Peter Amsterdam
Ho un amico che ha comprato un terreno e ha piantato circa cento alberi da frutta tre anni fa. Dopo aver comprato la proprietà, ha dovuto liberarla da alcuni grossi sassi, il che non è stato un compito facile. Poi ha acquistato e piantato gli alberelli. Passa il suo tempo andando regolarmente nella sua proprietà a irrigare gli alberi.
Gli alberi da frutto in genere richiedono circa sette anni prima di produrre. Quando cominciano, lo fanno regolarmente per decenni. Per esempio, un melo produce frutti per circa trentacinque anni; un pero può produrne per oltre cento.
Questa mattina stavo pensando al mio amico e ai suoi alberi, confrontando il suo lavoro con l’orticultura in cui mi sono cimentato circa vent’anni fa quando vivevo in Canada. A quell’epoca vivevamo su una proprietà di circa due ettari. Per fare esercizio fisico, visto che bisognava vangare e zappare un bel po’, ho cominciato un grande orto. Non l’avevo mai fatto prima, così ho letto molte pubblicazioni sull’argomento; sono riuscito a piantare e raccogliere per due anni, prima di trasferirmi. Il secondo anno l’orto ha prodotto circa mezzo quintale di patate, centinaia di chili di zucchini e una grande quantità di carciofi, granoturco, lattuga, fagioli, pomodori, carote, cipolle, aglio, ravanelli e altra verdura. C’è voluto un sacco di lavoro, ma era divertente e soddisfacente e ha provveduto alimenti sani e genuini.
In confronto al frutteto del mio amico, il mio orto ha dato risultati più rapidi a breve termine; ma entro pochi anni il suo frutteto porterà frutto per il resto della sua vita. Il suo progetto richiede molto lavoro adesso, ma gli fornirà delle entrate nel lungo periodo. Ammiro la sua buona volontà e il suo impegno nel dedicare sette anni di vita al lavoro necessario per raggiungere il suo obiettivo a lungo termine, anche se nel frattempo non avrà ricavi immediati.
Quando avevo il mio orto, ho letto a proposito dei canadesi avevano pionierizzato la coltivazione di mele nella provincia della British Columbia. Avevano piantato i loro meli piuttosto distanti gli uni dagli altri, per lasciar spazio per la crescita. Nei sette anni prima che l’albero portasse frutto, usavano lo spazio tra gli alberi per piantare verdura, che raccoglievano e vendevano. Quando i meli cominciarono a portare frutto, smisero gradualmente di coltivare verdura e da quel momento in poi vissero del ricavato del loro frutteto.1
Mi è sembrato un metodo piuttosto equilibrato tra lavorare per risultati a breve termine – pensando alle necessità del momento – e simultaneamente dedicarsi a un piano a lungo termine. In un certo senso è un buon principio per avere successo: fare quel che è necessario per sopravvivere oggi, dedicandosi allo stesso tempo agli obiettivi futuri. Sono necessari entrambi i tipi di piani e obiettivi. Alcuni progetti o investimenti richiedono molto più tempo per prosperare, ma ne vale la pena. Ci vogliono tempo ed energie sia per cavarsela nel breve periodo che per lavorare per un futuro prospero, ma se si è disposti a farlo, offre buoni risultati.
L’obiettivo dei contadini che piantavano verdura in mezzo ai meli era di avere frutteti redditizi nei decenni a venire; ma sapevano che ci sarebbe voluto tempo per realizzarlo e intanto dovevano vivere e sfamare le loro famiglie. Piantavano e lavoravano per un obiettivo finale, ma non si vergognavano di fare altre cose necessarie nel frattempo.
Un’altra cosa che posso testimoniare dall’esperienza con il mio grande orto in Canada è che bisogna essere piuttosto flessibili nel piantare e raccogliere secondo la situazione locale: il clima, il suolo (con il suo livello di acidità, il contenuto d’argilla e così via) e la velocità di crescita delle varie verdure. Alcune verdure si possono piantare quando il clima è ancora freddo; per altre bisogna aspettare finché il suolo è caldo. Con il cambiamento della stagione, cambia quello che si può o non si può piantare. Alcune non sono adatte al suolo locale. Alcune vengono attaccate da afidi e altri insetti. Alcune si ammalano, altre no. Dovevo tener conto di molti fattori per farle crescere bene.
Anche la vita è un po’ così. Alcune delle cose che provi a fare vanno bene, altre no. Ci sono successi e insuccessi. Alcune idee non danno risultati tanto buoni in certe circostanze. A volte bisogna basare i propri progetti a breve termine sulle proprie necessità finanziarie, lavorando allo stesso tempo per gli obiettivi a lungo termine.
Nella vita, abbiamo anche noi le nostre stagioni personali, le nostre versioni di primavera, estate, autunno e inverno. Ci sono momenti in cui piantiamo, annaffiamo e fertilizziamo, impegnando tempo e lavoro senza vederne i frutti. Altre volte ci sono le primizie, quando nascono i primi prodotti. Col tempo si arriva a un raccolto completo. Ci sono stagioni in cui le cose rallentano, e naturalmente l’inverno quando fa freddo, tutto gela e niente cresce. Le stagioni vanno e vengono, fanno parte della vita. Dobbiamo affrontare quello che la vita ci manda, adattarci alle stagioni e cambiare come meglio possiamo.
Siamo felici di vedere i membri di LFI che dissodano, piantano e mietono a seconda del tipo di orto o frutteto che vogliono coltivare, dove e come lo vogliono fare, nel modo in cui Dio li guida specificamente a fare. Alcuni lavorano a progetti a breve termine, dedicandosi allo stesso tempo a quelli a lungo termine. Altri stanno investendo tempo e risorse nello studio, o in qualche esperienza lavorativa particolare, o inserendosi nella comunità locale, sapendo che per qualche tempo sembrerà che non porteranno frutti come prima, ma le cose che imparano adesso in futuro saranno utili per molti anni. Altri si stanno accorgendo che quello che facevano prima non è più l’opzione più fruttuosa per loro e stanno seguendo il Signore verso nuovi possibili campi da mietere. Altri ancora, spesso persone che hanno fatto investimenti nel loro lavoro per molti anni, perfino decenni, sono ben sistemati e portano frutti abbondanti continuando nel loro ministero.
Gesù ha parlato di come portare frutto nella nostra vita, spiegando che lo faremo se dimoreremo in Lui e Lui in noi.
Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto.2
Gesù ha anche detto:
Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità. […] In quel giorno conoscerete che Io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed Io in voi.3
Quando Gesù e lo Spirito Santo dimorano in noi, portiamo frutto. Se seguiamo le indicazioni dello Spirito Santo e siamo sensibili alle sue direttive, porteremo frutto. Se glielo consentiamo, Lui ci sposterà secondo la sua volontà. Ci guiderà. Ci mostrerà dove andare, cosa fare e come farlo. Se lo seguiremo e faremo ciò che ci indica, porteremo frutto.
Lo Spirito di Dio dimora in te personalmente, ti guida, dandoti consigli fatti apposta per te. Hai una connessione personale con il Signore e il suo Spirito e Lui ti guiderà in maniera specifica secondo la sua volontà e la tua disponibilità; e quando lo fa, dovresti seguirlo secondo la tua fede. Non sentirti in colpa se il modo in cui ti guida ora è diverso da come l’ha fatto in passato, o da come sta guidando altri oggi. Non prendertela con te stesso, se non stai portando gli stessi frutti di prima. Non lasciarti dissuadere dal seguire la direzione in cui Dio ti guida.
Da quello che ha detto Gesù, il frutto che portiamo è collegato a come lo Spirito di Dio dimora in noi; da cui possiamo dedurre che è anche collegato a come seguiamo la direzione in cui lo Spirito Santo ci porta. Per te personalmente, dove lo Spirito ti guida è anche il luogo in cui porterai frutto. Dove Dio ti guida, è dove dovresti andare. Quando lo segui, i frutti verranno.
Non è detto che siano frutti rapidi. Questo periodo della tua vita potrebbe essere come i primi anni del frutteto, che porterà molto frutto in futuro, dopo un periodo di preparazione e crescita. Oppure il Signore potrebbe indicarti molte cose diverse, alcune delle quali porteranno frutto rapidamente, altre che lo porteranno per una stagione e altre che lo porteranno più tardi, ma per molto tempo. Ci potrebbero essere stagioni che richiederanno tanto lavoro senza frutti, seguito da molte stagioni di fruttuosità.
Alcuni elementi chiave per fare ciò che Dio ti indica sono: fede, fiducia e pazienza. Fede per seguirlo dove ti mostra di andare; fiducia che quando lo farai Lui ti aiuterà; pazienza di aspettare la stagione del raccolto.
Dimora in Lui e i tuoi frutti arriveranno.
1 Ho menzionato questo concetto un paio d’anni fa in “Informazioni sull’offensiva, n°9: Collaborazione”, pubblicata nell’agosto 2009.
2 Giovanni 15,5.
3 Giovanni 14,16–17. 20.
Titolo originale: Of Orchards and Gardens
Pubblicato originariamente nel Giugno 2011.
Brani ripubblicati in Inglese il 15 Luglio 2013.
Letto in Inglese da Gabriel Garcia Valdivieso.
versione italiana affissa il 20 Settembre 2013;
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