La nostra “Enterprise”

Giugno 19, 2015

David Brandt Berg

[Our Enterprise]

Il primo film basato sulla serie TV Star Trek era una specie di parabola in cui la nave spaziale Enterprise, con il suo buon Capitano Kirk e il suo equipaggio, parte in missione per scoprire se un’astronave aliena in avvicinamento alla terra è amichevole o ostile, e quindi decidere il da farsi. Scoprono che è un’astronave molto potente e sofisticata, accidentalmente creata dalla sonda spaziale Voyager 6 che era stata lanciata dalla Terra per raccogliere informazioni. Era diventata una specie di essere senziente curioso di sapere perché era stato creato, chi era e chi l’aveva creato. Voleva trovare il suo creatore, così stava tornando sulla terra per scoprirlo.

La sonda spaziale creata dalla NASA aveva viaggiato nello spazio e aveva imparato così tanto che era diventata un’astronave straordinaria e ora si stava dirigendo verso la Terra perché voleva conoscere il suo creatore. Voleva scoprire perché era stata creata; voleva delle risposte. Questa è l’idea generale della storia.

Il significato implicito del film è che l’uomo è stato creato e messo qui sulla Terra dal suo Creatore; che è stato formato con il desiderio innato di scoprire e conoscere il suo Creatore e unirsi a Lui. Noi sappiamo che è Dio. E naturalmente questa idea si applica a noi; è per questo che Dio ci ha fatto. “Ha persino messo l’eternità nei nostri cuori”.[1]

In un certo senso, il corpo umano è come una macchina, ma noi siamo molto più complicati di qualsiasi macchina. Ci riproduciamo e non solo abbiamo conoscenza, logica e la capacità di ragionare, ma anche emozioni e sentimenti, il più grande dei quali è l’amore che ci eleva molto al di sopra di qualsiasi macchina, animale o creazione, anche se gli animali possono capirlo. La scienza ha scoperto che perfino le piante possono capire l’amore. Sembra che tutte le cose vive siano sensibili all’amore e alle emozioni umane. E naturalmente Dio ha messo nel cuore dell’uomo il desiderio eterno di scoprire e conoscere l’amore di Dio, il suo Creatore.

L’uomo è sempre alla ricerca di Dio­ e Dio è alla ricerca dell’uomo. Questi, però, deve trovare Dio con i mezzi che Lui ha fornito, altrimenti non ci riuscirà. Il modo in cui lo troviamo è mediante il suo Spirito, che in un certo senso è il suo mezzo di comunicazione. Dio è a disposizione dell’uomo e vuole che questi lo scopra e riesca a conoscerlo. L’uomo però deve essere disposto ad accendere il suo ricevitore, desiderare Dio, avere fame di Dio ed essere disposto ad ascoltare le sue comunicazioni – soprattutto la sua Parola. Il principale mezzo di comunicazione di Dio con l’uomo è la sua Parola. Il principale mezzo con cui Dio si manifesta all’uomo è Gesù.

Dio ha creato un mezzo con cui l’uomo può conoscere il suo Creatore, un unico mezzo, un’unica via – “la via, la verità e la vita” – e non esiste alcun altro mediatore o comunicatore se non l’uomo Gesù Cristo.[2] Dio ha stabilito che se vogliamo conoscere Lui dobbiamo passare attraverso Gesù. Dobbiamo trovare Cristo. Il suo mezzo di comunicazione è Gesù e bisogna trovare Dio in quel modo. Non esistono altri modi per conoscerlo, perché non c’è altro Dio, o altra rappresentazione o Parola viva di Dio al di fuori di Gesù.

Chiunque voglia veramente trovare il Signore lo troverà; Lui l’ha promesso. Gesù stesso ha detto che riempirà il cuore affamato e che “se lo cercheremo, lo troveremo”.[3] Se qualcuno vuole veramente trovarlo e comunicare con Lui, il Signore farà sì che ci riesca, in un modo o nell’altro. Ci sono molte testimonianze sulla salvezza, di persone che cercavano di trovare Dio, di scoprire il motivo della loro esistenza, il significato della loro vita. “Qual è lo scopo di tutto? Chi sono?” Se lo cercheranno, lo troveranno. “Questa è la vita eterna: che conoscano Lui”.[4]

Il Signore ci ha detto di cercarlo; e lo troveremo perché vuole essere trovato. Ha mandato la sua Parola, Gesù, per comunicare con noi, per rivelarsi a noi nella persona di suo Figlio, per farci vedere com’è fatto.[5] Dio è come Gesù e l’unico modo in cui possiamo sapere com’è fatto e come trovarlo è tramite Gesù. Lui è la sua Parola, la sua comunicazione, il suo messaggio, la sua risposta. Quando qualcuno manda dei segnali per cercare di scoprire Dio, sentirà le sue risposte. Il Signore gli parlerà. Il Signore lo indirizzerà a qualcuno che conosce Gesù e può parlargli di Lui.

L’umanità, la creazione di Dio, è alla ricerca del suo Creatore. Molti non lo sanno, non se ne rendono conto. Non sanno esattamente cosa stanno cercando. Non sanno chi o cosa stanno cercando; vogliono soltanto sapere chi sono, perché sono cui, qual è il significato e lo scopo della loro vita. “Perché siamo qui? Perché siamo stati creati? Chi ci ha creato?” Noi conosciamo le risposte, non è fantastico? Abbiamo le risposte a quello che l’umanità sta cercando, il motivo della nostra esistenza, il significato di questa vita, perché siamo qui e perché siamo stati creati.

Tutta la storia è lì nella Bibbia – in che modo il mondo è stato creato, perché, da chi e come mai siamo stati messi qui – fino alla storia di Gesù, il racconto di come il Figlio di Dio finalmente è venuto a rivelarci Dio e farci vedere com’è fatto. Così Gesù è la sua Parola, la sua comunicazione, il suo messaggio. Gesù dice: “Io sono”.[6] È “Il Grande Io Sono”. In altre parole: “Io sono Dio. Sono il Figlio di Dio. Sono la sua comunicazione. Sono qui per farvi vedere com’è fatto Dio. Sono il suo messaggio”. Gesù è la Parola di Dio, il suo messaggio.

Non avremmo mai saputo com’è Dio, ma mandando Gesù Lui ha dato un’immagine di Se stesso, in un certo senso, per farci vedere com’è fatto. Ci ha dato quella storia e quel messaggio da diffondere in tutto il mondo per spiegare agli uomini chi è Dio, che cos’è e com’è fatto; per dire che ci ama, che vuole essere con noi e unirsi a noi, che vuole che ci uniamo a Lui.

Questo film ha un messaggio eccezionale che presenta un parallelo all’idea della fame che l’uomo ha di Dio, del suo Creatore. È un’illustrazione del suo desiderio di conoscere il suo Creatore, della fame che l’uomo ha del suo Creatore; del suo desiderio di scoprire perché è stato creato e perché è qui, qual è lo scopo della sua vita. Gesù può dirci tutto questo e ce lo dice proprio qui nella Bibbia. Perfino nel Vecchio Testamento dice: “Glorificare Dio e osservare i suoi comandamenti: questo è tutto per l’uomo”.[7] In altre parole, ringraziare Dio per averlo creato e ubbidirgli. E sappiamo che tutti i suoi comandamenti si possono riassumere in due: amare Dio e amare il prossimo come se stessi.[8]

Come Cristiani, abbiamo le risposte che l’uomo sta cercando. Siamo dei messaggeri, come l’Enterprise in questo film, e dobbiamo andare a cercare le creature che vogliono scoprire il loro Creatore, per dire loro com’è fatto, come conoscerlo, amarlo e unirsi a Lui, come una sposa allo sposo. Non è questo il paragone che troviamo nel film? Siamo chiamati a trovare le anime che sono alla ricerca, ad amarle e guidarle al Signore, così che possano diventare una cosa sola con Lui.

Questa è la nostra missione, la nostra Enterprise, la nostra impresa: condurre al Creatore le sue creature, perché possano unirsi a Lui e sapere chi è, che cos’è e com’è il suo amore. Stiamo preparando dei cittadini per il regno di Dio, per poterci unire a Lui nella sua grande impresa del futuro, quella di rigenerare l’uomo e il mondo intero, rimettere a posto le cose e creare un mondo nuovo, un mondo celestiale, come Dio voleva che fosse.

Abbiamo davanti a noi un’impresa, la missione di esplorare il mondo per accompagnare le persone al Signore e aiutarle a creare un mondo completamente nuovo per Dio, fatto di persone nuove, nuovi figli di Dio, “nuovi cieli e nuova terra, nei quali abita la giustizia”.[9]

Pubblicato originariamente nell’aprile 1988. Adattato e ripubblicato in Inglese il 4 maggio 2015.


[1] Ecclesiaste 3,11.

[2] Giovanni 14,6; 1 Timoteo 2,5.

[3] Matteo 5,6, 7,7; Geremia 29,13.

[4] Giovanni 17,3.

[5] Giovanni 1,14.

[6] Giovanni 8,58.

[7] Ecclesiaste 12,13.

[8] Matteo 22,37–40.

[9] 2 Pietro 3,13.

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