Le avversità equivalgono al bene

Novembre 16, 2013

Compilazione

Dato che “molte sono le afflizioni del giusto”,1 è certamente di grande conforto sapere che “tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali son chiamati secondo il Suo proponimento” .2 Infatti, per poter superare vittoriosamente le nostre battaglie, tentazioni, prove e difficoltà, è fondamentale che questa promessa nel verso Romani 8,28 diventi una parte essenziale della nostra vita.

Se non facciamo passare attraverso il filtro di Romani 8,28 tutti gli eventi della nostra vita quotidiana, se non ci sforziamo di guardare costantemente tutte le nostre delusioni, i nostri mali, le nostre avversità, le nostre malattie, le persecuzioni che dobbiamo sopportare, tutte le battaglie ecc., attraverso la prospettiva dataci da Romani 8,28, purtroppo non riusciremo a comprendere molte delle lezioni preziose che il Signore sta cercando di insegnarci – e ci priveremo della pace che viene dall’avere fiducia assoluta in questa semplice promessa e in questo semplice principio.

Se impariamo la semplice equazione matematica che “prova equivale a qualcosa di buono”, la nostra vita sarà più ricca, le nostre lezioni più importanti, la nostra mente più calma e riconosceremo più facilmente la mano del Signore negli avvenimenti della nostra vita. C’è una differenza enorme tra l’affrontare un mucchio di problemi, avversità, battaglie e tribolazioni aspettandoci il peggio, e l’affrontarle invece con l’entusiasmo e l’aspettativa stimolante di scoprire tutto il bene che sappiamo che il Signore può trarne. —Maria Fontaine

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Spesso Dio compie le sue opere migliori nel buio. Non ci getta addosso le difficoltà a casaccio, […] non lascia che le avversità s’insinuino accidentalmente nella nostra vita. […] Ogni difficoltà che sperimentiamo è stata creata appositamente da Dio per il nostro bene. Le avversità sono la fornace divina. Noi siamo l’argilla, Lui è il Mastro Vasaio.

Che tipo di bene è realizzato da Dio nel buio? Ecco alcune delle migliaia di cose che Dio fa:

 

Ci obbliga a contare su di Lui

Avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte, affinché non mettessimo la nostra fiducia in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti. —2 Corinzi 1,9 NR

Le avversità ci ricordano ciò che è già vero: che dipendiamo disperatamente da Dio. Non possiamo funzionare separati da Dio. Non possiamo arrivare in cielo senza la grazia sostentatrice del Dio che risuscita i morti. Dio ci fa passare per le avversità per diminuire la nostra fiducia in noi stessi e aumentare quella in Lui.

 

Produce in noi costanza

Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. —Giacomo 1,2-3 LND

Senza costanza, saremmo come semi che spuntano rapidamente ma non hanno radice. La nostra vita sarà soffocata dagli impegni di questo mondo. Dio vuole che abbiamo una fede stabile e costante, che non venga facilmente scossa dalle prove e dalle difficoltà. Le prove fanno maturare la nostra fede e la rendono più costante.

 

Ci prepara a consolare gli altri

Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione. —2 Corinzi 1,3-4

Quando incontriamo delle avversità, troviamo anche la consolazione divina in maniera unica. Come la sua consolazione scorre nella nostra vita, noi veniamo divinamente preparati a consolare altri che sopportano avversità durature. Non potremmo consolarli adeguatamente se prima non ricevessimo consolazione da Dio. Le prove ci preparano a consolare altri. —Stephen Altrogge3

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Nessuno di noi può raggiungere il grado di maturità più alto senza sopportare il calore estivo delle prove. Come il sicomoro non matura se non è ammaccato, come il grano non è separato dalla pula se non viene trebbiato e come il frumento non diventa farina se non è macinato, così noi serviamo a ben poco se non veniamo afflitti. Perché dovremmo essere così ansiosi di sfuggire a un simile beneficio? Dovremo aspettare pazientemente, dicendo: “Sia fatta la volontà del Signore”. Egli aspettò per darci la grazia; aspettiamo noi di rendergli la gloria. —Charles Spurgeon

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Non dubiterò anche se tutte le mie navi
dovessero tornare a casa con alberi e vele spezzate;
avrò fiducia che la Mano infallibile
trarrà del bene da quel che a noi sembra un male.
E anche se piango perché quelle vele sono a pezzi
e le mie migliori speranze sono andate distrutte,
griderò lo stesso: “Confido in te”.

Non dubiterò, anche se i dolori cadessero come pioggia
e le difficoltà mi circondassero come api l’alveare;
continuerò a credere che le altezze cui agogno
si raggiungano solo attraverso l’angustia e il dolore.
E anche se gemo e tremo sotto le croci che porto,
pur in mezzo alle mie perdite più gravi
vedrò lo stesso il grande profitto che ne verrà.
—Ella Wheeler Wilcox

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Nessun medico ha mai dosato una medicina ai suoi pazienti con metà della cura e dell’esattezza con cui Dio dosa ogni nostra prova. Egli non permette che sulla bilancia sia posto un solo grammo di troppo. —Henry Ward Beecher

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Difficoltà, avversità, affanni, dolori, sofferenze e delusioni hanno tutti molte cause e molti motivi, ma in qualsiasi modo o per qualsiasi motivo siano arrivati, potete star certi che tutte le cose cooperano per il bene di quelli che mi amano. Poiché tu mi ami, posso prendere perfino queste avversità e trasformarle in benedizioni.

Se tu potessi vedere le cose come le vedo Io — al di là di oggi, di questo momento, del dolore che provi — allora riusciresti a capire meglio perché le avversità equivalgono al bene. Riusciresti a capire meglio perché questa perdita, questo dolore dentro il tuo cuore, questi momenti in cui sei tentata e dolorosamente provata, con il tempo possono diventare una benedizione per te.

Il segreto, la chiave per capirlo sta nelle parole “con il tempo”. Quando crederai per fede che la tua vita è al sicuro nella mia mano e che tutte le cose cooperano al bene, con il tempo, potrai vedere e capire ciò che adesso credi per fede ed esso diventerà una realtà nella tua vita. —Gesù, in profezia

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Ho un salvagente, che è il mio bene più prezioso.

Navigando sul mare della vita molte volte ho visto una tempesta che si preparava all’orizzonte. Quando succede, afferro il mio piccolo salvagente e lo stringo saldamente, poi mi preparo per la raffica impietosa in arrivo.

Quando la tempesta colpisce, la mia piccola imbarcazione è sbattuta qua e là dalle onde furiose. Esse minacciano di sommergermi e affogarmi, ma con il mio piccolo salvagente so che sopravvivrò. No, di più che sopravvivere: tornerò a galla, magari battuto e ammaccato ma vittorioso.

A volte le tempeste mi assalgono alle spalle. Colta di sorpresa dalla furia rabbiosa, la mia imbarcazione si rovescia, gettandomi nelle acque gelide. Io soffoco, sputo e annaspo alla ricerca d’aria, ma mi trovo prigioniero di un gorgo. Più lotto, più l’acqua mi afferra e mi stringe.

Solo, inerme e sconfitto, aspetto che arrivi la fine e la mia speranza si affievolisce come una candela sciolta. Mentre affondo per l’ultima volta nelle acque, una Voce mi raggiunge al di sopra del rumore della tempesta. “Afferra il salvagente! È la tua unica speranza”.

Sforzandomi di vedere nell’oscurità, intravedo qualcosa che galleggia sull’acqua. È il mio salvagente, sempre lì quando ne ho più bisogno. Me lo lego addosso e comincio immediatamente a galleggiare.

Sono ancora avvolto dall’oscurità. Il mare continua a sbattere e spumeggiare e le sue onde furiose minacciano di trascinarmi sotto. La pioggia continua a pungere le mie guance. Ma io sto galleggiando di nuovo. Con piena fiducia e sicurezza nel mio salvagente, sono contento di aspettare la fine della tempesta.

Qual è il segreto del salvagente? È così semplice che lo si potrebbe quasi ignorare. È quel versetto della Bibbia: “Sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per quelli che amano Dio”.4 TUTTE le cose — comprese le tempeste, la pioggia e i venti — sono per il nostro BENE.

Un giorno, in qualche modo, lo capiremo. —Stellaris Jade


1 Salmi 34,19.

2 Romani 8,28.

3 Brani tratti da http://blogs.christianpost.com/guest-views/god-often-does-his-best-work-in-the-darkness-15992.

4 Romani 8,28


Titolo originale: Trials Equal Good
Pubblicato originariamente sull'Ancora in Inglese il 1 ottobre 2013.
Letto in Inglese da Jon Marc.
Musica di Daniel Sozzi.

Versione italiana affissa il 16 novembre 2013.

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