La lampada

Febbraio 6, 2014

David Brandt Berg

Anima mia, riposati in Dio solo, perché la mia speranza viene da Lui. —Salmi 62,5

C’è un errore comune tra gli operatori cristiani ed è quello di lavorare troppo, al di là delle loro capacità. Dovrebbero risparmiare le forze per se stessi e per il loro Signore. Quando sono stanchi, devono riposare. Quando sono esausti, a volte devono solo ritirarsi dalla mischia e lasciare la battaglia ad altri. Devono sapere quando combattere e quando fermarsi, quando dare e quando risparmiare, quando lavorare e quando riposare, quando dare agli altri e quando pregare. Quando salvano gli altri, in effetti non possono salvare se stessi, ma ci sono momenti in cui devono salvare se stessi se vogliono salvare altri e poi altri e altri ancora.

A volte devono scegliere tra ciò che è bene e ciò che è meglio per il regno. Soprattutto, devono riservare ciò che hanno di meglio per il Signore, dare del loro meglio allo Sposo e riservargli il primo posto. Dobbiamo riservare il primo posto a Lui, al suo amore, al tempo da passare insieme. Dobbiamo imparare tutti a riposare tra le sue braccia e a non lavorare così tanto nelle nostre sole forze. Dobbiamo imparare a riservare al Signore quello che abbiamo di meglio.

“Nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza”.[1] “Getta sull'Eterno il tuo peso, ed Egli ti sosterrà”.[2] “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero”.[3] A volte cerchiamo di portare troppe cose, di fare troppo. Dobbiamo lasciare più cose al Signore. “Getta sull’eterno il tuo peso, ed Egli ti sosterrà. Confida nell'Eterno e fa' il bene, abiterai nel paese e vi sarai nutrito in abbondanza”,[4] perché ti sostenterà.

Poiché la forza viene dall’Eterno che dona a tutti generosamente senza rinfacciare.[5] Se gli chiedete un pane, vi dà forse una pietra? Oppure se gli chiedete un pesce, vi dà un serpente? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che lo amano, per sostentarli.[6]

Dobbiamo imparare tutti a dipendere di più dal Signore, a lasciar fare più cose a Lui. Non possiamo fare tutto; è umanamente, fisicamente impossibile fare tutto! Dovete fare solo il possibile giorno per giorno e lasciare il resto al Signore. Se non potete farlo voi, deve farlo Lui. “Egli ama, Egli sa, gli sta a cuore. Niente può offuscare la sua verità. Egli dà le cose migliori a chi riserva il meglio a Lui”.

Aiuta ognuno di noi a imparare a distribuire il nostro tempo in modo da riservare il meglio a Te, Signore, e a riposare in Te dalle nostre fatiche, così che potrai darci la tua forza, quella forza che possiamo trovare solo tra le tue braccia e nel tuo amore, quando diamo a Te ciò che abbiamo di meglio.

“E troverete riposo per le vostre anime”.[7] Poche persone capiscono che l’anima è un corpo con uno spirito. Se non riposiamo nello Spirito, possiamo esaurirci nel corpo; dobbiamo imparare a riposare nello Spirito per salvare i nostri corpi, così che avremo la forza di aiutare gli altri. Perché la forza viene dall’Eterno, che ha fatto il cielo e la terra, che ha fatto il nostro corpo e che sa di che cosa abbiamo soprattutto bisogno: pace, comunione con Lui e nutrimento dalla sua Parola.

Dobbiamo partecipare dei frutti, prima di poter nutrire altri. Non possiamo nutrirli se non ci siamo prima nutriti noi. Dobbiamo nutrire la nostra anima, prima di poter spezzare il pane per gli altri. Non possiamo dare tutto e non aver più niente da dare, per non bruciare completamente e restare senza l’olio per il nostro Sposo.[8] Dobbiamo cercare prima il Re e il suo regno, poi tutte queste altre cose ci saranno date in più, grazie alla sua potenza, alla sua forza, al suo regno, al suo potere, e al suo tempo, se riserviamo il primo posto a Lui.[9]

Non possiamo permetterci di bruciarci completamente al servizio degli altri, fino al punto che non rimane più niente per noi o per il Re. Dobbiamo imparare a riservare il primo posto a Lui e ai nostri momenti di comunione con Lui. Apparteniamo prima di tutto a Lui. Il primo posto deve appartenere a Lui, a quei momenti di pace, silenzio, riposo, nutrimento e comunione con il Signore. Perché non possiamo fare il lavoro del Maestro senza la potenza del Maestro. Dobbiamo riservare il primo posto a Lui e alla sua Parola, al suo amore e alla sua potenza; da questo verrà la nostra forza. non possiamo farcela da soli con le nostre forze.

Deve essere l’olio a bruciare e non lo stoppino, perché se questo bruciasse senz’olio andrebbe distrutto. Bisogna che sia Lui a bruciare per illuminare la strada, e non cercare di bruciare da soli, altrimenti finiremo per consumarci e non avremo più luce per il nostro Maestro. La fiamma brucia in maniera così bella, luminosa e chiara, quando c’è olio; ma diventa fumosa, confusa e puzzolente quando è solo lo stoppino a bruciare.

Lo stoppino deve essere immerso profondamente nell’olio. La maggior parte dello stoppino è dentro l’olio; solo una minuscola parte rimane esposta all’aria e alla fiamma. È soprattutto l’olio a bruciare, lo stoppino brucia poco o niente. Quando lo stoppino è immerso fino in fondo, l’olio fluisce abbondantemente. A quel punto è l’olio che brucia, non lo stoppino, e dà una luce chiara, pura e brillante a tutta la casa, nella bellezza della perfezione di Dio, nella santità della sua luce.

Poiché la vita che ora vivo, la vivo nella forza del Signore che vive in me. Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me.[10] Non sono io che brucio, ma è Cristo che deve bruciare in me, per dare una luce pura e senza fumo, chiara e bella.

Quando ero bambino, in tutte le case e su tutti i tavoli c’erano delle belle lampade a kerosene, che avevano una bella boccia di vetro in cui si poteva vedere il livello dell’olio e si sapeva quando riempirla di nuovo. Si capiva quando l’olio cominciava a scarseggiare, perché quando non riusciva a bagnare bene lo stoppino, questo sporgeva troppo e la lampada faceva fumo.

La lampada bruciava meglio quando era piena d’olio. In altre parole, era l’olio che bruciava e non lo stoppino. Non sono io che brucio, ma Cristo che brucia in me!

Isaia disse: “O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro e senza pagare vino e latte! Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, e l'anima vostra gusterà cibi succulenti”.[11]

A volte ci sforziamo troppo, lavoriamo troppo, cercando di fare tutto da soli, mentre invece dobbiamo lasciare che sia il Signore a bruciare, dobbiamo lasciarlo scorrere dentro di noi. Lasciatelo bruciare.

In Gesù trovo rifugio da ogni pena esistenziale,
al sicuro mi nascondo nel suo amore celestiale;
Egli comprende appieno i desideri del mio cuore
e mi sussurra dolcemente: “Sei mio, amore”.

Gesù, solo Gesù,
solo Lui può soddisfare.
ogni peso è un dono divino
quando so che Lui è vicino.
A. B. Christiansen

Possiamo trovare una vera soddisfazione solo nel Signore.

Non trovo soddisfazioni nelle gioie fuggevoli della terra;
mi son scavato cisterne rotte che mi han schernito con la loro aridità.
Nessuna fonte a cui ho bevuto ha soddisfatto il mio bisogno.
Solo Cristo ha placato il desiderio; solo in Lui c’è soddisfazione!

Cristo non è una delusione! Ogni desiderio del mio cuore
in Lui trova appagamento; da Lui viene il mio riposo.
L’ho provato e confermato al di là di ogni mio sogno;
Cristo non è una delusione; tutto e più di tutto, Egli è per me!
C. W Waggoner

Lascialo a Lui! Lascialo a Lui!
Getta il tuo peso sul Signore, lascialo a Lui.
Se confiderai e non dubiterai,
certamente Egli ti aiuterà;
da’ il tuo carico al Signore e lascialo a Lui.
Charles Tindley

E allora lasciatelo al Signore, sapendo che solo Lui può risolvere i problemi, solo Lui può concludere l’opera. Tantissima gente porta i suoi pesi al Signore e li depone sull’altare, poi li riprende e se li porta via. Non possiamo risolvere i problemi. Deve essere Lui a farlo. Dovete lasciar andare e lasciar fare a Dio. Dovete soltanto lasciar risplendere il Signore attraverso di voi. Lasciate scorrere l’olio. Lasciate scorrere il Signore. Lasciate che sia Lui a farlo. Lasciate che lo faccia il Signore!

Specialmente le persone che hanno molta grinta e molto dinamismo trovano molto difficile non spingere le cose, bam bam bam, con le loro forze. Ma la forza naturale ha i suoi limiti. Gli uomini forti sono uomini pieni di difetti e spesso il loro difetto più grande è l’andare avanti nelle loro forze invece di lasciar fare al Signore.

Il Signore vi benedica e vi protegga, e faccia di voi una grande benedizione per molti — nella sua forza e con la sua potenza!

Renderemo ogni gloria a Gesù,
parleremo del suo amore, del suo grande amore.
Renderemo ogni gloria a Gesù,
parleremo del suo grande amore.
Anonimo


[1] Isaia 30,15.

[2] Salmi 55,22.

[3] Matteo 11,28–30 NR.

[4] Salmi 37,3.

[5] Salmi 121,2; Giacomo 1,5.

[6] Matteo 7,9–11.

[7] Genesi 2,7.

[8] Matteo 25,1–13.

[9] Matteo 6,33.

[10] Galati 2,20.

[11] Isaia 55,1–2.


Titolo originale: The Lamp. Tradotto da A. Maffioli e S. Marata.
Pubblicato originariamente nel marzo 1983. Adattato e ripubblicato il 27 gennaio 2014.
Letto in Inglese da Simon Peterson.

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