Non è mai troppo tardi per ricominciare

Febbraio 23, 2015

Rick Warren

Il nostro è un Dio di seconde possibilità e di nuovi inizi. E se tu sei vivo e vegeto e stai leggendo questo articolo, vuol dire che Dio non ha ancora finito con te. Non arrenderti e non mollare, anche se hai sperimentato un insuccesso. Permetti invece a Dio di usare quell’insuccesso per spingerti avanti.

Nel mio ultimo articolo ho parlato di cinque motivi per cui spesso sperimentiamo un insuccesso e oggi voglio parlarti di quattro modi per riprenderti e andare avanti.

1. Accetta la responsabilità dei tuoi insuccessi

Proverbi 28,13 dice: “Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia”. Quando rifiutiamo di ammetterli, i nostri errori vanno sprecati. Sii onesto con te stesso. Sii onesto con gli altri. Per la maggior parte, siamo grandi esperti nel dare la colpa agli altri. Fa parte della nostra natura peccatrice. Diamo la colpa all’economia, al tempo, al destino, alla sfortuna, ai nostri genitori, a nostra moglie, a nostro marito, al governo.

Dio però dice che se vuoi ricominciare da capo – dopo un insuccesso – devi ammetterlo. Non so dove prendiamo l’idea che dobbiamo fingere d’essere perfetti. Non lo siamo. Tu non sei perfetto! E nemmeno io lo sono.

Nel 1974, dopo una serie di ottantotto vittorie consecutive, la squadra di pallacanestro dell’UCLA perse con la Notre Dame. Persero una partita in cui in un certo momento erano in testa di undici punti. Il giorno dopo, i giornali riferirono che il loro allenatore, John Wooden, aveva detto: “È colpa mia”. Quello è il segno di un vincitore: non scarica la colpa sugli altri. Lui disse che erano stati troppo sicuri di sé.

2. Smetti di rammaricarti e comincia a pentirti

Dopo un grave insuccesso, smetti di rammaricartene e comincia a pentirti. La parola greca per pentimento significa cambiare idea, vedere le cose in maniera diversa, cambiare direzione, cambiare il proprio cuore. Non rimanere lì seduto a lamentarti: “Sono un fallito. Sono un fiasco. Non potrò più essere usato da Dio. Sono uno spreco. Sono inutile”. Smettila di rammaricarti e comincia a pentirti.

2 Corinzi 7,10 dice: “La tristezza [che viene da] Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c'è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte”. Questo versetto parla di due tipi di tristezza: quella divina e quella del mondo.

La tristezza che viene da Dio ti spinge a cambiare. Causa un cambiamento nel cuore. Ti spinge a fare qualcosa. Ti spinge al cambiamento. La tristezza che viene dal mondo è demoralizzante, deprimente e causa la morte. Una delle emozioni più devastanti della vita è l’autocommiserazione. Non s’impara mai niente in una riunione di compatimento.

Quasi tutti i successi nella vita sono edificati sugli insuccessi. S’impara da essi Sono convinto che alcune cose s’imparano solo grazie agli insuccessi.

3. Dimentica il passato e concentrati sul futuro

Filippesi 3,13-14 dichiara: “Dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù”.

A quale ricordo della vita permetti di continuare a manipolarti? Ogni volta che ritorna, pensi: “Vorrei non averlo fatto! Mi dispiace!” E te ne lasci manipolare. Alcuni di voi permettono al loro passato di controllare il futuro: è un errore. Il passato è passato. Non puoi cambiare il passato con le tue preoccupazioni. Lascialo stare e concentrati sul futuro. L’importante non è dove sei stato, ma quale direzione prenderanno adesso i tuoi piedi. Il passato non deve più controllarti.

Non m’importa quale insuccesso tu abbia avuto nella vita. Non sei spacciato finché non scegli di cedere, non scegli di rinunciare, non scegli di rifiutare la grazia divina. La scelta è tra il senso di colpa e la confessione. Puoi vivere sotto un senso di colpa, oppure confessare e andare avanti con la tua vita. Dimentica il passato e concentrati sul futuro.

4. Confida che Dio risolverà tutto

Romani 8,28 dice: “Sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, che sono chiamati secondo il suo disegno”. Nel tessuto della nostra vita Dio segue un disegno che finirà con l’essere bellissimo. Tutto va bene. A volte, però, dal nostro punto di vista sembra un intreccio caotico. Diamo uno sguardo alla nostra vita e pensiamo: “Come può venirne fuori qualcosa di buono?”

Una volta mi preoccupavo molto più di adesso della fonte dei nostri problemi. “È un problema causato dal diavolo? È causato da altri cristiani? Viene da Dio? È una cosa che mi sono tirato addosso io?” Più maturo come cristiano, più penso di capire che non ha veramente importanza da dove venga il problema. Non importa se l’ha causato il diavolo o qualcun altro, o se l’hai causato tu. Dio lo userà lo stesso. Dio ha un modo tutto suo di annullare i nostri grossi errori. Li sistema tutti.

Dio vuole prendere il tuo insuccesso più grande – quell’area di maggior insuccesso che vuoi nascondere e tenere segreta – e trasformarlo nel tuo punto più forte. Vuole trasformarlo in un messaggio per la vita. Qual è il tuo punto debole? Qualunque esso sia, è quello su cui Dio vuole lavorare, se solo smetti di rammaricartene e di piangerti addosso – e se gli permetti di operare nella tua vita.

Un articolo del Pastore Rich Warren, della Saddleback Church, in California, tratto da http://pastors.com/start-over-2.


Titolo originale: It’s Never Too Late to Start Over. Pubblicato sull’Ancora in Inglese il 9 gennaio 2015.

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