David Brandt Berg
Dio ha un posto molto speciale per ognuno di noi nel suo regno e ha un lavoro personale per te, una missione unica che solo tu puoi realizzare. Ma c’è un unico modo in cui potrai anche solo trovare la sua volontà per la tua vita, tanto meno compierla: essere veramente sottomesso a Lui. Solo allora riuscirai a trasformare la tua polvere in diamanti che lasciano intravedere la bellezza di Dio, che portano la vita, l’amore e la luce meravigliosa del Signore a più gente che puoi.
La gente deve vedere Gesù attraverso di te; ma se la tua testimonianza è troppo piena di te, se ne andranno, pensando che quello che dici è solo una perdita di tempo. Per questo Lui ci dice che “non per la (tua) potenza né per (la tua) forza, ma per il mio Spirito. Perché abbiamo questo tesoro (lo Spirito e l’amore del Signore) in vasi di terra (carnali), affinché l’eccellenza di questa potenza sia di Dio e non di noi”.1
A proposito del nostro lavoro per Lui, Gesù ha perfino detto: “Il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero”.2 Così non dobbiamo nemmeno preoccuparci di portare un carico eccessivo o di trascinare un peso troppo grande. Dobbiamo soltanto imparare a sottometterci a Gesù e a lasciare che il suo Spirito operi attraverso di noi. Quando “gettiamo su di lui ogni nostra preoccupazione e dimoriamo in Lui, possiamo ogni cosa in Cristo”. Alleluia!3
Gesù ha detto: “Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla”.4
“Non come voglio Io, ma come vuoi Tu”
Per trovare la volontà di Dio nella nostra vita dobbiamo essere sottomessi a Lui. Gesù ci ha dato il miglior esempio di sottomissione quando ha detto: “Non come voglio Io, ma come vuoi Tu”.5 La sottomissione è il primo passo.
La Parola di Dio dice: “Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio”.6 Il primo requisito per scoprire la volontà di Dio è mettere sul suo altare la vostra mente, il vostro corpo e la vostra volontà. Come ha detto qualcuno: “La parte principale del conoscere la volontà di Dio è essere pronti a farla ancora prima di sapere cos’è!”
Se sei un Cristiano, se sei salvato e hai Gesù nel tuo cuore, non appartieni più a te stesso. Gesù ti ha comprato, ha pagato per te e per la tua salvezza con il suo sangue. “Sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia”.7 Non appartieni a te stesso, ma al Signore. “Non sapete che voi non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio”.8
Se credi veramente nella Bibbia, se credi che Gesù ha dato il suo sangue ed è morto sulla croce per salvarti dall’inferno e darti una vita eterna in cielo, dovresti esser disposto a fare qualsiasi cosa ti chieda e soffrire qualsiasi cosa richieda, semplicemente come ringraziamento per la tua salvezza.
Anche se ci ha comprato e ha pagato per noi con il suo sangue, Gesù non ci ha preso solo per renderci suoi schiavi, dei servi che devono fare tutto quello che ordina. Ha detto: “Io non vi chiamo servi, ma vi ho chiamati amici”.9 Vuole che siamo suoi amici, che facciamo la sua volontà non solo perché dobbiamo, ma perché vogliamo, perché lo amiamo. Anzi, non vuole che siamo solo suoi amici, ma i suoi amati, la sua Sposa. “Per appartenere [essere sposati] a un altro, che è risuscitato dai morti, affinché portiamo frutti a Dio”.10
Vuole una Sposa che possa dargli figli eterni per l’eterno regno di Dio. Perché “in questo è glorificato il Padre mio”, ha detto, “che portiate molto frutto”.11
Da’ una possibilità a Dio
Il Signore sa che più siamo sottomessi e ubbidienti a Lui, più potrà usarci, più saremo felici e più potremo essere una benedizione per gli altri. È più disposto a usarci, darci potenza, ungerci e versare le sue benedizioni su di noi, di quanto lo siamo noi a riceverle.
L’intera esperienza della nostra esistenza in questa vita è come una scuola che c’insegna quello che dobbiamo sapere del Signore, della salvezza, del nostro servizio a Lui e agli altri, della sottomissione e dell’ubbidienza a Lui e di come rispettare le sue regole amorevoli e la sua Legge dell’Amore. Il Signore “ama un donatore allegro”12 e non costringe mai nessuno a fare la sua volontà. Anzi, se non la facciamo per amore, perché amiamo Gesù, preferisce prendere qualcun altro che sia disposto a farla. Vuole dei volontari che si sottomettono liberamente e volontariamente a Lui e al suo minimo ordine.
Se gli affiderai la tua vita e la tua volontà e sarai disposto ad accettare qualsiasi cosa Lui voglia, ha promesso di benedirti. Se continuerai a seguirlo, diventerai quello che vuole che tu sia.
Mi ricorda quello che un anonimo insegnante di catechismo disse a un umile commesso di un negozio di scarpe che aveva condotto al Signore, a Boston: “Dwight L. Moody, non ci sono limiti a quello che Dio può fare con un uomo sottomesso e disposto a fare la sua volontà”. Moody lo fissò negli occhi e rispose: “Per la grazia di Dio, sono deciso ad essere quell’uomo”. E lo fu!
Qualche tempo dopo si trasferì a Chicago, dove cominciò a predicare il Vangelo e a testimoniare. Ben presto fu così entusiasta di poter portare altre persone a Gesù, che lasciò il suo lavoro e cominciò a servire il Signore a tempo pieno. Con il tempo divenne uno dei più grandi evangelisti del mondo e grazie a lui furono vinte migliaia di anime eterne.
Che triste perdita sarebbe stata, non solo per lui, ma anche per i milioni di persone che udirono il vangelo grazie al suo ministero, se Moody non avesse deciso di sottomettere la sua volontà al Signore. E qui tu potresti ribattere: “Io non potrei mai fare qualcosa di grande per il Signore come Moody. Non sono un evangelista infuocato, né un grande vincitore d’anime”. Nemmeno Moody lo era all’inizio. Era solo un povero ragazzo di campagna, uno studente mediocre che si era stufato della vita nella fattoria e decise di trasferirsi in città. Dopo alcune settimane s’impose una meta nuova: diventare un grosso commerciante e fare centomila dollari. Dedicare la sua vita al servizio del Signore era l’ultima cosa che gli passava per la mente.
Anzi, appena salvato, Moody era così ignorante della Parola di Dio e della sua verità che quando si presentò a un comitato della chiesa per vedere se lo accettavano come membro, ne ricevette un netto rifiuto. In seguito, il suo insegnante della scuola domenicale scrisse di lui: “Posso sinceramente dire (e dicendolo non faccio che esaltare l’infinita grazia divina sparsa sul Sig. Moody), che ho visto pochissime persone la cui mente fosse spiritualmente più oscura della sua quando si presentò al mio catechismo domenicale, o che sembrasse avere meno probabilità di diventare un cristiano con vedute chiare e precise sulla verità evangelica; tanto meno di poter assolvere qualsiasi incarico che fosse di grande utilità pubblica”.
Quando però incontrò Gesù e si rese conto di tutto quello che il Signore gli aveva dato, decise di dedicargli la propria vita e di fare qualsiasi cosa Dio gli avrebbe chiesto. La Bibbia ci dice: “Avvicinatevi a Dio ed Egli si avvicinerà a voi”.13 Questo è il segreto del successo, non solo per Moody, ma per qualsiasi grande uomo o donna di Dio che Lui abbia mai potuto usare. Tutti si sono avvicinati al Signore e hanno fatto affidamento su di Lui, sulla sua potenza e sulla sua forza, per riceverne guida, forza e ispirazione.
Nonostante tutti i nostri difetti, le nostre debolezze e incapacità, non ci sono veramente limiti a quello che Dio può fare attraverso di noi, secondo la sua volontà, se gli affidiamo la nostra vita fino in fondo. Naturalmente quello è un grandissimo “se”, perché tutti abbiamo la nostra libera scelta e possiamo decidere di affidargli la nostra vita e “cercare prima il regno di Dio”,14 oppure cercare prima i nostri desideri, i nostri piani e le nostre vie. La scelta sta a noi.
Se sei disposto a essere quello che Dio vuole – non quello che sei, ma quello che Lui vuole che tu sia – allora può usarti enormemente. Dio sa che non puoi farcela da solo. Devi affidargli completamente la tua vita, la tua mente, il tuo cuore e tutto quello che hai, e lasciarlo lavorare attraverso di te. Quando finalmente arriverai al punto in cui ti abbandonerai a Lui, ti arrenderai, lascerai andare tutto e lascerai fare a Lui, allora Dio avrà una possibilità di intervenire e di farlo. E lo farà. Dagliene semplicemente la possibilità.
Una volta sottomessi completamente al Signore, non dobbiamo più preoccuparci di niente. La nostra vita è nelle sue mani, affidate alle sue cure amorevoli, e il Nemico non ha niente a cui aggrapparsi, o da poter rivendicare. Anzi, per sconfiggere completamente il Nemico, la sottomissione è esattamente quello che il Signore richiede da noi. Infatti dice: “Sottomettevi a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi”.15
Ma finché nella vostra vita c’è un piccolo angolo buio e ribelle che non siete disposti a cedere al Signore, se c’è una sola piccola parte che rifiutate di abbandonare, il Nemico può infastidirvi e assillarvi. Per questo la Parola di Dio dice: “Non fate posto al diavolo”.16
Questo mi ricorda la storia di Huddersfield. Un ricco proprietario terriero desiderava comprare tutto un villaggio e alla fine riuscì ad acquisire ogni terreno nella zona. Tutto tranne un piccolo appezzamento; perché c’era un contadino ostinato che rifiutava di vendere il suo pezzetto di terra e niente poteva fargli cambiare idea. Il ricco proprietario gli offrì perfino molto più di quanto la sua piccola proprietà valesse, ma il contadino, attaccato alla sua terra, non volle vendere. Alla fine il ricco ci rinunciò e si consolò dicendo: “Che differenza fa un pezzetto di terra? Ho comprato tutto il resto e adesso Huddersfield appartiene a me, è mia!” Ma il vecchio contadino ostinato lo sentì e gli ricordò: “O no, Huddersfield è nostra. Appartiene a te e a me!”
Non permettete al diavolo di dire questo di voi davanti a Dio: “Aha! Guarda, Dio! Ti ha ceduto tutto meno questa cosetta. Così, anche se appartiene quasi tutto a Te, un pezzetto è ancora mio”. Per “vincere il maligno” e avere “la pace di Dio che supera ogni intelligenza”, devi dedicare tutto al Signore. Poi, quando la tua volontà è in armonia con quella di Dio, sarai al sicuro sotto l’ombra delle sue ali; e Lui ha promesso di benedirti con una pace perfetta e un riposo celestiale,17 qualsiasi tempesta tu debba affrontare nella vita. Come dice quel vecchio caro inno:
Hai desiderato una pace armoniosa
e bramato che la tua fede aumentasse;
sì, hai pregato con sincerità e grande ardore;
ma non troverai riposo né sarai benedetto
finché non avrai deposto ogni cosa sull’altare.
Hai deposto quel che hai sull’ara del sacrificio?
Hai lasciato allo Spirito il controllo del tuo cuore?
Portai solo esser beato e avere pace e riposo,
quando gli avrai ceduto la tua anima e il tuo cuore.
—E. A. Hoffman, 1905
Così deponi la tua vita sull’altare oggi stesso, chiedigli di prenderti e usarti per la sua gloria; lo farà, quel tanto che gli permetterai di farlo. Sei suo figlio, sei sua figlia, e ti ama; farà sempre del suo meglio per te, per renderti utile e felice al suo amorevole servizio per gli altri, così da portar loro la stessa vita e la stessa felicità che tu hai trovato in Gesù. Dio non viene mai meno!
1 Zaccaria 4,6; 2 Corinzi 4,7.
2 Matteo 11,30.
3 Giovanni 5,30; 15,5; 1 Pietro 5,7; Filippesi 4,13.
4 Giovanni 15,4–5.
5 Matteo 26,39.
6 Romani 12,1–2.
8 1 Corinzi 6,19–20.
9 Giovanni 15,15.
10 Romani 7,4.
11 Giovanni 15,8.
12 2 Corinzi 9,7.
13 Giacomo 4,8.
14 Matteo 6,33.
15 Giacomo 4,7 NR.
16 Efesini 4,27.
17 1 Giovanni 2,14; Filippesi 4,7; Salmi 91.
Titolo originale: Submit Yourself to God. Compilato dalle opere di David Brandt Berg e pubblicato originariamente nell’aprile 1987. Adattato e ripubblicato in Inglese il 17 novembre 2014.