Compilazione
Sta’ in silenzio davanti all’Eterno e aspettalo. —Salmi 37,7
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Che cosa significa esattamente “riposare in Gesù”? Significa confidare che, una volta che gli avete chiesto di fornire delle soluzioni ai vostri problemi o di aiutarvi con il lavoro che dovete fare, Lui prenderà controllo e lo farà. Significa confidare che vi indicherà cosa potete fare per affrontare la situazione, che vi darà la forza di fare la vostra parte mentre Lui farà il resto, quello che non potete fare. Significa fare un passo indietro dai problemi e dal lavoro, chiudendo fuori il mondo che vi circonda e lasciando che il vostro spirito riceva nuova forza grazie alla comunione con Lui.
In breve, riposare in Gesù significa affidargli le questioni e poi confidare in Lui per i risultati. In quel modo non sarete sotto pressione, perché sarà Lui a portare i pesi, non voi. Avrete ancora da fare, ma il vostro lavoro più importante sarà la parte spirituale, la preghiera, la fede e la fiducia. Quando vi concentrerete su quello, metterete in moto nel mondo spirituale degli ingranaggi che hanno la capacità di causare risultati molto più grandi nel mondo materiale. —Maria Fontaine
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Nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza. —Isaia 30,15
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Dio non si mantiene lontano mentre io mi sforzo di parlare. Gli importa di me abbastanza da stare ad ascoltare con attenzione. Traduce le mie parole stentate e ascolta ciò che ho veramente dentro. Ode i miei sospiri e miei incerti tentativi d’esprimermi, e per Lui sono una prosa elegante. —Timothy Jones
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La mia presenza andrà con te, e ti darò riposo. —Esodo 33,14
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Un giorno mio figlio è venuto e ha infilato la sua testolina dentro il mio studio. Sapeva benissimo che non doveva disturbarmi durante le ore di lavoro e la sua coscienza lo tormentava un po’; eppure ha sgranato quei suoi occhioni dolci da bambino, mi ha guardato e ha detto: “Papà, se mi lasci stare qui con te starò seduto tranquillo senza muovermi”. Ogni padre saprà che a questo punto, dopo aver toccato il mio cuore di genitore in quel modo, ha ricevuto il permesso di farlo.
Questa piccola esperienza mi ha dato molto da pensare. Non è in quel modo che ci sentiamo spesso nei confronti del nostro Padre Celeste? Ci piace tantissimo stare con Lui, così, semplicemente alla sua presenza! Oltretutto, non lo disturbiamo mai, non importa quando o quante volte ci presentiamo davanti a Lui. —Ole Hallesby[1]
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Getta sull’Eterno il tuo peso, ed Egli ti sosterrà. —Salmi 55,22
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La pace non viene dalla mancanza di problemi, ma dalla presenza di Dio. —Anonimo
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La nostra vita quotidiana può facilmente riempirsi di stress, tensione e confusione; ma in qualsiasi momento possiamo fermarci e sgattaiolare via, stando alla presenza di Dio in preghiera e meditazione, trovando in quel luogo pace e rinnovamento. —Maria Fontaine
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Fermati, cuore irrequieto, perché la pace è il sorriso di Dio,
il suo amore può raddrizzare ogni torto e riconciliare ogni dolore.
Ama, ama soltanto, ama e attendi tranquillo ancora un po’.
—Edith Willis Linn
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Cosa deve fare un credente nei momenti più bui? Fermarsi ad ascoltare. Confidi nel nome del Signore e si affidi al suo Dio. Si sieda in silenzio, come dicono le Scritture; si fermi e ascolti. La prima cosa da fare è non far niente, fermarsi. È una cosa contraria alla natura umana, ma è la cosa più saggia da fare. Quando non sei sicuro di cosa fare, non buttarti alla cieca nella prima cosa che ti capita, sperando per il meglio.
Fermati e guarda cosa farà Dio. Quando stiamo quieti e confidiamo in Dio, Lui può mettersi all’opera. Le nostre preoccupazioni spesso gli impediscono di fare tutto il possibile per noi. Se la nostra mente è distratta e il nostro cuore ansioso, non siamo nelle condizioni migliori per lasciargli fare molto per noi. La pace di Dio deve calmare la nostra mente e portare riposo al nostro cuore.
Prendi la mano di Dio e fatti guidare da Lui nella luce brillante del suo amore. Fermati, lascia che si metta all’opera per te. “Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento” – stando quieti davanti a Lui – “e la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù”. [2]—Virginia Brandt Berg
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Resta dunque un riposo […] per il popolo di Dio. Diamoci da fare dunque per entrare in quel riposo. —Ebrei 4,9-11
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Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero. —Matteo 11,28-30 NR
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Oh, come è divinamente dolce entrare nel segreto rifugio della sua presenza, e dimorare nella sua tenda! —David Breinerd (1718–1747)
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Non c’è altro posto in cui la mente possa rinnovarsi più pienamente che nel segreto luogo della preghiera, da soli con Dio. Quando ci appartiamo dalle cose materiali che ci distraggono e ci infastidiscono e in quel luogo, alla presenza di Dio, rivolgiamo la mente alle cose divine, allora la forza trasformatrice di Dio comincia a far leva su di noi e noi veniamo cambiati, rinnovati. —Virginia Brandt Berg
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Quelli che sperano nell’Eterno acquistano nuove forze, […] corrono senza stancarsi. —Isaia 40,31
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Gettando su di Lui ogni vostra preoccupazione, perché Egli ha cura di voi. —1 Pietro 5,7 NR
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E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. —Filippesi 4,7 NR
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Dobbiamo imparare a conoscere Gesù così bene da sentirci tranquilli dopo aver lasciato a Lui le nostre difficoltà. Conoscere Gesù in questo modo è un prerequisito per ogni preghiera sincera. Questo, dunque, è ciò che lo spirito della preghiera cerca d’insegnarci.
Poiché così facendo impariamo a conoscere Gesù sempre meglio, le nostre preghiere diventano conversazioni tranquille, serene e confidenziali con Lui, il nostro miglior Amico. Parliamo di ciò che abbiamo in testa, che si tratti dei nostri bisogni o di quelli degli altri. Proviamo una pace e una sicurezza meravigliose quando gli affidiamo le nostre difficoltà, piccole e grandi. Non solo Lui è sollecito nell’occuparsi del nostro benessere, ma sa anche che cosa è meglio per noi.
Soprattutto, la nostra vita di preghiera sarà più tranquilla quando avremo compreso sul serio di aver fatto tutto il possibile parlandone a Lui. Da quel momento avremo affidato la questione a Lui, quindi sarà sua responsabilità…
Un po’ di tempo con Gesù,
ah, come calma l’anima
e unisce tutti i fili della vita
in un unico perfetto insieme.
—Ole Hallesby (1879–1961)
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Realizzerete di più se passerete più tempo “nella cameretta”,[3] da soli con Dio. Se non state in silenzio e provate a cercare il Signore, come farete a ricevere qualcosa da Lui? Sono pienamente convinto di aver ricevuto più cose dal Signore, da solo e in silenzio, che in qualsiasi altro modo, perché quando siamo soli Lui può parlarci e noi possiamo dedicargli tutta la nostra attenzione e il rispetto dovutogli e sentire cos’ha da dire.
Perfino Gesù dovette uscire all’alba, prima dei suoi discepoli, e camminare sulle colline o sul monte per stare da solo con Dio e ricevere ordini da suo Padre.[4] Se lo stesso Gesù dovette farlo, quanto più dobbiamo farlo noi!
Dovrai metterti tranquillo in silenzio da solo – da qualche parte, in qualche modo, in qualche momento, – se vuoi sentire la voce del Signore. Devi sapere che tu non puoi farlo, e desiderare disperatamente la risposta di Dio, smettere tutto il resto e ascoltare!
(Preghiera:) Aiutaci, Gesù, a ricordare che non possiamo andare avanti senza la visione celeste che ci dai. Abbiamo tutti bisogno di passare più tempo da soli con Te, di riposare tra le tue braccia e di stare con Te, di poter pensare e pregare da soli con Te, di avvicinarci a te senza tutte le altre distrazioni. Grazie, Gesù —David Brandt Berg
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“Fermati”, anima mia, perché così comanda il Signore:
se pur la via sembra bloccata, lasciala alle sue sagge mani;
il suo braccio è potente e spartisce le onde.
“Fermati”, anima mia, “fermati” e vedrai
come Dio può operare “l’impossibile” per te,
perché con grande liberazione viene la sua salvezza.
Non essere impaziente, ma fermati in silenzio;
anche se circondata da ogni lato,
in modi che il tuo spirito non comprende.
Dio non può aprire la via finché non sarai ferma,
per operare in te la sua santa volontà
e piegare a Sé il tuo cuore e la tua mente.
“Fermati”, anima mia, perché quando lo sarai,
Dio potrà rivelarsi a te; finché in te scorrere
potranno il suo amore, la sua luce e la sua vita:
nella pace Dio si muoverà in te, per raggiungere
le anime intorno. Attraverso te potrà insegnare
le sue lezioni e nella debolezza mostrare la sua forza.
“Fermati”: è un passo più grande di fede e di riposo.
“Fermati e riconosci” che tuo Padre sa qual è
la via migliore per guidare un figlio nella terra beata,
una terra felice dove scorrono le acque chete,
dove le anime assetate trovano il loro sollievo
e “conoscono il loro Dio”, e lo lodano per i suoi piani.
—Scelto da Lettie Burd Cowman, di autore anonimo
[1] Ole Hallesby (1879–1961), norvegese, era un insegnante cristiano che passò due anni in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Questi brani sono tratti dal suo libro Prayer (Preghiera) e tradotti dalla versione inglese di C. J. Carlsen, pubblicata nel 1948.
[2] Filippesi 4,6–7.
[3] Matteo 6,6.
[4] Marco 1,35.
Titolo originale: Be Still. Tradotto da A. Maffioli e S. Marata.
Pubblicato originariamente sull'Ancora in Inglese il 4 febbraio 2014.
Letto in Inglese da Simon Peterson. Musica di Michael Dooley.