Amante dell’anima nostra

Agosto 28, 2014

Compilazione

Io ti fidanzerò a me per l’eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità, in benevolenza e in compassioni. Ti fidanzerò a me in fedeltà, e tu conoscerai il Signore. —Osea 2,19,20[1]

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La Bibbia esprime in moltissimi punti i rapporti d’amore che Dio ha con noi — come Padre, marito e amico — a partire dalla Genesi fino all’Apocalisse. Quando nel Giardino dell’Eden Adamo ed Eva volsero le spalle a Dio e si ribellarono contro di Lui, vediamo immediatamente qualcosa che segnò il corso dei secoli, perché la reazione di Dio non fu: “Che cosa avete fatto?”, ma “Dove siete?”[2] E tutto il resto della storia è il fatto che Dio ci ha riconquistato, pagando Lui stesso il prezzo e rendendoci possibile stare con Lui. È una grande storia d’amore, l’avventura epica di un innamorato che va in cerca della sua sposa, Dio che corteggia e conquista l’umanità. È una realtà mozzafiato che ci sommerge, nella Parola di Dio, con la sua chiamata a vivere una relazione con Lui. —Andy Bannister e Tanya Walker[3]

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Come fai a sapere che Dio ti ama? Te ne dà molte prove: Dio dice che ti ama; non sei mai lontano dal suo sguardo; si preoccupa di ogni particolare della tua vita; ti ha dato la capacità di godere di piaceri d’ogni tipo; ha degli ottimi piani per la tua vita; ti perdona ed è pieno di pazienza amorevole nei tuoi confronti. Dio ti ama infinitamente più di quanto tu possa immaginare.

L’espressione più grande di questo è il sacrificio del Figlio di Dio per te: “Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi”.

Dio non è uno schiavista crudele o un bullo che usa la forza bruta per costringerci a sottometterci a Lui. Non cerca di spezzare la nostra volontà, ma ci corteggia affinché ci offriamo spontaneamente a Lui. Dio è un innamorato e un liberatore; arrendersi a Lui offre libertà, non schiavitù. Quando ci arrendiamo completamente a Gesù, scopriamo che Lui non è un tiranno, ma un salvatore; non un padrone, ma un fratello; non un dittatore, ma un amico. —Rick Warren[4]

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Così dunque, fratelli miei, anche voi siete morti alla legge mediante il corpo di Cristo per appartenere a un altro, che è risuscitato dai morti, affinché portiamo frutti a Dio. —Romani 7,4[5]

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Non dovrebbe sorprenderci che Dio si definisca nostro Amante, perché nella Bibbia chiama sua sposa la Chiesa — cioè noi e tutti quelli che sono uniti a Lui nella salvezza. E ovviamente sposa e sposo — marito e moglie — dovrebbero essere amanti. Vuole che lo amiamo con tutto il nostro cuore, la nostra anima, la nostra mente e la nostra forza — con tutto quello che è in noi. Se lo amiamo così, non penseremo a Lui solo come a un amico, ma sarà anche il nostro amante. Vuole che lo desideriamo, che bramiamo la sua Parola, la sua voce e il suo amore. Vuole che proviamo un desiderio ardente per Lui, un bisogno disperato di stare e comunicare con Lui. —Maria Fontaine

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Poiché il tuo creatore è il tuo sposo; il suo nome è: il Signore degli eserciti; il tuo redentore è il Santo d’Israele, che sarà chiamato Dio di tutta la terra. —Isaia 54,5[6]

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Dio ha dato vita alla sua chiesa, una sposa che scoppia di energia e di un amore appassionato per il suo Sposo — con un corpo bello, vivo, animato e caldo, che reagisce con rapidità, ardore e fervore al suo minimo cenno — e che è estasiata dal suo amore! È forte e può concepirgli molti figli, quando è riempita dai semi della sua Parola. —David Brandt Berg

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Gesù ci rivela un Dio che è amore. Da solo, chi di noi potrebbe concepite l’idea di un Dio che ama e desidera essere amato? Chi è stato educato in una tradizione cristiana potrebbe non avvertire lo shock del messaggio di Gesù, ma in realtà l’amore non è mai stato un modo normale di descrivere ciò che avviene tra gli esseri umani e Dio. […] Aristotele affermò rudemente: “Sarebbe davvero un’affermazione eccentrica, se qualcuno dicesse di aver amato Zeus” — o che Zeus ha amato un essere umano, se è solo per quello. Invece, con un sorprendente contrasto, la Bibbia cristiana afferma che “Dio è amore” e cita l’amore come motivo principale per l’avvento di Gesù sulla terra: “In questo si è manifestato l'amore di Dio verso di noi, che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinché noi vivessimo per mezzo di Lui”. Come scrisse Soren Kierkegaard: “L’uccello sul ramo, il giglio nel prato, il cervo nella foresta, il pesce nel mare e innumerevoli persone piene di gioia cantano: Dio è amore! Ma sotto a tutte queste voci di soprano, come sostenuto da una parte di basso, risuona il de profundis del sacrificio: Dio è amore”. Le stesse storie di Gesù a proposito dell’amore divino esprimono quasi una qualità disperata. In Luca 15 parla di una donna che cerca tutta la notte finché trova una moneta preziosa, e di un pastore che cerca nel buio fino a trovare una pecora che si era smarrita. Ogni parabola termina con una scena di giubilo, un festeggiamento in cielo per la notizia di un altro peccatore ritornato a casa.

In sintesi, da Genesi 3 ad Apocalisse 22 la Bibbia racconta la storia di un Dio travolto dal desiderio di riprendersi la sua famiglia. Dio fece la mossa decisiva per la riconciliazione quando mandò suo Figlio a fare il suo lungo viaggio verso il pianeta Terra. L’ultima scena della Bibbia, come la parabola del figlio perduto, termina nel giubilo, con la famiglia nuovamente riunita. In altri punti, i Vangeli fanno notare fino a che punto Dio si spinse per realizzare quel piano di soccorso e di amore. Questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che Lui ha amato noi e ha mandato suo Figlio come sacrificio espiatorio per i nostri peccati. Nessuno ha amore più grande di questo: di dare la vita per i suoi amici. Poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Figlio unigenito. Gesù incarna la promessa di un Dio che si spingerà fino al limite per riconquistarci. E uno dei più grandi risultati di Gesù è stato quello di renderci in qualche modo amabili agli occhi di Dio. —Philip Yancey[7]

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Il bene più grande sulla terra è Dio. L’unico obiettivo che Dio ha per noi è Se stesso.

La Buona Notizia — anzi, la migliore al mondo — è che puoi avere Dio. Credi che Dio sia la cosa più grande al mondo che si possa sperimentare? […] Le cose migliori nella vita sono i doni di Colui che ci ama fermamente. Ma ecco una domanda importante che dobbiamo farci: proviamo amore per Dio o solo per le cose che ci dà? Immagina come ti sentiresti se tuo figlio ti dicesse: “Non ti voglio veramente bene, né voglio il tuo amore, ma in realtà vorrei la mia paghetta”. Al contrario, che regalo meraviglioso è quando la persona cui vuoi bene ti guarda negli occhi e dice: “Ti amo. Non la tua bellezza, non i tuoi soldi, la tua famiglia o la tua automobile. Amo te”.

Il nostro amore per Lui nasce sempre dal suo amore per noi. Tu ami questo Dio che è tutto, oppure ami solo tutto quello che ti dà? Sai con certezza e credi che Dio ti ama individualmente, personalmente e intimamente? Lo vedi e lo conosci come Abba, Padre? —Francis Chan[8]


[1] NR.

[2] Genesi 3,9.

[3] Islam in Context (Grand Rapids, MI: Baker, 2003).

[4] La vita con uno scopo (Publielim, Milano; www.publielim.org. ISBN: 9788887511710).

[5] LND.

[6] NR.

[7] The Jesus I Never Knew (Grand Rapids, MI: Zondervan), 267–268.

[8] Crazy Love (Colorado Springs, CO: David C. Cook, 2013), 64.


Titolo originale: Lover of Our Souls. Tradotto da A. Maffioli e S. Marata.
Pubblicato sull’Ancora in Inglese nell’agosto 2014.
Letto in Inglese da Carol Andrews. Musica di Michael Dooley.

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