Il mio Redentore è fedele e sincero

Gennaio 14, 2014

Steve Hearts

Questa mattina, quando mi sono svegliato, mi sono sentito schiacciato dalle situazioni irrisolte che io e la mia famiglia stiamo affrontando. Ci sono difficoltà finanziarie, questioni familiari da portare a termine, una situazione abitativa incerta ecc. Mi sono sentito come deve sentirsi chi attraversa una lunga galleria buia. “Quando finirà?” mi sono chiesto. “Come andranno a finire le cose?”

Nel tentativo di alimentare la mia fede, ho dedicato un po’ di tempo a lodare il Signore, ascoltando la canzone di Steve Curtis Chapman “My Redeemer Is Faithful and True”, “Il mio Redentore è fedele e sincero”.

Mi volto a guardare la strada che ho fatto
e vedo tutte le volte che mi ha portato alla meta.
Se c’è una cosa che ho imparato nella vita
è che il mio Redentore è fedele e sincero.

Il mio Redentore è fedele e sincero
e tutto ciò che ha promesso farà.
Ogni mattina si rinnovano le sue compassioni,
il mio Redentore è fedele e sincero.

Fu allora che la mia mente s’inoltrò lungo la strada dei ricordi, riportandomi alla mente tutte le volte in cui Dio si era dimostrato fedele e sincero, nonostante le incertezze che avevo sentito all’inizio.

Mi sono ricordato di quando la nostra bolletta elettrica era alle stelle, un paio d’anni fa. Non avevamo idea di come avremmo trovato i soldi necessari a pagarla in tempo, così presentammo la situazione al Signore, rammentando a noi stessi, e gli uni con gli altri, che Lui era in controllo. Soltanto due giorni dopo che avevamo pregato ricevetti un’email da una persona che sostiene regolarmente il nostro lavoro missionario. Aveva ricevuto un rimborso fiscale e voleva darci parte di quei soldi. Grazie a quel dono abbiamo pagato in fretta la bolletta.

Quando avevo undici anni, facemmo un lungo viaggio missionario dalla California al Texas. Poco prima del nostro ritorno in California, mio fratello si ferì gravemente alla mano con una sega elettrica. Era necessario un intervento chirurgico urgente, ma non eravamo coperti dall’assistenza medica in Texas e non avevamo i soldi per tornare in California dove l’avremmo avuta. Inutile dire che ci mettemmo subito in ginocchio. Grazie all’aiuto finanziario di parenti e amici, mio padre e mio fratello poterono prendere immediatamente un volo per la California. L’intervento fu un successo!

Mentre vivevamo negli Stati Uniti, ci rubarono tre veicoli diversi nel corso di alcuni anni. Ogni volta la polizia aveva poche speranze di recuperarli; ciononostante, come testimonianza della potenza della preghiera e della preziosa fedeltà del Signore, tutti e tre furono ritrovati pochi giorni dopo che erano stati rubati.

Ricordando questi avvenimenti mentre ascoltavo la canzone, il Signore mi ha parlato: “Ti ho forse deluso in passato, in qualcuno di questi eventi?”

“No, Signore, assolutamente”.

“Allora cosa ti fa pensare che ti deluderò adesso, uomo di poca fede?” Non lo disse il maniera paternalistica, ma con un tono rassicurante.

Era chiaro che avevo permesso a me stesso di dimenticare la fedeltà, l’amore e l’attenzione divina nel passato e questo spiega il motivo dello stato apprensivo in cui mi ero svegliato. Il Signore mi ha mostrato che ricordarmi regolarmente dell’amore e della fedeltà che ha avuto in passato nei miei confronti servirà da buon integratore della fede nei momenti in cui il futuro non sembra tanto radioso.

L’incredulità dei figli d’Israele nei confronti di Dio aveva le sue radici nella mancanza di considerazione per tutto l’amore e l’attenzione che aveva avuto per loro. “Non si ricordarono più della sua mano, né del giorno in cui Egli li liberò dal nemico”.[1]

Riflettendo sul passato, tendo a fermarmi più sul negativo che sul positivo; ma grazie alla mia passeggiata mattutina sulla strada dei ricordi questo sta per cambiare. Nei momenti di ansia e d’incertezza adesso mi sforzerò di ripensare alla fedeltà che Dio mi ha mostrato in passato e mi ricorderò che “il mio Redentore è fedele e sincero”.


1 Salmi 78,42.


Titolo originale: My Redeemer Is Faithful and True. Tradotto da A. Maffioli e S. Marata
Pubblicato sull'Ancora in Inglese il 30 ottobre 2013.

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