Un’anima che desidera di più

Marzo 12, 2014

Lysa TerKeurst

 

(Riporto qui in Inglese un breve estratto dal mio libro What Happens When Women Say Yes to God [Cosa succede quando una donna dice di sì a Dio] — la storia di come ho iniziato questo lungo percorso del “dire di sì”. Ho pensato che potesse parlare al cuore di qualcuno oggi.)


Tutto cominciò il giorno in cui Dio mi disse di regalare la mia Bibbia.

Ero esausta dopo aver viaggiato e parlato a una conferenza. Tutto quello che volevo fare era arrivare alla mia poltrona sull’aereo e sistemarmi per bene per un lungo pisolino invernale. Immaginate il mio enorme piacere nello scoprire di essere l’unica persona nella mia fila. Stavo per chiudere gli occhi, quando all’ultimo minuto arrivarono due passeggeri che occuparono i loro posti nella stessa fila.

Con riluttanza decisi di rinunciare al mio pisolino. L’ultima cosa di cui avevo bisogno era addormentarmi e mettermi a russare, o, peggio ancora, svegliarmi con la testa appoggiata alla spalla del mio vicino. No, non avevo bisogno di un altro momento imbarazzante, così estrassi dalla borsa un manoscritto e cominciai a leggere.

“Su cosa sta lavorando?” mi chiese l’uomo. Gli spiegai che ero una scrittrice e stavo lavorando a un libro intitolato Condurre le donne al cuore di Dio. Sorrise e disse che secondo lui Dio era un argomento molto interessante. Mi dichiarai d’accordo e gli chiesi quali fossero le sue convinzioni. Dopo un momento, mi ritrovai a infilare le mani nella borsa per estrarne la mia Bibbia e mostrargli alcuni versetti chiave che affrontavano le questioni che gli interessavano. Continuò a farmi domande e io continuai a pregare che Dio mi desse le risposte.

Tutt’a un tratto sentii che Dio voleva che gli dessi la mia Bibbia. Ora, questa non era una Bibbia qualsiasi. Era la Bibbia che usavo ogni giorno, con sottolineature, evidenziature e appunti, rigata dalle mie lacrime. I miei figli ci avevano perfino fatto dei disegni. Cominciai a discutere con Dio nella mia mente, ma il suo messaggio era chiaro. Dovevo dare via la mia Bibbia.

Tolsi alcuni vecchi notiziari della chiesa e altri foglietti, feci un respiro profondo e la misi nelle mani dell’uomo. “Vorrei darle la mia Bibbia”, dissi. Stupito, fece per restituirmela, dicendo che non poteva proprio accettare un simile dono. “Dio mi ha detto di dargliela”, insistetti. “A volte il Dio dell’universo fa una pausa in mezzo a tutta la sua creazione, per toccare il cuore di una persona. Oggi questa pausa è per lei”.

L’uomo prese la Bibbia e fece due promesse: la prima, che l’avrebbe letta, e la seconda, che l’avrebbe passata a qualcun altro, facendo la stessa cosa che avevo fatto io per lui.

Prima di rendermene conto, l’aereo era atterrato e ci stavamo salutando. Mentre m’infilavo nel corridoio, preparandomi a sbarcare, la donna che era seduta dall’altro lato del signore a cui avevo parlato allungò una mano e mi prese per il braccio. Aveva guardato fuori dal finestrino per tutto il tempo in cui noi avevamo parlato e pensavo che ci avesse ignorato. Ma il suo viso rigato di lacrime raccontava una storia diversa.

In un tono così basso che facevo fatica a sentirla, sussurrò: “Grazie. Le cose che ha detto oggi mi hanno cambiato la vita”. Appoggiai una mano sulla sua e le risposi sussurrando: “Non c’è di che”. Poi mi venne un groppo in gola e gli occhi mi si riempirono di lacrime. Non avevo un’altra Bibbia da regalare, così le diedi uno dei miei libri e la salutai con un abbraccio.

Qualcuno ha detto che dobbiamo parlare a tutto il mondo di Gesù, usando le parole, se necessario. Ho visto questa enorme verità prendere vita. Anche se non avevo parlato di Gesù a quella signora, lei l’aveva visto grazie alla mia ubbidienza.

È una cosa che rende umili. È una cosa profonda.

Quel giorno, riuscii a stento a trattenere le lacrime, mentre scendevo dall’aereo. I cuori di tre persone erano radicalmente cambiati.

Cedo che quell’uomo abbia conosciuto Gesù come suo Signore e Salvatore. Credo che lo stesso valga per quella signora. Ma anche il mio cuore fu profondamente cambiato. Se da una parte ero più che felice per quello che Dio aveva fatto, dall’altra ero anche addolorata per il diluvio di ricordi delle volte in cui avevo detto di no a Dio.

Che cosa tragica perdere gli appuntamenti divini.

Continuavo a chiedermi: Quante volte ti ho detto di no, Signore? Quante volte ho ignorato l’appuntamento che avevi organizzato per me, perché ero troppo stanca, insicura, esitante, occupata o egoista, e ho perso l’occasione di sperimentarti?

Innalzai il mio cuore al Signore e sussurrai: “Ti prego di perdonarmi per tutti quei no. Ora ti dico di sì, Signore. Ti dico di sì ancora prima di sapere che cosa potresti chiedermi di fare. Voglio semplicemente che tu possa vedere in me un cuore da sì”.

Parecchi minuti dopo essere scesa dall’aereo, stavo zigzagando in mezzo alla folla, cercando di trovare il punto d’imbarco per il mio volo di collegamento, quando rividi quel signore. Si fermò per dirmi che aveva pregato e ringraziato Dio per quello che era successo sull’aereo. Ci siamo scambiati i biglietti da visita e, anche se vivevamo in stati diversi, sapevo che ci saremmo tenuti in contatto.

Circa un mese dopo mi telefonò per dirmi che la sua vita era totalmente cambiata. Aveva preso una settimana di ferie per leggere la Bibbia e aveva già condiviso la sua testimonianza con molte persone.

Quando mi disse questo, rimasi a bocca aperta. Non riuscivo a dirgli che non avevo mai preso una settimana di ferie per leggere la Bibbia. Decisamente Dio gli stava alle calcagna in maniera seria!

Quando gli chiesi quale fosse il suo versetto preferito, mi rispose che era Proverbi 3,5-6: “Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed Egli appianerà i tuoi sentieri”. Immediatamente pensai: Fiuu! Guarda come Dio ha già risposto a questo mio nuovo amico!”

Mi disse anche che dopo aver letto le Scritture si era reso conto di aver bisogno di una chiesa, così aveva deciso di visitarne una grande nella sua città. Mentre ci andava, era passato davanti a un’altra chiesa e aveva avuto la forte sensazione di tornare indietro e fermarsi lì.

E così fece.

Entrò, si sedette, aprì il giornalino della chiesa e rimase stupefatto. C’era la mia foto e l’annuncio che avrei parlato a una prossima conferenza per le donne. Mi disse che sentiva che ancora una volta Dio si era preso una pausa solo per lui.

Quel giorno sull’aereo, quando Dio mise nel mio cuore il desiderio di dare la mia Bibbia a quell’uomo, non sapevo cosa sarebbe successo. Per quel che ne sapevo, avrebbe potuto buttare la Bibbia nel primo cestino. Normalmente, avrei potuto trovare mille scuse per non dar via la mia Bibbia, ma quel giorno in me era cambiato qualcosa. Quel giorno, per la prima volta, avevo veramente sentito la vocazione di una donna che dice di sì a Dio: “Qualsiasi cosa Dio dica di fare, falla”.

Pubblicato martedì 9 luglio 2013 su www.lysaterkeurst.com. © 2014 Lysa TerKeurst. All Rights Reserved. Traduzione non ufficiale. Lysa TerKeurst è una conferenziera e un’autrice di besteller per le edizioni del New York Times; è presidente della Proverbs 31 Ministries.


Titolo originale: A Soul that Longs for More. Tradotto da A. Maffioli e S. Marata.
Pubblicato sull’Ancora in Inglese il 19 febbraio 2014.

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