Svolgere il Grande Mandato

Febbraio 6, 2015

Compilazione

Ti scongiuro davanti a Dio e a Gesù Cristo, che giudicherà i vivi e i morti, quando tornerà per costituire il suo regno: predica la Parola di Dio, insisti in ogni occasione opportuna e inopportuna. Correggi e sgrida, quando ce n’è bisogno, e incoraggia tutti con grande pazienza a fare il bene, senza smettere mai d’insegnare. —2Timoteo 4,1-2[1]

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Quando Gesù disse ai suoi seguaci di “andare in tutto il mondo a predicare la buona notizia a tutti”, quel gruppetto di poveri discepoli mediorientali si sentì un po’ sotto pressione. Dovevano forse farlo andando a piedi o cavalcando animali lenti? Quelli erano gli unici mezzi di trasporto esistenti. E non c’erano nemmeno grandi transatlantici, quindi c’erano vere e proprie barriere fisiche all’andare in tutto il mondo.

Oggi abbiamo aerei, navi, treni, autobus e automobili. Il mondo è piccolo, dopo tutto, e ogni giorno lo diventa sempre di più. Si può volare dall’altra parte dell’oceano in poche ore ed essere di ritorno a casa il giorno dopo, se necessario. Per i normali Cristiani di tutti i giorni le opportunità di impegnarsi in missioni internazionali a breve termine sono ora letteralmente illimitate. C’è a disposizione ogni angolo del mondo, basta chiedere alle agenzie di viaggi. Non abbiamo scuse per non diffondere le Buone Notizie.

Adesso, con Internet, il mondo è diventato ancora più piccolo. Oltre a telefoni e fax, qualunque credente con accesso a Internet può comunicare di persona con la gente praticamente in ogni paese della terra. Il mondo intero a portata di mano! Perfino molti villaggi remoti possono ricevere email, così ora potete condurre conversazioni di “e-vangelizzazione” con persone dall’altra parte del mondo, senza nemmeno lasciare casa vostra! Non è mai stato così facile nella storia realizzare il mandato di andare in tutto il mondo. Le grandi barriere non sono più la distanza, il costo o i trasporti. […] Il Grande Mandato è compito vostro e fare la vostra parte è il segreto di una vita piena di significato. — Rick Warren[2]

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Ciò di cui [Dio] ha bisogno è di mezzi migliori attraverso i quali rivelarsi; vite più ricche, più sincere e più sante attraverso le quali dimostrare il suo amore; personalità affinate più accuratamente per far arrivare al mondo la sua grazia. Non può predicare senza le nostre labbra, consolare senza il nostro aiuto, guarire senza le nostre mani, portare la verità senza i nostri piedi, rimuovere l’ombra senza la nostra fede e i nostri sforzi. Le opere invisibili per mezzo del visibile; il mondo invisibile ed eterno opera per mezzo di piccoli strumenti come noi! —Rufus M. Jones

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Come Cristiani abbiamo il compito di dare al mondo di oggi la buona notizia, il Vangelo, il messaggio dell’amore di Dio e della salvezza. Per farlo in modo che sia comprensibile è importante capire i cambiamenti fondamentali avvenuti nella società, che influenzano i valori di molte persone, la loro visione del mondo e la loro percezione del Cristianesimo. Riconoscere che questi cambiamenti sono profondi e portano con sé timore e insicurezze, oltre che scetticismo, può aiutarci a trasmettere meglio il messaggio, in maniera comprensibile alle persone che siamo incaricati di raggiungere.

Sappiamo che il Vangelo è un messaggio per il mondo moderno, ma trovare il modo di raggiungere le persone che non sono ancora state attirate a quell’insegnamento, o che per un motivo o per l’altro sono state scoraggiate dal riceverlo, è una sfida sempre più grande. Il mondo moderno è cambiato incredibilmente e rapidamente negli ultimi trent’anni e continua a farlo. Il secolarismo ha penetrato profondamente le sfere del pensiero e dell’autorità con valori che promuovono l’interesse personale e il materialismo, oltre ad altri valori che sono incompatibili con quelli cristiani e tradizionali e finiscono per minarli.

Per questo il fattore “tu” è così importante. Tu incarni il messaggio. Lo Spirito di Dio, lo Spirito Santo, lo Spirito di Gesù, dimorano in te. Chi sei, come vivi, l’amore che dimostri, la bontà, la compassione e la premura che manifesti, riflettono lo Spirito di Dio che vive dentro di te. Lo Spirito Santo invia la sua chiamata al cuore della persona a cui ti rivolgi, ma quella chiamata spesso viene avvertita mediante il tuo esempio. S’interessano perché vedono la tua luce e sentono il tuo calore. Questo provoca il desiderio di ascoltare quello che hai da dire e la fiducia necessaria ad accettare e credere quello che gli dici. Una delle nostre sfide come Cristiani, oggi, è vivere in maniera da permettere allo Spirito Santo di riflettersi così tanto attraverso di noi, che la gente sarà attratta e incuriosita dalla luce che vede in noi. Poi, avvicinandosi al calore di quella luce, si collegherà a Colui che è la luce del mondo e che darà loro la luce della vita. —Peter Amsterdam

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Il Vangelo non viene mai ascoltato nel vuoto o in isolamento, ma sempre con il sottofondo dell’ambiente culturale in cui uno vive. —William Lane Craig

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La vera santità non significa fuggire dal mondo; giace invece nello sforzo di incarnare il Vangelo nella vita di tutti i giorni, nella famiglia, a scuola e al lavoro, e nell’impegno sociale e politico. —Papa Giovanni Paolo II

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Il credente è il solo libro in cui Dio stesso scrive il Nuovo Testamento. —William Dell

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In un’epoca post-cristiana e scettica, l’amore che si può vedere è l’apologia più convincente. —J. D. Greer

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Anche se non vedete immediatamente i risultati della vostra testimonianza, in qualche maniera li state ottenendo. Lui ha promesso che la sua Parola non ritorna a vuoto; compirà ciò che Lui desidera.[3] Non vedrete alcuni dei risultati finché non arriverete in cielo, perché non sempre si conoscono i risultati dei semi che si piantano nel cuore di qualcuno, se, come o quando metteranno radice. Forse la persona a cui avete testimoniato finirà per trovare il Signore in seguito a qualcosa che avete detto, oppure la vostra testimonianza lavorerà nel suo cuore rendendola più aperta e ricettiva quando un altro cristiano le testimonierà più tardi.

Non possiamo aspettarci sempre di essere i seminatori e i mietitori, perché il Signore ha detto che alcuni piantano e altri annaffiano, ma è Lui che fa crescere.[4] A volte subentriamo nelle fatiche di altri e a volte altri entrano nelle nostre. A volte conduciamo al Signore persone che sono in preparazione da molto tempo, a cui forse per tutta la vita sono successe cose che il Signore ha usato per portarle gradualmente al punto in cui sarebbero state disposte a sottomettere a Lui la loro vita. A quel punto arriviamo noi e le invitiamo a ricevere Gesù, e lo fanno. Siamo stati semplicemente portati dal Signore in quel momento preciso della loro vita, dopo che hanno passato un lungo periodo di preparazione, così siamo in grado di mietere tutto quello che è stato seminato e annaffiato da altri.

A volte entriamo in scena in qualche momento del loro processo di crescita. Forse arriviamo all’inizio, come seminatori, e piantiamo il primo seme. O chissà, forse arriviamo da qualche parte in mezzo e annaffiamo il seme piantato nel loro cuore da qualcun altro. Rispondiamo a un’altra delle loro domande e mostriamo loro un po’ più di amore di Gesù, e questo continua a lavorare nel loro cuore anche se non indicano immediatamente quanto abbia significato per loro. Forse non li rivedremo più, ma la Parola e l’amore che abbiamo dimostrato opera nel loro cuore e il Signore usa tutto ciò come passo in più per attirarle a Sé. La loro salvezza sarà parzialmente il risultato della nostra fedeltà nel mostrar loro il suo amore e dar loro il suo messaggio. —Maria Fontaine


[1] BdG.

[2] La vita con uno scopo (Publielim, 2013 ISBN 9788887511710).

[3] Isaia 55,11.

[4] Vedi 1 Corinzi 3,6.


Titolo originale: Carrying Out the Great Commission. Pubblicato sull’Ancora in Inglese il 13 novembre 2014.

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