Ascoltare per crescere

Aprile 24, 2015

Compilazione

[Listening for Growth]

Figlio mio, cessa pure di ascoltare l'istruzione, se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza. —Proverbi 19,27[1]

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La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio. —Proverbi 12,15

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Figlio mio, fa' attenzione alla mia sapienza, porgi l'orecchio al mio intendimento, affinché tu custodisca la riflessione e le tue labbra ritengano la conoscenza.— Proverbi 5,1-2

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Per un giorno, cerca di dire il meno possibile. Cerca di distogliere l’attenzione da te stesso. Quando ti viene la tentazione di raccontare una storia, fai una domanda. Quando hai la tentazione di dire: “Oh, mi è successa la stessa cosa…”, chiedi: “Come ti sei sentito” […] Alla fine della giornata elenca tutte le cose che hai imparato. Quante ti sarebbero sfuggite se avessi passato il tempo a parlare di te stesso? ——Linda Kaplan Thaler e Robin Koval[2]

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La mia prima regola per una conversazione è questa: finché parlo non imparo niente. Ogni mattina mi rendo conto che niente di ciò che dirò quel giorno mi insegnare qualcosa, così, se voglio imparare molto, dovrò farlo stando ad ascoltare.

Ricorda quello che c’è scritto sui cartelli prima nei passaggi a livello nei paesini e nelle zone rurali in America: “Fermati – Guarda – Ascolta”. Fa’ vedere alla gente con cui parli che quello che dice t’interessa. Faranno la stessa cosa con te. —Larry King with Bill Gilbert[3]

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Bisogna fare uno sforzo per ascoltare. Osserva le espressioni delle persone con cui ti fa piacere parlare, quelle che consideri buoni ascoltatori. Dimostrano il loro interesse con lo sguardo, con la posizione del corpo, con il modo in cui reagiscono. È una specie di modo d’essere che dice: “Mi fa piacere ascoltarti. Sei importante per me”. Con la loro calma e pazienza ci comunicano: “Non avere fretta. In questo momento non ho niente di più importante da fare che ascoltare quello che hai da dire”.

Ascoltare è un modo per adempiere meglio “la legge di Cristo”, che la Bibbia riassume nel comandamento: “Ama il prossimo tuo come te stesso”.[4] Quando ascoltiamo gli altri per comprenderli, compiamo l’opera di Dio mediante una forma del suo Amore. —Anonimo

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Dovremmo trarre profitto dalle critiche. Due paia d’occhi vedono meglio di uno. Nessuno di noi ha tutta la saggezza del mondo. Per saggi che possiamo essere, ci sono altri che sanno alcune cose meglio di noi e possono darci suggerimenti utili e preziosi, almeno su alcuni punti del nostro lavoro. Il calzolaio non poteva dipingere un quadro, ma osservando la tela che il grande artista aveva coperto con le sue nobili creazioni, ha potuto benissimo fare una critica sulla fibbia di una scarpa; e l’artista è stato abbastanza saggio da accettare la critica e correggere subito la sua opera. […] Un pittore che faccia una smorfia davanti ai suggerimenti [degli altri] e rifiuti di approfittarne, sarebbe molto sciocco.

Lo stesso vale per tante altre cose oltre all’arte. Nessuno ha una conoscenza universale. Nessuno di noi conosce più di qualche frammento della grande massa della conoscenza umana. Ci sono cose che qualcun altro sa meglio di te, per quanto la tua intelligenza possa essere grande. Ci sono persone umilissime che potrebbero darti suggerimenti degni di nota su argomenti che conoscono meglio di te. Se vuoi perfezionare la tua opera, devi essere disposto ad accettare i suggerimenti e le informazioni di tutti quelli che sono disposti a darteli.

È anche vero che gli altri possono vedere in noi difetti e imperfezioni che noi non riusciamo a vedere. C’identifichiamo troppo con la nostra vita e il nostro lavoro per essere osservatori imparziali e critici corretti. Non potremo mai trarre il meglio dalla nostra vita e approfittarne al massimo, se rifiutiamo di farci insegnare da altri. Un uomo che si è fatto da sé è fatto molto male, perché è il prodotto del pensiero di un solo uomo. Probabilmente i punti forti della sua personalità sono accentuati a tal punto da diventare idiosincrasie, mentre altri lati del suo carattere rimangono difettosi. L’uomo migliore è quello che nei suoi anni formativi ha il vantaggio di potersi avvalere di critiche corrette. La sua vita si è sviluppata in maniera completa. I difetti sono stati corretti. La sua natura è contenuta nei punti in cui ha la tendenza a espandersi eccessivamente, mentre i lati deboli sono rafforzati. Tutti abbiamo bisogno dell’influenza correttrice delle opinioni e dei suggerimenti degli altri, non solo come parte della nostra educazione, ma in tutta la nostra vita e il nostro lavoro. —J. R. Miller[5]

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Ai leader spesso piace parlare. Apprezzano ascoltare le loro stesse perle di saggezza e conoscenza. A volte cominciano perfino a credere ai loro stessi comunicati stampa. E man mano che acquistano autorità, hanno sempre meno motivi di ascoltare i loro subordinati. […] Più persone hai sotto di te, più devi stare ad ascoltare. Una leadership efficace comporta più l’ascoltare che il parlare. Per loro stessa natura, i leader tendono a essere lontani dalla prima linea della loro organizzazione; quindi devono ascoltare chi sta in trincea e affidarsi alle loro informazioni per prendere decisioni sagge.

Niente blocca il progresso di un’organizzazione come un leader che non sta ad ascoltare. Come l’indurimento delle arterie, anche l’indurimento delle categorie, l’essere troppo rigidi e avere una mente chiusa, distruggeranno la credibilità di un leader. I seguaci vogliono comunicare con i loro capi. Se non li ascoltate, ne andranno di mezzo la loro efficacia e la loro soddisfazione sul lavoro. —Hans Finzel[6]

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Io sono il Buon Pastore e mi prendo cura delle mie pecore — e mi occupo di te in maniera molto personale. Quando non è disponibile alcun altro consigliere terreno, Io posso guidarti con la mia mano. Tuttavia conosco la natura umana e so che sei stato creato con il bisogno degli altri. Hai un bisogno innato di comunicare, consigliarti, cercare l’aiuto degli altri, pregare con gli altri. Mediante queste cose ti guido, t’indirizzo e t’insegno lezioni valide e preziose.

Un uomo saggio e prosperoso cercherà buoni consigli, perché in essi c’è sicurezza. I disegni di un uomo riescono grazie a consigli dei saggi e nel gran numero di consiglieri c’è salvezza. —Gesù, in profezia

Pubblicato sull’Ancora in Inglese il 3 marzo 2015.


[1] CEI.

[2] The Power of Nice (New York: Doubleday, 2006).

[3] How to Talk to Anyone, Anytime, Anywhere (New York: Crown Publishers, 1995).

[4] Galati 5,14; Matteo 22,37–39.

[5]The Building of Character (Thomas Y. Crowell, 1894).

[6] The Top Ten Mistakes Leaders Make (Colorado Springs: Cook Communications Ministries, 2007).

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