Una visione cristiana del mondo per il 21° secolo

Febbraio 20, 2015

Compilazione

Una visione cristiana non è solo l’espressione di una fede individuale, non è solo una teoria. È un modo di vita intenso, divorante, applicabile a tutte le sfere della vita.

James Orr, in The Christian View of God and the World (La visione cristiana di Dio e del mondo), sostiene che c’è una precisa visione cristiana delle cose, con un carattere, una coerenza e un’unità tutta sua, e che è in netto contrasto con le teorie e le speculazioni opposte. Una visione cristiana ha le caratteristiche della ragione e della realtà e può reggere alla prova della storia e dell’esperienza. Una visione cristiana del mondo non può essere calpestata, accettata o rifiutata un pezzo alla volta, ma regge o cade nella sua totalità. Un approccio così olistico offre una stabilità di pensiero, un’unità di comprensione esauriente che non influenza soltanto la sfera religiosa, ma anche tutto il pensiero. Una visione cristiana del mondo non si basa su due tipi di verità (religiosa e filosofica o scientifica), ma su un principio universale e su un sistema onnicomprensivo che dà forma alla religione, alle scienze naturali e sociali, alla legge, alla storia, all’assistenza sanitaria, alle arti, agli studi umanistici e a tutte le discipline di studio che si applicano alla vita intera.

I seguaci di Gesù devono articolare una visione cristiana per il ventunesimo secolo, con tutte le sfide e i cambiamenti che lo accompagnano, e dimostrare che questo pensiero cristiano è applicabile a tutti i campi della vita.

Una visione cristiana del mondo diventa una forza motivante nella vita, dandoci un senso del piano e del proposito divino per questo mondo. La nostra identità è plasmata da questa visione. Non ci consideriamo più peccatori alienati. Una visione cristiana del mondo non è una fuga dalla realtà, ma una motivazione energizzante per un pensiero e una vita pii e fedeli, qui e adesso. Ci dà anche fiducia e speranza per il futuro. In mezzo alle sfide e alle lotte della nostra esistenza, una visione cristiana del mondo contribuisce a stabilizzare la vita e ad ancorarci alla fedeltà e alla costanza di Dio. —David Dockery

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Tutti saranno dimenticati, niente di ciò che facciamo farà una differenza e tutte le buone imprese, perfino le migliori, si concluderanno in nulla, se non c’è di mezzo Dio. Se il Dio della Bibbia esiste, se c’è una vera realtà al di sotto e al di là di questa, se questa vita non è la sola che esista, allora ogni impresa buona, anche la più semplice, intrapresa in risposta alla chiamata di Dio, può avere un’importanza eterna. —Timothy Keller

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Il Cristianesimo biblico […] offre le due condizioni necessarie per una vita piena di significato, valore e scopo: Dio e l’immortalità. Grazie a questo possiamo vivere in maniera stabile e felice all’interno della struttura della nostra visione del mondo. In questo modo il Cristianesimo ha successo esattamente là dove l’ateismo crolla. […] Quindi, il fatto che Dio esiste fa una differenza enorme. —William Lane Craig

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Privi di una mentalità cristiana, o cadremo prigionieri delle migliaia di visioni del mondo che si contendono la nostra attenzione, o mancheremo di far udire la voce cristiana al di sopra di quel chiasso e di farla prendere in considerazione. —James Emery White

La risposta cristiana

Oggi l’ambiente culturale, sociale, intellettuale, secolare e morale, unito al dubbio, allo scetticismo e al rifiuto diffuso di quelli che per anni erano stati i parametri e i valori comunemente accettati, ha provocato in molte persone un mutamento fondamentale nei valori, nell’etica, nella visione del mondo, nei rapporti con le autorità e in quelli con gli altri. Per molti oggi è molto più difficile sapere in chi o che cosa avere fiducia. Mentre per alcuni le condizioni del mondo e della società possono portare al messaggio del Vangelo, per altri l’ambiente del mondo moderno rende più difficile capirlo, tanto meno crederci o accettarlo.

Ciò presenta numerose difficoltà per noi che ci siamo impegnati a diffondere il Vangelo, tra le quali il fatto che siamo chiamati a portare un messaggio riguardante un uomo vissuto, morto e risorto duemila anni fa, con la pretesa che sia il messaggio più importante che esista. Quindi è essenziale che i Cristiani dediti alla missione trovino metodi nuovi e creativi per esprimere e trasmettere il messaggio eterno dell’amore di Dio in un modo adatto agli abitanti del mondo d’oggi. Indubbiamente i cristiani del passato si sono trovati anch’essi davanti a sfide legate alla loro epoca, ma il mondo odierno è una sfida che dobbiamo affrontare noi.

Davanti a noi c’è la sfida di come presentare Gesù in maniera accettabile alle persone con cui abbiamo qualche rapporto, specialmente quando, almeno in Occidente, molti non-cristiani hanno valori che fanno sembrare il Cristianesimo estraneo alla loro vita e alla loro visione del mondo. Sembra che in alcune parti del mondo, dove il Cristianesimo è in crescita, si possa parlare del Vangelo più facilmente, perché le persone sono più portate a credere in questioni spirituali, specialmente se vivono in paesi dove c’è una maggiore evidenza di una potenza spirituale, che si manifesta generalmente in spiriti maligni e opere maligne. In molti paesi, in apparenza sofisticati, a volte può essere difficile accennare all’argomento di Dio, tanto meno far riferimento a Gesù, perché il secolarismo, il materialismo e l’intellettualismo così diffusi hanno sostituito la fede in Dio e l’hanno reso estraneo al loro sistema di credenze. Naturalmente i Cristiani che vivono in paesi che non hanno una storia o una cultura cristiana, come quelli dei paesi orientali e medio-orientali, incontrano sfide diverse per far accettare il loro messaggio.

Come Cristiani, abbiamo il compito di trasmettere al mondo d’oggi la buona notizia, il Vangelo, che è il messaggio dell’amore e della salvezza divini. Per farlo in maniera comprensibile è importante comprendere i cambiamenti fondamentali avvenuti nella società, che influenzano la visione che molte persone hanno del mondo, i loro valori e la loro percezione del Cristianesimo. Riconoscere che questi cambiamenti sono profondi e portano con sé paure e insicurezze, oltre a scetticismo, può servirci a comunicare meglio il messaggio, in modo che sia comprensibile alle persone che siamo incaricati di raggiungere.

Sappiamo che il Vangelo è un messaggio per il mondo moderno, ma trovare il modo di raggiungere chi non se n’è ancora sentito attirato, o per qualche motivo ne è stato scoraggiato, è una sfida sempre più grande. Il mondo moderno è cambiato in modo incredibilmente rapido negli ultimi trent’anni e continua a farlo. Il secolarismo ha permeato profondamente le sfere del pensiero e dell’autorità con valori che promuovono il materialismo e il tornaconto personale, oltre ad altri che sono incompatibili con il Cristianesimo e i valori tradizionali e che finiscono per minarli.

Oggi, una delle nostre sfide come Cristiani è vivere in modo da permettere allo Spirito Santo di riflettersi attraverso di noi in maniera da attrarre la gente e renderla curiosa nei confronti della luce che vedono in noi. Poi, avvicinandosi al calore di quella luce, faranno contatto con Colui che è la luce del mondo e che darà loro la luce della vita. —Peter Amsterdam

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Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie. Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. È lui la misura del vero umanesimo. “Adulta” non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. È quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità. —Papa Benedetto XVI

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Ci sono molte similarità nel modo di esaminare i casi di omicidio e il caso riguardante la visione cristiana del mondo. Come Cristiano, non accetto le affermazioni che il Cristianesimo sia un atto di fede cieca. Al contrario, ho riposto la mia fede in qualcosa di ragionevole, che può essere valutato mediante delle prove. Proprio come un giurato durante un processo per omicidio, ho la possibilità di esaminare il caso circostanziale “segmento per segmento”. Il caso si sviluppa in modo esauriente e progressivo. Ci sono MOLTE prove da prendere in considerazione e non se ne può tener conto isolandole l’una dall’altra. La forza del caso per la visione cristiana del mondo viene dalla quantità complessiva delle prove. —J. Warner Wallace

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Per un Cristiano, pensare cristianamente vuol dire pensare a tutto e a qualsiasi cosa in maniera uniformemente cristiana – plasmata, diretta e frenata dalla verità della Parola di Dio e dello Spirito di Dio. —Os Guinness


Titolo originale: A Christian Worldview for the 21st Century. Pubblicato sull’Ancora in Inglese nel gennaio 2015.

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