno per un secondo. Ho sentito ogni tua preghiera, anche quelle che non hai avuto la forza o la fede di fare. Ho visto ogni tua lacrima; so e capisco tutto quello che stai soffrendo.

Anche se probabilmente ti è difficile vedere in che modo Io e il Consolatore, lo Spirito Santo, ti abbiamo aiutato e ti abbiamo dato la grazia di cui avevi bisogno, l’abbiamo fattoveramente. Ti prego di credermi. Non sei già riuscito a sopportare tante cose, molto più di quello che avresti ritenuto possibile, più di quanto avresti immaginato di poter soffrire? So che non ti senti particolarmente coraggioso né forte, ma lo sei stato molto più di quel che pensi.

Ci sono stati momenti in cui ti è sembrato di non poter resistere un altro secondo, tuttavia hai miracolosamente continuato ad andare avanti, sopportando e prevalendo, con la mia grazia. Ti stai ancora aggrappando a Me per fede con ogni grammo di forza che riesci a racimolare, anche quando ti sembra di non averne più. Quando desideri con tutto te stesso che il dolore smetta, quando non riesci nemmeno più a piangere, ma il dolore persiste, tu resisti anche allora, facendo del tuo meglio per confidare in Me. Continui a guardare verso di Me perché ti aiuti a superare un altro giorno, un’altra notte.

So che aspetti con ansia il giorno in cui non dovrai più soffrire e sarai completamente libero dal dolore. Quel giorno verrà, amore mio, al momento giusto. Aspetta il suo arrivo e lascia che quella speranza incoraggi il tuo cuore. È quello che ho fatto Io in quei momenti di dolore e struggimento insopportabili. Come è scritto nel libro degli Ebrei, è stato per la gioia che mi era posta davanti che ho potuto camminare sul sentiero del dolore e sopportare la croce.[1]

Così, sappi, mio caro, che non sei mai solo. Sono il tuo compagno costante. Questo non farà scomparire il dolore, ma prego che te lo renda più facile da sopportare. Se può servire, pensa a Me come al tuo “compagno nel dolore”, perché l’ho veramente provato anch’io. So quanto è difficile.

Ho sopportato la tua stessa angoscia nello spirito e le tue stesse tentazioni. Ho pregato che ci potesse essere un’altra via, che il mio destino e la mia missione nella vita potessero in qualche modo realizzarsi in maniera diversa. Ho provato tutta l’angoscia e ho invocato dal profondo del mio cuore: “Se è possibile, passi da Me questo calice”. Ma Lui ha tanto amato te e il mondo che ha dovuto voltarmi momentaneamente le spalle.[2]

Anche se è sembrato che il dolore, la morte e l’inferno vincessero la battaglia contro di Me, alla fine mio Padre ed io avevamo in mano la carta vincente e, per sua grazia, la mia missione è stata portata a termine e la vittoria conquistata! Quel giorno verrà anche per te, mio caro. Anche tu sarai libero e vittorioso. So che sembra volerci un’eternità, anche a Me sembrava così; ma arriverà al momento giusto, te l’assicuro. Quando tutto il resto fallisce e non ti serve a niente cercare di concentrarti sulle cose che ti stanno intorno, fai del tuo meglio per pensare a Me e rallegrati nel pensiero nella gioia che verrà.

Nel frattempo riposa in Me. Vieni a Me e ti darò riposo. So che ti senti debole e privo della fede necessaria. Non preoccuparti. Non c’è bisogno che cerchi di mettere insieme quella fede, perché Io vedo il tuo cuore. So che credi. Basta che ti rivolgi a Me con la fede che ti rimane ed Io farò il resto. Chiudi gli occhi e le orecchie a tutto ciò che ti circonda e lascia che sussurri al tuo cuore le mie parole di conforto e di amore. Quando senti di non avere più nemmeno la forza di parlarmi, limitati a pensare a Me e sappi che Io sto pensando a te.

Tutto quello che ho sofferto sulla terra, l’ho sopportato per te. Sono morto per te. Ti amo e non lascerò mai il tuo fianco, mai. —Gesù, in profezia

*

Il dolore è un frutto; Dio non permette che cresca su un ramo troppo debole per reggerlo. —Victor Hugo

Proprio quando gridiamo: “Non ce la faccio più”, Gesù è lì per dire: “Lo so, ti capisco; Io ce l’ho fatta, puoi farcela anche tu”. —Anonimo

Resta con me; presto cala la sera; le tenebre s’infittiscono; resta con me, Signore. Ogni altro aiuto fallisce, ogni altro conforto manca; Tu, aiuto degli inermi, oh, resta con me. —Henry Lyte

Può anche sembrare che la tempesta delle circostanze minacci la mia anima, ma Gesù è ancora a bordo con me e l’eco del suo comando – “Taci e calmati!” – è capace di calmare non solo la tempesta che mi circonda, ma anche l’inquietudine del mio cuore. —Anonimo

Pubblicato originariamente nel giugno 2011. Adattato e ripubblicato in Inglese il 15 giugno 2015.


[1] Ebrei 12,2.

[2] Matteo 26,39.

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