Opposizioni o opportunità?

Aprile 28, 2014

Compilazione

Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, Io ho vinto il mondo. —Giovanni 16,33

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Mentre svolgiamo fedelmente la nostra missione di raggiungere il mondo con il messaggio, possiamo aspettarci di incontrare di tanto in tanto qualche forma di opposizione sul nostro cammino. Opposizione e avversità sono un fatto della vita, nel nostro servizio per il Signore.

Come cristiani, ci viene chiesto d’imparare a sostenere tranquillamente le avversità ed essere pronti ad affrontare con un atteggiamento di fede le sfide che esse c’impongono. Questo ci permetterà di essere pronti spiritualmente, mentalmente ed emotivamente non solo a superare le tempeste, ma anche ad aspettarci che il Signore modifichi per il nostro bene perfino circostanze apparentemente negative, trasformandole in opportunità per promuovere il suo lavoro. Possiamo affrontare i venti delle avversità con la fiducia incrollabile che Gesù ha uno scopo e un piano in ogni difficoltà che si presenta nella nostra vita.

Chiedere al Signore quale sia la sua prospettiva sulle sfide che ci troviamo davanti e in che modo vuole guidarci per reagire adeguatamente e preventivamente, ci permette di affrontare con tranquillità le avversità e le opposizioni, incanalando la nostra energia e i nostri sforzi verso le soluzioni e le vittorie.

Quando affrontiamo delle avversità non vuole per forza dire che abbiamo commesso qualche errore o fatto qualcosa di sbagliato. Se trascuriamo di operare in preghiera e consigliandoci con quelli che il Signore mette nella nostra vita come consiglieri saggi, e se non restiamo in sintonia con il Signore, potremmo finire per prendere decisioni imprudenti, senza averci pregato sopra; potremmo fare degli sbagli e ci sarebbero delle lezioni da imparare. Ma non sempre questo è causa di avversità. Se preghiamo e affidiamo la nostra vita e il nostro lavoro al Signore, ma incontriamo opposizione o conflitti da parte di qualcuno, allora dobbiamo “considerare una grande gioia quando ci troviamo di fronte a prove di vario genere, sapendo che la prova della nostra fede produce costanza. E la costanza completi l'opera sua in noi, affinché siamo perfetti e integri, senza mancare di nulla”.[1]

Comunque vadano le cose, dovremmo aspettarci per fede di superare le difficoltà e di uscire dall’esperienza migliori di prima, in un modo o nell’altro — più forti, più saggi, o in grado di dare una buona testimonianza o di continuare a fare progressi nonostante la crisi. Possiamo accettare le sfide e accogliere l’opportunità di cavalcare l’onda delle avversità e uscirne più forti delle difficoltà. —Maria Fontaine

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Tutti i grandi della fede, uomini e donne, e perfino degli idealisti non necessariamente religiosi affrontarono opposizione e avversità nella vita, sotto molte forme e in proporzioni diverse. La testimonianza della loro vita spesso comprende la lotta nelle avversità, il rifiuto di essere influenzati dalle opposizioni e il progresso deciso nella loro chiamata e nella loro missione. Avevano uno scopo e sapevano che non l’avrebbero ottenuto su un vassoio d’argento. L’opposizione si era presentata sotto molte forme: politica, da parte di chi proteggeva i suoi interessi finanziari, da parte delle potenze religiose dei loro giorni, da parte di amici e parenti, da parte di mezzi di comunicazione ostili o delle istituzioni educative.

Chiunque aspirasse a ottenere qualcosa d’importante in questo mondo, per provocare grandi cambiamenti e miglioramenti, dovette affrontare grandi sfide e forte opposizione. Chi lottò per i diritti dei bambini a ricevere un’educazione e a non lavorare fin da piccoli affrontò opposizione. Chi lottò per l’uguaglianza razziale affrontò una continua opposizione. Chi lottò per la fine della schiavitù dovette affrontare i ricchi di quei tempi. Chi lottò per dare la possibilità alla gente comune di leggere la Bibbia affrontò opposizione e persecuzione da parte delle potenze religiose dell’epoca. E così via.

Chi predica un messaggio di salvezza, fede e verità spesso incontra l’opposizione del mondo e del suo status quo. —Gesù, in profezia

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Filippesi 2,13 dice: “È Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo”. E 1 Tessalonicesi 5,24 dice: “Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo”. Queste promesse ci danno una libertà meravigliosa, perché concentrarci su ciò che Dio fa attraverso di noi ci toglie la pressione di dosso e la mette su di Lui. Il nostro compito è fare un passo di fede, dipendendo da Dio e confidando che realizzerà il suo proposito in qualsiasi modo voglia usarci per farlo.

Questo non vuol dire che tutto filerà liscio. Dovunque si porti avanti il lavoro di Dio possiamo aspettarci che ci sia opposizione, non solo sul campo di missione, ma anche nelle nostre case e nelle nostre comunità. Ci saranno sempre trappole e ostacoli, ma quando Cristo è la nostra forza le difficoltà accresceranno il nostro impegno e non solo impareremo da esse, ma in esse faremo esperienza delle risorse illimitate di Cristo. Non saremo mai chiamati a svolgere un compito senza essere equipaggiati e potenziati da Cristo; è in questo che giace la nostra fiducia: non in quello che facciamo, ma in quello che Gesù fa attraverso di noi. —Charles Price

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L’avversità è un’istruttrice severa, inviataci da chi ci conosce meglio di quanto conosciamo noi stessi e per giunta ci ama di più. Chi lotta contro di noi rinfranca il nostro coraggio e intensifica le nostre capacità. Questo conflitto con le difficoltà ci fa conoscere meglio il nostro soggetto e ci obbliga a considerarlo in tutte le sue implicazioni. Non ci permetterà di essere superficiali. —Edmund Burke

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Le difficoltà sono il biglietto d’ingresso al gioco della vita. A volte, però, non possiamo fare a meno di sospettare che la vita sarebbe più piacevole senza tutti i fastidi. È quello che pensi anche tu? Prima di rispondere, considera quanto segue.

In un mondo privo di ostacoli non ci sono campioni; senza sofferenza non ci sono santi; senza battaglie non ci sono vittorie; senza pioggia non ci sono arcobaleni. Non sembra che un mondo che include il dolore dia più soddisfazioni di uno che non l’include? Non è forse necessario il calore per produrre l’oro? Non sono forse necessarie pressione e levigatura per produrre diamanti, e avversità per produrre un carattere forte?

Ecco come Henry Ford manifestò lo stesso sentimento: “La vita è una serie di esperienze, ognuna delle quali ci fa crescere, anche se a volte è difficile rendersene conto. Dobbiamo imparare che gli insuccessi ci aiutano a fare passi avanti”. —Chuck Gallozzi


[1] Giacomo 1,2–4.


Titolo originale: Opposition or Opportunity. Tradotto da A. Maffioli e S. Marata.
Pubblicato sull’Ancora in Inglese il 22 aprile 2014.
Letto in Inglese da Tina Miles.

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