Vivere generosamente

Novembre 20, 2013

Compilazione

Siete stati trattati generosamente, così vivete generosamente. —Matteo 10,81

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Dare ci offre una relazione più sana con le cose che possediamo e con il mondo in cui viviamo. Ci piace avere soldi, ma ci piacciono anche altre cose, come l’amore della nostra famiglia, l’appartenenza alla comunità, un senso di significato, realizzazione, contributo e servizio. Ci piace fare una differenza positiva nella vita del prossimo. Come facciamo, però, a mantenere equilibrio e prospettiva? Come facciamo ad assicurarci di soddisfare le necessità fondamentali come cibo, casa, istruzione e salute, conducendo allo stesso tempo una vita con uno scopo? Come facciamo a evitare di preoccuparci troppo delle cose che in fondo non danno soddisfazione, per coltivare quelle che la danno? Praticare intenzionalmente la generosità ci aiuta ad avere le priorità giuste.

Dare riflette la natura divina. Diamo perché siamo fatti a immagine di Dio, la cui natura essenziale è dare. Siamo stati creati con la natura divina stampata nell’anima; essere sociali, compassionevoli, comunicativi, amorevoli e generosi è innato in noi. L’estrema generosità di Dio fa parte anch’essa della nostra natura essenziale; ma siamo ansiosi e timorosi, influenzati da una cultura che ci fa credere di non avere mai abbastanza. Dio mandò Gesù Cristo per riportarci a noi stessi e a Dio. Quando “abbiamo in noi la mente di Cristo”,2 diventiamo liberi. Crescere nell’abitudine a dare fa parte del viaggio di fede del cristiano ed è la reazione che i discepoli cristiani hanno davanti alla chiamata divina di fare una differenza nel mondo. —Robert Schnase3

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La misericordia ci concede il perdono;
il perdono fa fiorire la gratitudine;
la gratitudine porta con sé la generosità;
la generosità ci avvicina alla dolcezza;
la dolcezza ci arricchisce d’amore…
e l’amore perfetto ci dona pace.
Guillermo

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Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi. —Luca 6,384

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Non c’è bisogno di essere milionari per dare quello che si ha. Non c’è uno solo dei figli di Dio che non possa permettersi di aiutare altri meno fortunati di lui. Forse pensi di non poterti permettere di farlo, o forse non potrai dare molto all’inizio, ma Dio benedice tutti quelli che danno. Se non sei ricco, tanto più dovresti dare, perché Dio possa benedirti e aiutarti ad avere di più.

Le finanze divine funzionano al contrario di quelle umane. Il mondo dice: «Quando avrò un milione, allora comincerò a dare». Ma il Signore dice: «Comincia a dare quello che hai adesso, ed Io te ne darò di più». L’uomo dice: «Vengo prima io. L’autoconservazione è la prima legge della natura». Ma Dio dice: «Metti prima Me e i miei, e poi Io mi prenderò cura di te».5 Non esistono donatori poveri. Nessuno che dà con generosità – anche se solo dal poco che possiede – può essere povero, perché Dio lo benedirà dandogli di più.

La via di Dio per arrivare all’abbondanza è quella di dare altruisticamente un po’ di quello che hai adesso. Più dai, più Dio darà a te, e più cose avrai da poter dare ad altri. L’amore diventa ricco dando. —David Brandt Berg

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La persona generosa si arricchirà e chi annaffia sarà egli pure annaffiato. —Proverbi 11,256

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San Francesco d’Assisi affermò: “Tutto il prendere ti separa dagli altri; tutto il dare ti unisce a loro”. Al cuore dell’altruismo c’è la generosità. Non solo serve a unire il gruppo, ma anche a farlo progredire. —John C. Maxwell

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Creare un ponte tra la tua spiritualità e il tuo lavoro significa che porti con te nella tua vita lavorativa quotidiana l’essenza di quel che sei e di quello in cui credi. Significa che se la bontà, la pazienza, l’onestà e la generosità sono qualità spirituali in cui credi, farai ogni sforzo per metterle in pratica sul lavoro. Tratti le persone con gentilezza e rispetto. Sei generoso con ciò con cui puoi esserlo: il tuo tempo, i tuoi soldi, le tue idee e l’amore.

Ogni giorno hai mille possibilità di praticare la pazienza, di compiere gesti di cortesia e di perdonare. Hai tempo di avere pensieri affettuosi, di sorridere, di abbracciare gli altri e di esprimere gratitudine. Puoi fare pratica nell’essere un buon ascoltatore. Puoi cercare di essere compassionevole, specialmente con le personalità difficili o irritanti. Puoi praticare la tua spiritualità praticamente in tutto quel che fai. –Richard Carlson7

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“Porta questo cesto di verdura fresca a quella povera vedova che vive in periferia”, disse il vecchio calzolaio al giovane apprendista. Per andare avanti, il calzolaio lavorava duramente e coltivava un orticello. Eppure, nonostante le difficoltà, spartiva sempre con gli altri quel poco che aveva.

“Come fai a dare tanto?” gli fu chiesto.

“Io non do via niente”, rispose lui, “lo presto al Signore, che mi ripaga abbondantemente. Mi mette in imbarazzo chi mi definisce generoso, quando in realtà ricevo così tanto in cambio. Molto tempo fa, quando ero realmente povero, vidi un uomo più povero di me. Volevo aiutarlo, ma non sapevo come avrei potuto permettermelo. Lo feci comunque, e il Signore poi ha aiutato me. Da allora ho sempre avuto lavoro e l’orto ha sempre prodotto bene. Da quel momento non ho mai esitato ad aiutare chi ha bisogno. Anche se dovessi dare tutto ciò che possiedo, il Signore non mi lascerebbe morire di fame. È come mettere dei soldi in banca, con la differenza che questa banca — la Banca del Cielo — non va mai in fallimento e frutta interessi ogni giorno”. —Anonimo

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Non si possono aiutare tutti i poveri, ma per lo meno si possono aiutare quelli con cui vieni in contatto, specialmente quelli che ti rendono un servizio. Non ho mai pensato che dare la mancia fosse uno sperpero o uno spreco. Ho sempre ritenuto che dare mance generose non fosse solo un modo di aiutare le persone a cui le davo — e ne avevano veramente bisogno. Volevo veramente dare e mi faceva piacere. —David Brandt Berg

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Secondo una leggenda, c’era un tempo un’abbazia diretta da un abate molto generoso che non rifiutava mai di aiutare i mendicanti e i bisognosi, ma dava loro tutto quel che poteva. Stranamente però, più egli dava, più l’abbazia prosperava.

Alla sua morte fu succeduto da un abate ombroso e taccagno. Un giorno un vecchio si recò al monastero chiedendo ospitalità, dicendo di essere stato già accolto anni prima, ma il nuovo abate gliela negò, spiegando che l’abbazia non poteva più permettersi di ospitare stranieri come prima.

“Il nostro monastero non può più aiutare tutti quelli che ci chiedono aiuto come facevamo una volta, quando economicamente stavamo bene. Oggi sembra che nessuno voglia aiutare noi”, disse l’abate.

“Forse”, rispose il forestiero, “è perché avete mandato via due fratelli che stavano con voi”.

“Non mi risulta”, ribatté l’abate perplesso.

“Erano gemelli”, continuò il vecchio. “Uno si chiamava ‘Date’ e l’altro ‘Vi sarà dato’. Avete mandato via ‘Date’ e anche suo fratello ha deciso di lasciare il monastero”. —Anonimo

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Non esiste un donatore povero. Secondo le leggi di Dio, il suo sistema finanziario, le sue benedizioni e il modo in cui opera, nessuno può dare generosamente e abbondantemente, anche se si tratta solo degli spiccioli della vedova — tutto ciò che ha — ed essere povero. Perché se ha dato tutto, Dio darà a lui, quindi non può essere povero! In qualche modo Lui lo benedirà. —David Brandt Berg

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L’amore fa un passo in più. L’amore è generoso; non chiede: “Che cosa ci guadagno?” —Thomas Lickona

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Tutto ciò che date allegramente e generosamente a un altro vi sarà restituito e arricchirà la vostra vita in maniera inaspettata. —Gesù, in profezia

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Se solo ci rendessimo conto, mentre siamo ancora mortali che stiamo costruendo giorno per giorno per l’eternità, come sarebbe diversa la nostra vita! Ogni parola gentile, ogni pensiero generoso, ogni azione altruista diventerà un pilastro di bellezza eterna nella vita a venire. Non possiamo essere egoisti e indifferenti in una vita e generosi e amorevoli nella prossima. Le due vite si amalgamano troppo strettamente: una non è che la continuazione dell’altra. —Rebecca Springer8


1 MSG (dall’inglese).

2 Filippesi 2,5.

3 Five Practices of Fruitful Living (Abingdon Press, 2010).

4 NR.

5 Matthew 6,33.

6 LND.

7 Don’t Sweat the Small Stuff at Work (New York: Hyperion, 1998).

8 Intra Muros (“Within the Gates”, 1922).


Titolo originale: Live Generously
Pubblicato originariamente sull'Ancora in Inglese l'8 ottobre 2013.
Letto in Inglese da Jerry Paladino. Musica di Michael Dooley.

Versione italiana affissa il 20 novembre 2013.

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