Compilazione
“Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla”.[1]
Come possiamo produrre più frutto? Che cosa ci dice il Signore?
Nel mondo moderno, l’etica del lavoro consiste nel realizzare e produrre, lavorando più sodo e più a lungo! La massima attenzione è destinata ai risultati ottenuti mediante lo sforzo dell’uomo. […] Ma il modo in cui Dio fa le cose ha l’approccio contrario, molto più orientato verso il procedimento e la relazione, che la prestazione e la produzione. Gli interessano dei risultati che Lui chiama “frutti”; ma non li vuole ottenere spingendoci, o incitandoci a lavorare di più e più a lungo.
Il Signore vuole fare le cose con noi e attraverso di noi, così che ogni risultato o prodotto venga dal nostro dimorare in Lui, visto che senza di Lui non possiamo fare nulla.
È il contrario della cultura in cui viviamo oggi e della natura umana in genere. […] La strada di Dio per il successo produce dei risultati a cui Lui dà valore, che non sono il [semplice] prodotto dei nostri sforzi, ma nascono da un rapporto intimo con Lui, in cui cerchiamo di vivere costantemente.
L’unico modo in cui possiamo portare frutto in abbondanza è capire il processo divino per farlo. Quando abbandoniamo i nostri sforzi, la nostra normale indipendenza umana, e cerchiamo la comunione con Lui, dimorando nella Vite, allora la sua potenza, la sua volontà e i suoi desideri si realizzeranno nella nostra vita, che poi darà frutti che rimarranno per l’eternità! —George Whitten[2]
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Cristo disse: “Io sono la vite, voi siete i tralci”. “Dimorate in Me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in Me”.
“Dimorate in Me”, abitate in Me, è una maniera bella e comprensibile per dirlo, ma altre traduzioni dicono: “rimanete in Me”. Il senso è “rimanete — ma rimanete per sempre”. È la chiamata del messaggio evangelico… Venite, ma venite per restare. Venite con convinzione e perseveranza. Venite permanentemente, per amor vostro e per quello di tutte le generazioni che vi seguiranno, e ci aiuteremo a vicenda a rimanere forti fino alla fine. —Jeffrey R. Holland[3]
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Sappiamo cosa vogliono dire le parole se non. Esprimono una condizione indispensabile, una legge inevitabile. “Il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me”. C’è un unico modo in cui il tralcio possa portare frutto. Non esistono altre possibilità; deve rimanere in costante comunione con la vite. Il frutto non ha origine da lui, ma dalla vite. […]
Gesù vuole invitarci ad allontanarci da noi stessi e dalla nostra forza, per avvicinarci a Lui e alla sua. […] Dimorare nella Vite, allora, non è nient’altro che la pacifica resa dell’anima che lascia che Gesù abbia tutto e faccia tutto, proprio come in natura il tralcio non conosce e non cerca altro che la vite. —Andrew Murray[4]
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Chi dice di dimorare in Lui, deve camminare anch’egli come camminò Lui. —1 Giovanni 2,6
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Il tralcio non può trovare la propria realizzazione lontano dalla Vite. Se il tralcio vuole aprirsi in gemme, fiori e frutti, deve trarre le sue risorse dalla Vite. Non ha una linfa sua. La sua forza vivificatrice e animatrice può venire solo dall’unione con la Vite.
[Allo stesso modo] l’uomo può giungere a essere pienamente se stesso solo con un’unione intima con Gesù. […] Se le sue possibilità devono diventare capacità, se le sue probabilità devono maturare in realtà, se il tralcio umano deve aprirsi in gemme, fiori e frutto, e se la vita deve ricevere la sua giusta corona, l’uomo deve arrivare a un’unione profonda e vigorosa con Gesù. —J. H. Jowett[5]
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Se dimorate in Me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. —Giovanni 15,7
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Gesù ha parlato di come portare frutto nella nostra vita, spiegando che ci riusciremo se dimoreremo in Lui e Lui in noi.
“Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me ed Io in lui, porta molto frutto”.[6]
Gesù ha anche detto: “Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità. […] In quel giorno conoscerete che Io sono nel Padre mio, e che voi siete in Me ed Io in voi”.[7]
Quando Gesù e lo Spirito Santo dimorano in noi, portiamo frutto. Se seguiamo le indicazioni dello Spirito Santo e siamo sensibili alle sue direttive, porteremo frutto. Se glielo consentiamo, Lui ci sposterà secondo la sua volontà. Ci guiderà. Ci mostrerà dove andare, cosa fare e come farlo. Se lo seguiremo e faremo ciò che ci indica, porteremo frutto.
Da quello che ha detto Gesù, il frutto che portiamo è collegato a come lo Spirito di Dio dimora in noi; da cui possiamo dedurre che è anche collegato a come seguiamo la direzione in cui lo Spirito Santo ci porta. Per te personalmente, dove lo Spirito ti guida, è anche il luogo in cui porterai frutto. Dove Dio ti guida, è dove dovresti andare. Quando lo seguirai, i frutti verranno.
Non è detto che siano frutti rapidi. Questo periodo della tua vita potrebbe essere come i primi anni del frutteto; esso porterà molto frutto in futuro, dopo un periodo di preparazione e di crescita. Oppure il Signore potrebbe indicarti molte cose diverse, alcune delle quali porteranno frutto rapidamente, altre che lo porteranno per una stagione e altre che lo porteranno più tardi ma per molto tempo. Ci potrebbero essere stagioni che richiederanno tanto lavoro senza frutti, seguito da molte stagioni produttive.
Alcuni elementi chiave per fare ciò che Dio ti indica sono: fede, fiducia e pazienza. Fede per seguirlo dove ti mostra di andare; fiducia che quando lo farai Lui ti aiuterà; pazienza di aspettare la stagione del raccolto.
Dimora in Lui e i tuoi frutti arriveranno. —Peter Amsterdam
[1] Giovanni 15,4–5.
[2] http://www.worthydevotions.com/christian-devotional/abide.
[3] https://www.lds.org/general-conference/2004/04/abide-in-me?lang=eng.
[4] Tratto e adattato da http://www.ccel.org/ccel/murray/true_vine.xi.html.
[5] Tratto e adattato da Brooks by the Traveler’s Way (London: H. R. Allenson, 1902).
[6] Giovanni 15,5.
[7] Giovanni 14,16–17.20.
Titolo originale: The Secret of the Vine. Tradotto da A. Maffioli e S. Marata.
Pubblicato sull’Ancora in Inglese nel settembre 2014.
Letto in Inglese da Gabriel Garcia Valdivieso. Musica di Michael Dooley.