Togliete via la pietra

Ottobre 19, 2013

di David Brandt Berg

Stavo studiando cartine, elenchi di spedizionieri e campeggi, in preparazione ad un imminente trasloco. Ci avevo lavorato sodo tutto il giorno e ho pensato: “Signore, perché non me lo fai vedere in un lampo di rivelazione? Perché devo fare tutto questo lavoro?”

C’è la storia di quel tale che voleva suonare la fisarmonica e disse: “Il Signore m’insegnerà a suonarla”. Così non si preoccupò di prendere un libro e di mettersi a studiare. Diceva: “Il Signore me la farà semplicemente suonare”. Mi stavo comportando un po’ come lui; volevo semplicemente avere un lampo di rivelazione, invece di sgobbare e studiare dove andare, cosa fare e quale fosse il sistema, il luogo e il metodo migliore.

Stavo facendo una pausa, ero lì che sospiravo per la stanchezza e dicevo: “Signore, perché non puoi semplicemente mostrarmi tutte queste cose senza doverle studiare e lavorarci sopra?” Immediatamente mi è venuto in mente il versetto: “Togliete via la pietra”,1 di quando il Signore andò a risuscitare Lazzaro:

 

Perciò Gesù, fremendo di nuovo in se stesso, venne al sepolcro; or questo era una grotta davanti alla quale era stata posta una pietra.

Gesù disse: «Togliete via la pietra!». Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza già, poiché è morto da quattro giorni». Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?».

Essi dunque tolsero la pietra dal luogo dove giaceva il morto. Gesù allora alzati in alto gli occhi, disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai esaudito. Lo sapevo bene che tu mi esaudisci sempre, ma ho detto ciò per la folla che sta attorno, affinché credano che tu mi hai mandato».

E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Allora il morto uscì, con le mani e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». —Giovanni 11,38-44 2

 

Sembra che il Signore non faccia mai niente che le persone possano fare da sé. Si aspetta che si diano da fare e che facciano qualche sforzo. Lui fece quello che loro non potevano fare: risuscitò Lazzaro. Ma si aspettava che loro facessero quello che potevano.

Anche se era un lavoro faticoso togliere la pietra, Lui non l’avrebbe fatto al loro posto. Potevano farlo loro. Era un lavoro faticoso, erano in un paese caldo e dovettero sbuffare e ansimare, e probabilmente furono in molti a spostare quella pietra enorme dall’ingresso del sepolcro. Gesù non alzò semplicemente un dito, spostandola per loro. Disse: “Togliete via la pietra”. Era una cosa che potevano fare. Poi Lui fece quello che loro non potevano fare: risuscitare Lazzaro.

Così immagino che quello che ieri ho fatto tutto il giorno era spostare la pietra, cercando di scoprire dov’era sepolto Lazzaro. Quando poi verrà il momento, il Signore lo risusciterà, tirerà fuori la risposta a tutto quanto e farà il miracolo necessario. È come se il Signore dicesse: “Togli via la pietra. Fai quello che puoi e Io farò il resto, quello che tu non puoi fare. Puoi studiare le cartine, i posti dove andare e tutte quelle cose; quando arriverai al punto in cui non potrai fare nient’altro, allora Io farò il resto”.

Queste cose dobbiamo farle noi. Sono cose che possiamo fare e, quando verrà il momento, il Signore farà quello che non siamo in grado di fare. Noi facciamo il possibile e Lui fa l’impossibile! Sembra che il Signore ci faccia sempre provare ad arrivare a una conclusione e seguire un processo di eliminazione, cercare, provare, testare e investigare. E in questo processo non sempre si scopre quale sia la volontà di Dio, ma certamente si scopre che cosa non lo è.

A volte ho scoperto la volontà di Dio semplicemente andando avanti e provando varie porte, cercando e trovando, chiedendo, fino a scoprire per lo meno dove non era, prima che Lui mi mostrasse dov’era. A quel punto ne ero davvero riconoscente! Se ci lavori con impegno e alla fine arrivi a un punto in cui non puoi più fare nulla, allora apprezzi l’aiuto del Signore.

In tutta la sua Parola Dio comandò agli uomini di fare qualcosa, prima di arrivare in loro soccorso. Dio disse a Mosè di percuotere la roccia, poi ne fece sgorgare l’acqua. Mosè avrebbe potuto dire: “Signore, penso che non ci sia acqua in quella roccia; è un po’ una pazzia! Per di più, preferirei vederlo fare a Te”. Ma Mosè procedette per fede, prese un bel bastone e colpì la roccia, aspettandosi che Dio facesse il resto, come avvenne.3

Il Signore disse ai sacerdoti di scendere nelle acque del Giordano e cominciare a trasportare l’Arca dall’altra parte; poi Lui avrebbe bloccato il fiume, durante la piena, al suo livello più alto. L’avrebbe fermato e li avrebbe fatti passare sull’asciutto. Avrebbero potuto dire: “È una pazzia! Annegheremo, portando giù quest’Arca così pesante. Restiamo qui ad aspettare che Dio separi le acque, poi attraverseremo”. Ma no, Lui aveva detto di andare, così andarono e appena i loro piedi toccarono l’acqua, il fiume si aprì.4

Dio vuole vederci ubbidire prima. L’ubbidienza viene prima della benedizione, prima della ricompensa, prima dell’unzione. La prova sta nel vedere se ubbidirete o no. E appena cominciate a ubbidire e vi mettete all’opera, Dio fa la sua parte, senza alcun dubbio. Vi benedirà. “Togliete via la pietra”.


1 Giovanni 11,39.

2 LND.

3 Esodo 17,5–7.

4 Giosuè 3,7–17.


Titolo originale: Roll Ye Away the Stone
Pubblicato originariamente nel Maggio 1980.
Aggiornato e ripubblicato sull’Ancora in Inglese il 9 Settembre 2013.
Letto in Inglese da Simon Peterson.

versione italiana affissa il 19 Ottobre 2013;
statistiche: 936 parole; 4.610 caratteri

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